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Bionic Bay – Recensione

Fuggite da un laboratorio ed esplorate un mondo misterioso in Bionic Bay, protagonista della nostra recensione. Sviluppato da Mureena Oy e Psychoflow Studio con il supporto di Kepler Interactive, questo platform strizza l'occhio ai grandi classici del passato. Non lasciatevi ingannare però: anche se siete dei campioni di Super Mario, questo titolo è pronto a darvi del filo da torcere.



Trame? Dove andiamo noi non ci servono trame



Nel corso degli anni, un genere che è stato oggetto di costanti innovazioni è sicuramente quello dei platform. Dopo la nascita dell'idraulico più famoso del mondo dei videogiochi, in molti hanno provato a emularne il successo. Alcuni, come Sonic e Mega Man, sono diventati delle vere e proprie leggende. Altri invece, come il piccolo Astro Bot, stanno provando ad affermarsi mostrando a gran voce il loro potenziale. In mezzo tante proposte più o meno riuscite, da Yooka-Laylee al crudele Super Meat Boy.



Il genere ha stuzzicato anche la fantasia di Mureena Oy e Psychoflow Studio, che hanno deciso di fornire la loro personale interpretazione di platform. La trama dell'opera è ridotta all'osso: i giocatori vestono i panni di uno scienziato che fugge da un laboratorio e si trova ad esplorare un mondo misterioso. Del resto, per poter saltare e correre non servono grandi storie, è sufficiente un'ottima progettazione. E, come vedremo, Bionic Bay fa di questo elemento la sua forza.



La struttura proposta dal titolo è quella che ha reso celebre il genere. I giocatori si trovano ad affrontare una serie di livelli bidimensionali in cui eseguire correttamente dei salti, per evitare la morte. Lo stile ricorda da vicino quello di Limbo, con però l'aggiunta del colore: ogni area di Bionic Bay propone infatti tonalità diverse in base alla zona in cui ci muoveremo. Questo, accompagnato da piccoli effetti di luce, contribuisce a dare vitalità all'ambiente.




Il gameplay di Bionic Bay



Come abbiamo detto, nelle sue meccaniche Bionic Bay si dimostra un sentito omaggio ai platform del passato. L'obiettivo del giocatore è quello di andare al punto A al punto B, spostandosi solitamente da sinistra a destra dello schermo. A frapporsi tra il povero scienziato e il suo obiettivo ci sono una serie di ostacoli, da superare mediante salti oppure utilizzando un potere di scambio, che sbloccheremo proseguendo nel gioco.



Per saltare, potremo sia eseguire un normale balzo, sia sfruttare uno slancio per andare più lontano. Tempismo e precisione saranno fondamentali per non cadere in braccio alla morte oppure per schivare bombe e trappole. Il potere di Swap invece ci permetterà di colpire determinati elementi dello scenario, solitamente di piccole e medie dimensioni, e scambiare la nostra posizione con essi. Questi piccoli puzzle contribuiscono a dare varietà e a non trasformare il nostro cammino in una sequenza di salti.



Sebbene dalla nostra descrizione Bionic Bay possa sembrare un titolo con una curva di difficoltà particolarmente dolce, in realtà così non è. Le sfide proposte ci porteranno a morire molto spesso, tra esplosioni e cadute in cui il povero scienziato verrà sballottato con un simpatico effetto rag doll. Fortunatamente, il team ha incluso nel gioco anche un generoso sistema di checkpoint, grazie al quale potremo provare e riprovare le varie sezioni senza l'angoscia di dover ripetere parti già completate.



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Un salto in rete



A prescindere dal livello di abilità del singolo giocatore, completare la campagna di Bionic Bay richiederà circa una decina di ore. La possibilità di tentare delle run senza morte o per completare la ricca lista trofei, di cui vi parleremo a breve, potrebbero spingervi ad affrontare nuovamente la sfida in singolo, seppur senza variazioni o collezionabili da cercare. A dare pepe al tutto ci pensa invece la modalità online, che sbloccheremo dopo aver completato le prime aree.



I giocatori potranno mettersi alla prova in rete, gareggiando contro altri appassionati in battaglie speedrun all'ultimo secondo. L'obiettivo è ovviamente quello di completare le aree nel più breve tempo possibile, sapendo quali tipologie di poteri e abilità avremo a disposizione e quanto ci avranno messo i nostri sfidanti. I livelli dureranno solo 24 ore, dunque avremo poco tempo per metterci alla prova prima che tutto cambi. Si tratta di una proposta che “si ama o si odia”, per dirla quasi prosaicamente. Chi vive di speedrun ci passerà ore, chi non le sopporta passerà la mano dopo un paio di tentativi.



A livello tecnico, Bionic Bay si dimostra invece molto valido. Abbiamo già parlato della grafica, molto piacevole grazie all'ambientazione post apocalittica piena di rottami e agli elementi neri su fondali colorati. La generale semplicità fa sì che il gioco rimanga sempre fluido, regalando anche precisione e immediatezza nei comandi, fondamentali in platform di questo tipo. Altrettanto piacevole gli effetti audio, con una colonna sonora ridotta al minimo ma in grado di accompagnarci nell'esplorazione.



Il Platino di Bionic Bay



I platform vantano varie tipologie di liste trofei. Ci sono quelle semplici e lineari da completare, altre invece che mettono di fronte a sfide che richiederanno impegno e dedizione. Sfortunatamente per i cacciatori, quella di Bionic Bay rientra nella seconda categoria. Ci verrà richiesto di completare 5 livelli senza mai morire, affrontare varie sfide online e finire persino tra i giocatori che occupano il primo quarto di classifica speedrun. Insomma, per poter ottenere il Platino bisognerà dare fondo a tutte le proprie abilità di platformer.




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9 maggio alle 17:00

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