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HanakoFe

ha scritto una recensione su Journey

Cover Journey per PS4

Una meravigliosa metafora della vita in forma di super-distillato.
Una perfetta espressione estetica di superba bellezza grafica e sonora.
Un'esperienza intima e personale profondamente emozionante.
Journey non è un gioco, è pura Poesia!

HanakoFe

ha scritto una recensione su MediEvil

Cover MediEvil per PSX

Divertentissima avventura che, sebbene un po' datata, conserva ancora tutto il fascino che esercitò agli esordi, MediEvil propone l'efficace accostamento di azione/combattimento e semplici sessioni rompicapo, inseriti in una fantasiosa ambientazione medievale, caratterizzata qua e là da qualche sfumatura "macabra" che, sapientemente ingentilita dall'impiego di una buona dose di ironia, risulta adatta anche ai piccoli.
Il giocatore veste i panni di Sir Daniel Fortesque, improbabile eroe leggendario, passato alla storia per aver salvato le terre di Re Pellegrino dall'esercito del malvagio mago Zarok durante la famosa battaglia di Gallowmere e, in realtà, caduto rovinosamente, per mezzo di una freccia scoccata nella mischia, solo alla prima carica.
Un secolo dopo il perfido necromante, tornato a seminare scompiglio nel regno, assembla un esercito di zombi, richiamati dall'aldilà per mezzo di oscuri incantesimi che, del tutto inavvertitamente, desteranno anche l'impacciato e pavido cavaliere dall'eterno sonno della sua cripta, offrendogli finalmente la possibilità di riscattarsi e dimostrare il suo vero valore.

HanakoFe

ha scritto una recensione su Life is Strange

Cover Life is Strange per PS4

Al termine delle scuole medie la giovane Max Caulfield si trasferisce con la famiglia a Seattle, dove frequenta il liceo e trascorre gli anni dell'adolescenza, perdendo i contatti con l'inseparabile amica d'infanzia Chloe Price.
Cinque anni più tardi Max, oggi timida ed insicura diciottenne, si prepara a fare ritorno ad Arcadia Bay, modesta cittadina dell'Oregon dalle scarse attrattive che, tuttavia, ospita la prestigiosa Blackwell Academy, a cui è inaspettatamente stata ammessa.
L'opportunità di seguire le lezioni di un guru della fotografia del calibro del professor Jefferson, la possibilità, seppure remota, di recuperare i rapporti con Chloe e la necessità di affrontare un nuovo ambiente nel quale integrarsi, si traducono in una miscela di timore ed entusiasmo simultanei, che la pervade interamente.
Sono infatti le emozioni, nelle loro innumerevoli sfumature, ad essere le vere protagoniste di questa bellissima avventura grafica psicologica che sa far nitidamente percepire al giocatore l'enorme peso di qualunque decisione.
Del tutto incidentalmente Max si accorge di aver acquisito la capacità di riavvolgere il tempo ed intervenire sul passato, modificando il corso degli eventi.
Questo incredibile avvenimento, insieme ad alcune anomalie ambientali e all'atmosfera quasi surreale che ha recentemente avvolto Arcadia Bay, induce Max a sospettare che la tranquilla cittadina, in cui ha trascorso l'infanzia, nasconda uno scomodo segreto.
È così che la trama spudoratamente sentimentale assume dei connotati vagamente thriller ed una piega investigativa davvero avvincente.
Ma intervenire sul passato è sempre un rischio: ogni azione comporta delle conseguenze e, per quanto si possa ricorrere ad innumerevoli riavvolgimenti, sarà inevitabile pagare il prezzo delle proprie scelte.
Questo è il tema principale di Life is Strange, un'esperienza videoludica estremamente curata negli aspetti narrativi, capace di far attraversare al giocatore, anche grazie al supporto di una splendida colonna sonora, una ricchissima gamma di emozioni.
Tra le curiosità di questo titolo numerosi riferimenti (non sempre espliciti) a varie opere di origine letteraria e cinematografica.
Particolarmente evidente l'influenza della serie Twin Peaks dalla quale gli sviluppatori sembrano attingere generosamente.

HanakoFe

ha scritto una recensione su Unravel

Cover Unravel per PS4

Una casa silenziosa dalle atmosfere calde e soffuse. Un'anziana signora sale lentamente al piano superiore, portando con sé la cesta del lavoro a maglia. Il gomitolo di lana rossa rotola giù per la scala di legno, prende vita... è Yarny: un filato avvolto su sé stesso che assume le sembianze di un pupazzetto esile, ma vivace, con occhi incredibilmente espressivi.
Egli esplora l'ambiente domestico e si ferma ad osservare le fotografie incorniciate che adornano le stanze.
Queste costituiscono l'accesso ad altrettanti livelli di gioco, ognuno dei quali prevede una diversa ambientazione dall'eccellente realizzazione grafica, che mescola sapientemente uno scorrimento lineare in 2D ad uno sfondo tridimensionale che spesso stupisce per la sua bellezza.
Yarny procede attraverso paesaggi incantevoli e variopinti in cui meravigliosi giochi di luce deliziano lo spettatore, letteralmente immerso in una natura che, percepita dalle ridotte dimensioni del gomitolino, appare imponente e maestosa anche nella sua più delicata semplicità, spesso espressa in una minuziosa cura per il dettaglio.
Pochi i comandi da mappare per controllare le nostre abilità, ridotte sostanzialmente al salto, al lancio del lazo con conseguente aggancio e mantenimento del filo e alla possibilità di fare nodi che, se impiegate e combinate tra loro con un briciolo di fantasia, consentono appena qualcosina in più.
Svolgendo, annodando, snodando e riavvolgendo con oculatezza il filo rosso della memoria, Yarny percorre il sentiero lungo il quale recupera vecchi ricordi, scova e colleziona segreti abilmente celati nell'ambiente, aggira insidie, pianifica strategie funzionali al superamento di ostacoli e raggiunge la conclusione del livello.
Ottiene così, di volta in volta, un piccolo lavoro di maglieria, simbolo delle memorie ritrovate, che va a decorare la copertina dell'album di fotografie, restituendogli progressivamente immagini e pensieri del passato.
La delicatezza, la sensibilità e la dolcezza malinconica che Unravel sa esprimere ne fanno un platform ricco di profondità, a prescindere dalla terza dimensione.

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