Martian Panic – Recensione Speedrun
Abbiamo cercato di fermare l'invasione marziana durante la recensione Speedrun di Martian Panic, ultima fatica di NYX Digital. Pubblicato in collaborazione con Funbox Media, il gioco promette tanto divertimento arcade sulla falsa riga dei vecchi sparatutto cabinati. Imbracciate le armi, ci sono degli alieni da fermare.
Ah, ma non è Tim Burton
Se pensiamo alle invasioni dei marziani, non può non venirci in mente il mitico Mars Attacks! film culto diretto da Tim Burton e pieno di attori famosissimi è tuttora una delle migliori commedie che omaggiano i B-Movie di fantascienza. Chi invece è più legato al mondo dei videogiochi ricorderà con piacere Destroy All Humans, recentemente tornato su PlayStation 5, altra irriverente opera dedicata agli alieni.
Sfortunatamente, pur cercando di scimmiottare l'uno e l'altro, Martian Panic non ha assolutamente la verve delle due opere da noi citate. La trama è quanto di più semplice possiate immaginare: i marziani arrivano sulla terra e sta a un gruppo di coraggiosi fermarli. I cliché ci sono tutti, dalla casalinga disperata al ragazzo prodigio, arrivando fino al contadino zotico con tanto di mucca al seguito.
Non che poi cambi molto, a livello di gameplay. Al netto di qualche scenetta d'intermezzo volta a raccontare i motivi che spingono il personaggio scelto a combattere, non ci saranno grandi differenze. Tutto si riduce a imbracciare le armi e lanciarsi in uno sparatutto su rotaie in stile Point Blank o Time Crisis. Manco a dirlo, come per i prodotti citati in apertura di recensione, Martian Panic vale decisamente meno di queste due opere, proponendo comunque qualche idea simpatica.

Il gameplay di Martian Panic
Se è vero il detto “pochi ma buoni”, allora le meccaniche di Martian Panic dovrebbero brillare per qualità. Una volta avviato, il titolo di NYX Digital propone uno scarno menu in cui iniziare la partita o controllare gli highscore. Scegliendo la prima opzione, si potrà decidere con quale personaggio affrontare la campagna, composta da 8 livelli di difficolà crescente.
Qui ci si troverà a spostare a schermo un mirino blu per sparare ad alieni e navette spaziali, raccogliendo dei bonus lasciati cadere dagli umani che salveremo. Tutto è incredibilmente lineare, senza contare che il gioco non si sforza nemmeno di proporre un sistema di coperture per evitare gli attacchi. Basterà quindi essere rapidi e sparare a tutti i mostri che vedremo a schermo. Ci saranno armi secondarie e qualche extra interessante, ma parlando di un gioco per PlayStation 4 ci sembra davvero troppo poco.
Altrettanto mediocre il comparto tecnico, con una grafica che riporta – e non con merito – ai fasti della prima PlayStation e una colonna sonora tutt'altro che esaltante. Legnosi i comandi, figli della versione per Nintendo Wii del gioco ma sono orfani di puntatori laser per agevolare la mira. La pressoché totale assenza di effetti legati alle armi e una longevità risicata completano il quadro di un titolo che potrebbe andar bene come passatempo a poco prezzo e poco altro.
Il Platino di Martian Panic
Se sperate di risollevarvi il morale con un Platino facile e veloce, dovrete ricredervi. Per ottenere la massima ricompensa in Martian Panic sarà necessario abbattere ben 1000 alieni, terminare un livello a difficoltà massima e raggiungere una percentuale di accuratezza di 95 su 100. Non proprio imprese semplicissime, considerata anche la generale legnosità del gioco. I cacciatori più tenaci riusciranno comunque a portare a casa questo Platino marziano.
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