Arkan: The Dog Adventurer – Recensione Speedrun
Il protagonista della nostra nuova recensione Speedrun è Arkan: The Dog Adventurer. L'opera di Sometimes You è un action arcade platformer, un mix sicuramente interessante che riporta alla mente le opere del passato. Scopriamo però se le avventure di questo cane si sono rivelate divertenti come previsto, o se invece era meglio lasciare questo animalesco cavaliere al suo destino.
Who is a good boy?
Con l'avvento degli smartphone, c'è stato un gioco che più di ogni altro è riuscito ad affermarsi. Stiamo parlando di Angry Birds, un prodotto finito sulla bocca di tutti e protagonista di numerosi seguiti e trasposizioni. Il concetto, semplice ma efficace, è quello di lanciare uccelli per abbattere complesse strutture erette dai maiali, eliminandoli. In un certo senso, Arkan: The Dog Adventurer riprende questo concetto modificandone alcuni elementi.
I giocatori vestono i panni di un cane cavaliere, incaricato di distruggere i mostri che minacciano il regno. Per farlo non userà una spada o una lancia, ma piuttosto una più comune pallina. Sfruttando la passione dei quattro zampe pelosi per quest'oggetto, Sometimes You ha infatti creato una sorta di ibrido tra Arkanoid e il già citato Angry Birds. I giocatori devono schivare attacchi e nel contempo abbattere complesse strutture per sconfiggere i nemici.
Arkan: The Dog Adventurer è quindi, di fatto, il tipico gioco da pausa caffè, un prodotto destinato a partite mordi e fuggi utili per spezzare il ritmo tra videogame più corposi. Non aspettatevi quindi una trama profonda oppure delle meccaniche arzigogolate, ma piuttosto un arcade all'acqua di rose, con però qualche interessante spunto.

Salti e rimbalzi
Lo scopo principale di Arkan: The Dog Adventurer è, come detto, eliminare i nemici. La pallina che lanceremo è in grado di rimbalzare e acquisire potenza, permettendoci di infliggere più danni ai mostri. Questi, dal canto loro, non staranno a guardare ma contrattaccheranno. Il nostro cavaliere dovrà quindi mantenersi in movimento per evitare di subire troppi danni ed essere sconfitto. Quello che ci ha turbato nel gameplay è proprio legato ai movimenti: anziché assegnare un tasto al salto, infatti, il team l'ha affidato alla freccia su del D-Pad (o al movimento verso l'alto della levetta analogica).
Questa scelta restituisce una sensazione di straniamento difficile da scrollarsi di dosso anche dopo qualche ora di gioco. Nonostante questo, una curva di difficoltà non esagerata permette di evitare la frustrazione. Interessante anche la scelta di far aumentare la rabbia dei nemici man mano che li elimineremo, spingendoci quindi ad abbattere prima quelli più forti. Ottima invece la scelta d'inserire stelle collezionabili nei livelli, una vera attrattiva per i completisti appassionati di puzzle.
Poco da dire relativamente al comparto tecnico. Arkan: The Dog Adventurer offre l'ormai consueta e abusata grafica in pixel art, con modelli poligonali comunque simpatici e ben realizzati. Particolarmente di qualità la palette di colori che, abbinata a fondali ben congegnati, fa apprezzare tutte le location. Poco impattante la colonna sonora, per quanto la stessa sia funzionale al tipo di gioco ideato da Sometimes You.
Trofeisticamente parlando: questione di stelle
Come da tradizione di Sometimes You, il Platino di Arkan: The Dog Adventurer è tutt'altro che complesso da sbloccare. Giocando in modalità facile sarà possibile ottenere senza troppi patemi tre stelle nei primi venti livelli. A questo punto sarà sufficiente continuare a giocare per arrivare a un totale di 100 stelle (richiesta completabile in un paio d'ore) per aggiungere un nuovo Platino alla vostra bacheca.
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