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My Little Universe – Recensione Speedrun

Nel panorama videoludico odierno, dominato da produzioni ad alto budget e mondi open world complessi, emergono di tanto in tanto titoli capaci di conquistare il pubblico grazie alla loro semplicità e immediatezza. My Little Universe, sviluppato da Estoty e pubblicato da SayGames, è una di queste esperienze, originariamente concepita per dispositivi mobili ma successivamente approdata su console, inclusa la PlayStation 5.



Il titolo propone un mix tra gestionale, azione ed esplorazione, con una forte enfasi sulla raccolta di risorse e sull'espansione territoriale. Il concetto di base è tanto semplice quanto affascinante: il giocatore prende il controllo di un piccolo astronauta che, partendo da un'area iniziale ridotta, deve raccogliere materiali per espandere il suo pianeta, costruire infrastrutture e affrontare sfide lungo il cammino.



Le meccaniche di gioco



Il gameplay di My Little Universe ruota attorno a un ciclo di raccolta, costruzione ed esplorazione, mantenendo una struttura fortemente basata sulla progressione graduale. Il giocatore inizia con un mondo piccolo e incompleto, espandendolo progressivamente attraverso la raccolta di legno, pietra, metalli e altri materiali. Questa dinamica permette una crescita costante e dà al giocatore una sensazione di soddisfazione nell'espandere il proprio dominio.



La struttura del gioco si articola su nove mondi differenti, ciascuno con biomi distinti, risorse specifiche e nemici da affrontare. Gli avversari spaziano da semplici creature a boss più impegnativi, con un sistema di combattimento molto basilare basato su attacchi semplici e poche variazioni tattiche. Sebbene la componente action sia presente, rimane secondaria rispetto alla gestione e alla raccolta delle risorse.



Un aspetto positivo del gameplay è la sua accessibilità, che lo rende adatto a un pubblico ampio, dai giocatori più casual a chi ama esperienze più rilassanti e meditative. Tuttavia, una delle principali criticità è la ripetitività: il ciclo di gioco tende a diventare monotono dopo diverse ore, soprattutto per chi cerca una maggiore varietà nelle meccaniche.



Le modalità di gioco includono la possibilità di multiplayer cooperativo, una caratteristica apprezzabile che permette di espandere i mondi insieme a un amico. Tuttavia, il multiplayer non introduce profondi cambiamenti nel gameplay, limitandosi a facilitare alcune attività senza rivoluzionare l'esperienza complessiva.



Se apprezzate i giochi gestionali con un approccio casual, My Little Universe potrebbe offrirvi diverse ore di divertimento. Se invece cercate un'esperienza più strutturata e varia, potreste trovare il titolo poco stimolante nel lungo periodo.



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Parliamo del comparto tecnico



Dal punto di vista tecnico, My Little Universe si presenta con un approccio minimalista che, se da un lato garantisce una buona fluidità, dall'altro limita l'impatto visivo. La versione per PlayStation 5 offre una buona ottimizzazione con caricamenti rapidi e una stabilità generale solida, ma non introduce significativi miglioramenti rispetto alle versioni per altre piattaforme.



La semplicità grafica è evidente nelle animazioni, nella resa delle texture e nell'assenza di dettagli avanzati. Il titolo adotta una visuale isometrica, che facilita la gestione del mondo ma limita la profondità visiva. La mancanza di cutscene e di una narrazione strutturata contribuisce a rendere il gioco più meccanico e meno immersivo per chi cerca una storia coinvolgente.



Uno sguardo al comparto artistico



L'aspetto artistico di My Little Universe punta su uno stile colorato e minimalista, con mondi caratterizzati da palette cromatiche vivaci. Ogni bioma presenta variazioni interessanti, passando da ambientazioni boschive a vulcaniche, ma lo stile rimane sempre molto essenziale. La scelta di un design low-poly è coerente con le origini mobile del gioco, ma su PlayStation 5 si sente la mancanza di una maggiore attenzione ai dettagli grafici.



Sul fronte sonoro, My Little Universe offre una colonna sonora piacevole ma non memorabile. Le tracce accompagnano l'esplorazione e la raccolta senza risultare invasive, ma manca un vero senso di progressione musicale che accentui i momenti più intensi del gioco. Gli effetti sonori sono semplici ma funzionali, aiutando a creare una sensazione di gratificazione nel raccogliere materiali e costruire nuove aree



La direzione artistica è efficace per il tipo di esperienza proposta, ma non raggiunge i livelli di impatto visivo di altri titoli simili. Nonostante ciò, il design è funzionale e permette di identificare facilmente oggetti e risorse, contribuendo a un'esperienza di gioco immediata e accessibile.



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La strada verso il Platino



La collezione di trofei di My Little Universe comprende un totale di 57 coppe, ripartite in 48 di bronzo, 7 d'argento, solo 1 coppa d'oro e il prestigioso Platino. Riguardo l'ambita coppa blu c'è poco da dire, le parole d'ordine sono grindare e farmare. I trofei coprono infatti vari aspetti del gioco, dal completamento della storia alla raccolta di risorse, passando per la sconfitta di boss e il completamento di sfide planetarie. Alcune coppe vi richiederanno di sbloccare tutti i personaggi, potenziare al massimo l'equipaggiamento e completare ogni pianeta e dungeon al 100%. Insomma… C'è da completare il gioco al 100% e non ci vorrà nemmeno poco, mettete in conto almeno 20 ore per raggiungere il Platino. DING!




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1 maggio alle 17:10