W.A.R.P. – Recensione Speedrun

Ci siamo avventurati nello spazio profondo per la recensione Speedrun di W.A.R.P., interessante titolo di 7 Raven Studios che offre agli appassionati una sfida arcade tutta pepe, piena di ostacoli e minacce. Continuate a leggere se volete scoprire se quest'opera sarà in grado di farvi divertire o se invece verrà risucchiata in un terribile buco nero.

Il gameplay di W.A.R.P.

Come ogni titolo arcade che si rispetti, anche W.A.R.P. non gode di una grande trama. I giocatori si ritrovano senza troppi preamboli a bordo di una nave spaziale, con la richiesta di sfuggire a una serie di minacce e rifugiarsi in dei passaggi dimensionali, chiamati appunto warp. Il nostro velivolo è dotato di una riserva limitata di carburante, terminata la quale esploderà: è dunque necessario dosare al meglio i consumi per riuscire a raggiungere i varchi e sopravvivere.

Come se non bastasse, a ostacolare la nostra missione troviamo anche un terribile timer, al cui scadere saremo costretti a rigiocare il livello. Stessa sorte se avremo la sfortuna d'incappare con una delle pareti, se verremo colpiti da proiettili di navette nemiche o se troveremo sulla nostra strada degli asteroidi. Tutto, in buona sostanza, è in grado di ucciderci con un solo colpo, dunque come detto la precisione sarà fondamentale. Proprio qui entrano in gioco le meccaniche di W.A.R.P., legate principalmente all'inerzia e alla gravità. Con un piccolo tocco di acceleratore, potremo infatti muovere la nostra astronave ed eventualmente lasciarla in balia delle forze fisiche.

Il tutto è pensato per essere fruito con una formula mordi e fuggi. La maggior parte degli schemi può essere completata in un paio di minuti, a patto di trovare la quadra e scoprire come muoversi con efficienza. Ci sono ovviamente alcune variabili, come la necessità di utilizzare armi oppure di recuperare carburante aggiuntivo, ma tendenzialmente il gioco rimarrà sempre simile a se stesso, rischiando di far annoiare i giocatori meno pazienti.

Nello spazio nessuno può sentirti imprecare

La parte più interessante di W.A.R.P. è però legata alla difficoltà generale del gioco. Nonostante la presenza di una manciata di meccaniche, ci si troverà spesso a ripetere per un numero indefinito di volte certi schemi. Questo può essere una sfida interessante per molti giocatori ma anche un deterrente per altri. Riuscire a completare tutti i 140 livelli presenti potrebbe infatti rivelarsi una vera impresa, insostenibile per i meno pazienti oppure per chi non ha sufficiente sangue freddo.

La presenza di tre modalità di gioco, ossia Adventure, Landing e Survival (Arena), permette comunque di diversificare e di esercitarsi per superare alcuni degli schemi più complessi, nonostante il succo del gioco rimanga sostanzialmente invariato. Anche qui proprio come nello scorrere dei livelli le differenze sono davvero minime, senza contare che le ambientazioni spaziali non brillano per innovazione. Le tonalità blu scure sono predominanti, accompagnate da colori metallici per le strutture e altri più luminosi per proiettili, portali e simili.

Nonostante questo, come anche in Dyna Bomb 2 e altre opere di 7 Raven Studios, il comparto tecnico di W.A.R.P. è apprezzabile. Gli effetti speciali e lo stile sono squisitamente arcade, così come la colonna sonora “retro” non certo innovativa ma comunque adatta al contesto. Discreta infine la longevità: per terminare i 140 livelli della modalità principale saranno infatti necessarie una buona quantità di ore, complice anche la già citata difficoltà del titolo.

Il Platino di W.A.R.P.

Se avete letto per intero la nostra recensione starete pensando che, trattandosi di un arcade relativamente complesso, il Platino di W.A.R.P. si rivelerà un vero e proprio incubo. Niente è però più lontano dalla verità (fortunatamente): per ottenere la tanto desiderata coppa blu sarà infatti sufficiente terminare i primi dieci livelli ed eseguire una serie di richieste di miscellanea. Tutto incredibilmente semplice, per un Platino quasi regalato e sbloccabile in meno di mezz'ora.

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