Witchcrafty – Recensione
Sembra che per gli sviluppatori in erba sia assai semplice costruire titoli platform in pixel-art, non si spiegherebbe altrimenti l'abbondanza di tali videogiochi presente sul mercato. Non tutti sono di natura discutibile e non tutti sono delle opere d'arte. Witchcrafty, di Sometimes You e Pigeon Dev Games è tra quelli che avrebbero potuto brillare e far divertire, ma che alla fine preferirete dimenticare. Spolverate bacchette magiche, scope e libri d'incantesimi, avrete un mondo magico da salvare con non poche difficoltà tecniche!
Magica Doremì
No, purtroppo questo titolo non è un capitolo spin-off della famosissima serie anime. Witchcrafty inizia in un villaggio di creature magiche che si trova all'interno di una foresta altrettanto magica. La protagonista, dopo aver fatto nottata con i satiri bevendo e ballando, si risveglierà in una situazione apocalittica. Il villaggio è stato raso al suolo dai goblin, nessuno sa spiegarsi il perché ma tutti convergeranno sul fatto che l'unica che a poter risolvere questa situazione è proprio la piccola streghetta. La motivazione? Perché sì. Letteralmente.
Gambe in spalla, quindi, è il momento di partire per una nuova avventura con tanto di postumi di una sbornia. Già dalle prime fasi faremo la conoscenza di altri personaggi, tutti molto divertenti e con una propria personalità. Ci saranno lo gnomo cacciatore di tesori, il gatto parlante Jake e altri che, in un modo o nell'altro, vi aiuteranno a muovere i primi passi in questo ambiente misteriosamente ostile. Witchcrafty è caratterizzato da una bellissima pixel-art, ben curata e ricchissima di dettagli, animazioni fluide e colori sgargianti. La storia e le cutscene vengono presentate sotto forma di dialoghi e testi. Ad onor del vero, all'inizio il gioco sembrava essere una sorta di Sofiya and the Ancient Clan, che pur se censurato nella versione console, presentava un'ottima realizzazione grafica, ma invece no. Witchcrafty è puro, senza malizia nei dialoghi e soluzioni “vietate ai minori”.

Incantesimi e mazzate
Il sistema di gioco di Witchcrafty è quello di un platform in 2D con elementi metroidvania. I giocatori avranno a disposizione una mappa divisa per stage, e non un unico mondo interconnesso. In ogni caso ci sarà tanto da scoprire: con trappole, nemici e oggetti segreti da trovare, come incantesimi e potenziamenti. Alcuni luoghi, in precedenza inaccessibili, saranno poi oltrepassabili a seguito dell'acquisizione di determinate abilità. Il combat del gioco sarà formato da attacchi melee con la bacchetta magica, in cui la protagonista prenderà letteralmente a mazzate i nemici, e i vari incantesimi sbloccabili, con alcune mosse finali. I giocatori potranno anche schivare i colpi nemici con la pressione di un semplice tasto. Alla fine di ogni stage ci sarà da combattere un boss di fine livello. Ma quindi, dov'è che sono nascosti i problemi?
Innanzitutto, già dopo le prime fasi, il gioco inizierà ad essere estremamente noioso e ripetitivo. Passando al lato tecnico, Witchcrafty presenta alcune imperfezioni, anche gravi dato il genere di appartenenza. Le hitbox saranno estremamente generose verso i nemici e voi potrete avvicinarvi al punto tale da non prendere danni dal contatto da essi, il problema sorge nel momento in cui la protagonista si ritroverà incastrata nelle animazioni. Dopo un attacco, un salto o una capriola potrebbe esserci la possibilità che ella non risponda al comando successivo, facendovi prendere danni e/o morire. Ogni game over si tramuterà in un riavvio dall'ultimo salvataggio, ovvero l'ultimo obelisco visitato nella mappa. Preparatevi a perdere ogni cosa avevate acquisito fino a quel momento, pazienza compresa. Un altro problema significativo è quello delle piattaforme: spesso vi capiterà di scivolare inavvertitamente, magari atterrando sul bordo di una sporgenza dopo un dash in salto.

La strega glitchata
Witchcrafty potrebbe anche essere un titolo sufficientemente valido, se non fosse per i problemi tecnici che lo affliggono. Non saranno rari i momenti in cui la protagonista sparirà dallo schermo, ad esempio, o rimarrà incastrata in alcune animazioni. Da menzione d'onore anche i danni presi a caso, senza nemici o proiettili vaganti in zona. Sperate, infine, che durante la vostra partita non decida di buggarsi anche il menù di pausa, costringendovi a riavviare il gioco.
Insomma, l'ottima pixel-art e la simpatia dei protagonisti non sono abbastanza per salvare questo titolo. E di nuovo, la reputazione di Sometimes You vacillerà ancora e ancora, dato il suo problema nel portare al pubblico titoli ben sviluppati.

Trofeisticamente parlando: Platino magico ma non troppo
Portare a casa la coppa di Platino di Witchcrafty non sarà molto complicato, come potrete notare dall'elenco trofei. Seguendo una guida, vi basteranno all'incirca un paio d'ore per completare tutto tra i meandri di questo problematico mondo magico. Tra le coppe troveremo quelle relative ai ritrovamenti dei potenziamenti di vita e magie, degli incantesimi e il parlare con i vari protagonisti del gioco. Immancabili i trofei che vi chiederanno di sconfiggere i boss e terminare l'avventura. Terminate queste fatiche e vi ritroverete a sfoggiare una nuova e scintillante coppa di Platino in bacheca. DING!
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