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Imp of the Sun – Recensione Speedrun

Gli sviluppatori della Sunwolf Entertainment portano sulle nostre console la loro prima opera. Stiamo parlando di Imp of the Sun, un'avventura platform dalla forte ispirazione culturale e paesaggistica peruviana. Un titolo piacevole ma che lascia quel senso di incompiuto, come dire che si sarebbe potuto fare un po' di più.



Un barlume di speranza



Il sole si sta indebolendo sempre di più mentre il mondo sta per piombare nell'oscurità di una eclissi eterna. Con un ultimo sforzo il sole crea una scintilla, Nin, che viene inviata sulla Terra per poter ristabilire l'ordine nell'impero. Il nostro compito sarà quello di scovare e sconfiggere i quattro guardiani custodi del potere del sole, rei di averlo rubato molti secoli fa.



Un po' di oscurità in questa luce



Il nostro Nin, protagonista portatore di luce, è un piccolo folletto fiammeggiante dotato di particolare agilità e movimenti fluidi. A questo si unisce un sistema di combattimento molto ma molto basilare che non offre nessuna variante a parte la classica combo da tre o quattro colpi, potenziamenti compresi. Vero che non ci aspettavamo combo articolate ma nemmeno questo. Una piccola parentesi va per le abilità, ovvero dal classico doppio salto, al salto sulla parete fino alle abilità da combattimento prese dai boss da usare con parsimonia.



Detto ciò, a inizio viaggio facciamo subito la conoscenza di Qari, nostro punto di riferimento per quanto riguarda il viaggio rapido e il potenziamento del personaggio. Raggiunto un determinato numero di punti esperienza, li potremo spendere per aumentare i valori di vita, energia e potenza di attacco.



Il mondo di gioco ci porta ad esplorare fitte giungle amazzoniche fino ad aridi deserti per poi salire sulle cime andine e ridiscendere nelle profondità degli inferi. Una mappa tutto sommato dalle dimensioni abbastanza contenute che viene contro bilanciata da un design curato e interamente fatto a mano.



Come ultima considerazione, sarebbe stato bello se il rapporto luce e oscurità fosse stato più marcato a livello di gameplay. Si c'è la modalità Eclipse dove è sempre buio, dove sta a noi portare la luce di torcia in torcia per farci strada, ma che non porta quel livello di sfida in più.



Trofeisticamente parlando: la calma è la virtù dei forti



Parlando per l'appunto di trofei, il gioco non si presenta particolarmente impegnativo, anzi, è l'opposto. Completato il titolo una prima volta e aver ottenuto i vari collezionabili nella prima run, vi si aspetteranno ancora quatto o cinque run per potervi portare a casa il platino. Quindi armatevi di un po di pazienza e date un'occhiata alla nostra guida trofei.




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9 maggio 2022 alle 10:00

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