Ammo Pigs: Cocked and Loaded – Recensione Speedrun
L'anello di congiunzione tra maiali e polli è la nostra recensione Speedrun di Ammo Pigs: Cocked and Loaded. Il titolo Cascadia Games e ChiliDog Interactive prende una trama strampalata e la unisce a un gameplay di stampo classico. Abbiamo provato a salvare gli ultimi volatili rimasti sulla Terra: scoprite se siamo diventati degli eroi oppure no.
Dal touch al pad
Se siete tra coloro che amano sfruttare smartphone e tablet come piattaforme di gioco, avrete probabilmente già sentito parlare del brand Ammo Pigs. Cascadia Games ha infatti pubblicato su dispositivi Android due capitoli di questa serie, intitolati Armed and Delicious e ovviamente Cocked and Loaded, che è giunto anche su PlayStation. La trama per entrambe le opere è pressoché la stessa: siamo nell'anno 2049, in un futuro senza esseri umani. A popolare il pianeta sono rimasti solo macchine e maiali: la Slaughterhouse AI controlla il mondo, trasformando i maiali in salsicce.
Un coraggioso suino decide però d'imbracciare un'arma e combattere da solo il nemico robotico. Le differenze tra i due giochi sono davvero minime: Cocked and Loaded introduce però un nuovo elemento narrativo. I maiali non sono rimasti davvero soli, ma sono in compagnia dei polli. Lo scopo della missione diventa quindi quello di salvare i volatili, in maniera non dissimile da quanto fatto coi propri compagni rosa nel primo episodio.
Il tutto, nonostante possa sembrare abbastanza folle da risultare interessante, scade immediatamente nel banale. Ammo Pigs non introduce infatti alcun tipo di dialogo e non fornisce al giocatore un filo logico da seguire. L'intero gioco si riduce a una sequenza di schemi in cui cambieranno le ambientazioni ma non la missione. Sparare, correre e salvare tre polli in ogni livello, uccidendo i robot che ci ostacolano. Un run'n'gun come tanti altri sul mercato, quindi, che non riesce a risplendere nemmeno sotto il piano del gameplay.
Carne al fuoco
I primi trenta secondi di Ammo Pigs: Cocked and Loaded permettono di vedere tutto ciò che il titolo ha da offrire. I giocatori controllano un maiale, che si sposta in livelli bidimensionali sparando a qualsiasi cosa si muova. L'arma di base è un mitra, ma è possibile comprare tre diverse bocche da fuoco dalle munizioni limitate. Le doppie pistole sparano anche alle spalle, i razzi uccidono con un solo colpo i nemici e lo shotgun ha un getto che si divide in tre.
Unitamente alle armi, ci sono anche tre potenziamenti acquistabili: la bolla protegge dal primo attacco subito, il jetpack abilita il doppio salto e lo scatto permette schivate e movimenti rapidi. Togliendo il soggetto protagonista, si può quindi sovrapporre Ammo Pigs a qualsiasi altro sparatutto arcade in commercio. La variante sono i polli da salvare, tre in ogni livello, pronti a suicidarsi sotto gli attacchi nemici se non faremo attenzione agli spostamenti. Peccato sia comunque possibile esplorare l'intero livello, uccidere tutti e recuperarli, rendendo di fatto la sfida una passeggiata.
Un gameplay basilare chiama comandi ridotti all'osso: un tasto per attaccare e uno per saltare, fine delle trasmissioni. Nessuna modalità oltre alla campagna, completabile in un'ora o giù di lì. Nessun extra, nessuna variabile, e persino nemici sempre simili tra loro, per un campionario di vuotezza completato da un comparto tecnico sciapo. La solita, immancabile grafica in pixel art è accompagnata da una colonna sonora simpatica per i primi dieci minuti di gioco e da effetti sonori rivedibili.
Trofeisticamente parlando: rosa porcellino
L'unico brivido che Ammo Pigs: Cocked and Loaded regala ai giocatori è quello di un Platino facile. La lista trofei del gioco infatti venti trofei, che possono essere sbloccati in una mezz'oretta di gioco o poco più. Le sfide, peraltro, sono tutte uguali tra loro e per completare le coppe basterà completare la storia. Ricordatevi di salvare e far morire un po' di polli e acquistare tutti i potenziamenti per un Platino all'acqua di rose.
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