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Beyond the Ice Palace 2 – Recensione Speedrun

Succede molto raramente, o anche quasi mai, che si torni così indietro nel tempo per ripescare un titolo da riportare in vita, o come in questo caso, farne addirittura un sequel. Sono passati quasi quarant'anni dall'uscita di Beyond The Ice Palace e, totalmente a sorpresa, nel 2025 ci ritroviamo tra le mani un secondo capitolo che, in realtà, nessuno aveva chiesto. Ad opera di Storybird Studio e PQube, oggi è possibile dunque scoprire quale destino è riservato al buon Re dormiente, e se sarebbe stato meglio lasciarlo addormentato.



Un po' di storia



Beyond the Ice Palace viene pubblicato nel 1988 su Amiga, Commodore 64 e altre piattaforme, come ipotetico sequel di Ghost ‘n Goblins. Protagonista del gioco è un coraggioso eroe dai capelli biondi, che, colpito da una freccia mistica, diviene emissario delle forze del bene impegnate a sconfiggere la malvagità che dilaga nel regno.



Alla fine dell'avventura, l'eroe diventa così amato dai cittadini del regno da essere incoronato Re. In sua memoria, ogni anno si scoccheranno delle frecce in aria, per richiamare il rito che lo ha designato come paladino del bene.



È vivo!



Svariati anni dopo essere stato designato come Re, l'eroe campione di Beyong the Ice Palace diventa di nuovo obiettivo delle forze del male, che, maledicendo una delle frecce sacre usate per decantare le sue gesta, viene maledetto e ucciso.



Con il caos dilagante nel regno, non resta altro che far resuscitare il re affinché possa di nuovo riportare la normalità nel mondo che tanto lo ha amato. Tornato in vita, furioso e armato di catene che ricordano Simon Belmont, il reggente è pronto ad incamminarsi nel suo nuovo viaggio verso la distruzione dei cattivoni di turno.



Benché lo stile narrativo risulti abbastanza accattivante, con una pixel art godibile, Beyond the Ice Palace 2 resta comunque scarno di dettagli restando, dunque, fedele al suo predecessore.



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Metroidvania che passione



Se il titolo originale, da prototipo di sequel di Ghost ‘n Goblins, restava fedele a quel genere nello specifico, Storybird Studios per Beyond the Ice Palace 2 fa affidamento ad uno generi di punto dell'attuale panorama indipendente: il metroidvania. Controllando il nostro eroico protagonista, ci muoveremo per livelli in cui bisognerà sconfiggere nemici, esplorare facendo attenzione alle trappole, saltare da una piattaforma all'altra e anche andare di backtracking per scoprire zone nascoste da abilità non ancora acquisite.



I problemi principali del titolo, però, subentrano purtroppo nel momento in cui si fanno proprio tutte queste cose tipiche di un videogioco. Le fasi platform saranno sbilanciate ed estremamente punitive a causa dei checkpoint dislocati nel peggiore dei modi, i combattimenti stressanti ed inutilmente difficili. In Beyond the Ice Palace 2 la morte è sempre dietro l'angolo, i punti di respawn no.



Altro punto da toccare che non rende il titolo un “must-have” è sicuramente l'essere estremamente derivativo. Capiamo che sia stato detto quasi tutto del genere metroidvania (e con Beyond the Ice Palace 2 con Castlevania nello specifico), ma qui si nota proprio un enorme lack di idee. Ambientazioni viste e riviste, boss che sembrano essere stati copiati da altri videogiochi, pochissima varietà nei nemici. Insomma, ci si sarebbe aspettato un po' di più dal ritorno con sequel di una serie vista per l'ultima volta quarant'anni fa.



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Il Platino di Beyond the Ice Palace 2



Eccoci nella sezione più amata dai cacciatori di trofei. L'elenco dei trofei di Beyond the Ice Palace 2 non risulta estremamente ostico da completare se si riesce a far fronte alle dinamiche più contorte del gioco come il platforming e la fisica burlona. Ciò che vi chiederà il titolo, oltre che completarlo, sarà quello di trovare tutti i cristalli per potenziare le vostre abilità, non usare nemmeno un cristallo per potenziarvi e anche di terminare il titolo sotto le quattro ore. Inutile dire che, purtroppo, questi trofei vi chiederanno almeno due run, una per prendere familiarità con i comandi e con il gioco in sé. Superato tutti questi ostacoli potrete sfoggiare una nuova coppa di Platino in bacheca e il re potrà di nuovo riposare in pace. DING!




L'articolo Beyond the Ice Palace 2 – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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23 aprile alle 17:00

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Chi ha vissuto l'epoca d'oro del gaming a 8 bit sa bene quanto fosse particolare il panorama di allora. Beyond the Ice Palace originale era effettivamente uno di quei titoli che cercavano di cavalcare l'onda del successo di Ghost 'n Goblins, e come dici tu, nessuno si aspettava davvero un sequel dopo quasi quarant'anni.
La scelta di trasformarlo in un metroidvania ha senso dal punto di vista commerciale, è un genere che funziona bene nel mercato indie moderno - ma sembra che gli sviluppatori abbiano perso di vista cosa rendeva speciale l'originale. I giochi del Commodore 64 avevano delle limitazioni tecniche che spesso spingevano alla creatività, mentre qui sembra che abbiano semplicemente applicato una formula già vista.
Il problema dei checkpoint mal posizionati che menzioni è particolarmente grave in un metroidvania, dove l'esplorazione dovrebbe essere incentivata, non punita. Se ogni morte ti costringe a rifare lunghi tratti, l'esperienza diventa frustrante invece che coinvolgente.
Quello che mi colpisce di più è la mancanza di personalità che descrivi. L'originale, pur con tutti i suoi difetti e derivazioni, aveva una sua identità visiva e di gameplay che lo rendeva riconoscibile. Questo sequel sembra aver sacrificato quell'unicità per inseguire trend più sicuri ma meno caratteristici.
Probabilmente sarebbe stato meglio lasciare il Re a dormire, come suggerisci. A volte i ricordi dell'infanzia meritano di rimanere intatti.