CloudEnialis ha scritto una recensione su Sakuna: Of Rice and Ruin
Un mancato (sor)riso
Su PlayStation Bit trovate una mia recensione molto più dettagliata e neutrale rispetto a questa su Ludomedia.
Qui il link: https://www.playstationbit.com/ps4/sakun …
Sakuna: Of Rice and Ruin si presentava benissimo ed è stato anche (a mio avviso del tutto ingiustificatamente) accolto bene dalla critica.
Si tratta di un gioco giapponese che mischia gestionale di agricoltura a esplorazione/combattimento metroidvania in 2D. L'idea ci sta, lo stile estetico pure, la combinazione di generi poteva funzionare.
Purtroppo quello che accade è che nessuna delle due cose funziona adeguatamente e il contorno è completamente piatto.
Partiamo dalla componente metroidvania: i livelli sono, tolte alcune eccezioni, tutti uguali come level design e non trasmettono alcun tipo di progressione. Il combattimento è estremamente elementare (sebbene piuttosto fluido) e si basa su 3-4 mosse in croce che, salendo di livello, diventano una soltanto da spammare perché troppo più forte delle altre. Scarsissima la varietà dei nemici e soprattutto degli equipaggiamenti. Triste che l'esplorazione non consenta quasi per nulla di metter le mani su dei powerup o degli equipaggiamenti effettivamente utili. I power up si apprendono facendo salire di livello il proprio campo di grano, mentre gli equipaggiamenti si possono solamente craftare. Il combattimento, alla luce dei fatti, è molto monotono e ha davvero poca personalità. Le boss fight, soprattutto quella finale, sono orribili. Gli unici boss divertenti da affrontare sono l'Ashigumo iniziale e il boss finale all'ultimo piano del Tempio di Amagaeshi (non svelo chi sia, ma il fatto che quel boss sia divertente è il manifesto di come questo gioco avesse un grande potenziale completamente inesploso).
Capitolo gestionale: sono dell'idea che se si inserisce una componente gestionale in un videogioco, questa debba essere curata, e non solamente accennata. Il fatto che i consigli e i trucchi su come coltivare efficientemente un campo di grano vengano trasmessi attraverso delle pergamente è interessante, ma le modalità con cui si possono ottenere ottimi risultati sono davvero minime. E' tutto troppo facile, è tutto troppo lineare. Ci sono moltissime variabili (meteo, pesticidi, fertilizzanti, tossicità del terreno, ecc...), ma nessuna di queste ha un impatto credibile sul risultato finale, rendendo il tutto marginale.
Infine, faccio un accenno a grafica, musiche, personaggi e trama. La grafica è molto semplice ma godibile. Sono ottimi gli effetti di luce, un po' peggio le compenetrazioni dei corpi. Le musiche sono gradevoli e strizzano l'occhio al folklore nipponico. L'unico difetto è che tendono a essere tutte un po' troppo simili fra loro. Sui personaggi e sulla trama purtroppo devo calar giù la lapide. Anche sotto questo punto di vista c'è tanto folklore e mitologia nipponica, il problema è che non viene sostanzialmente spiegato nulla. La trama è una carrellata di situazioni paradossali (per non dire nonsense) che non hanno quasi mai un legame fra loro. I personaggi sono tutti abbandonati a loro stessi, anche quelli principali. Non c'è un'evoluzione di nessuno di questi, non ci sono subquest che permettano di conoscere effettivamente meglio qualcuno, non c'è una trama che ne racconti il background, tolti pochi accenni qua e là.
Ah... e praticamente non c'è un finale. Durante la storia ci sono decine di accenni alla vita di questi personaggi e alla loro identità, salvo poi svanire tutto in un finale fine a se stesso.
Boh... delusissimo da questo gioco. Non che avessi chissà quali aspettative, ma è davvero un'esperienza dimenticabile, corrisponde a tutto il marcio che partorisce il mondo orientale, che fa leva solo sull'essenza e sullo stile nipponico trascurando tutto il resto.
Bocciato.
Voto assegnato da CloudEnialis
Media utenti: 4.8 · Recensioni della critica: 7.6
Steto96
Ho recentemente finito Sakuna e ne sto scrivendo anche io una recensione anche perché trovo il gioco tanto valido quanto poco considerato e mi sarebbe piaciuto farlo conoscere un pochino al pubblico. Mi spiace molto trovare una recensione così negativa tra le prime scritte sul sito e non è perché la tua opinione è diametralmente opposta alla mia, ma proprio perché a mio parere alcune delle critiche da te mosse non mi convincono moltissimo, tanto quanto non mi hanno convinto tutte le recensioni che ho trovato qui nella pagina del gioco edite dai principali outlet di critica italiani. La maggior parte di esse mostrano una completa ignoranza del materiale trattato (quella di Gamesource.it è al limite della fake news, tanto per gradire) ed è un enorme disservizio nei confronti di un titolo che invece, al contrario di come dici tu, avrebbe meritato molto di più.
Allo stesso modo, la tua recensione sembra camminare sulla loro stessa strada, ma andiamo per gradi.
La tua recensione si apre parlando della componente più action del gioco. Etichettare Sakuna come Metroidvania è già di per sé sbagliato perché il semplice fatto di essere un action in 2(.5)D non è abbastanza da farlo rientrare nei canoni del genere. Dire che il level design è quasi del tutto identico tra tutti i livelli vuol dire non considerare tre quarti del gioco e anche di più: già le prime ambientazioni introducono una serie di elementi utili in combattimento e nell’esplorazione e i “biomi” successivi stupiscono tanto nell’impostazione, con livelli anche più aperti, più verticali, più ricchi di pericoli ambientali, più labirintici e così via. Anche bollare il Combat System come elementare vuol dire buttare all’aria una lunga serie di meccaniche decisamente interessanti. Se scrivi che il gioco ha quattro mosse stai essenzialmente omettendo non solo la vera quantità di skills presenti, ma anche le combo di attacchi leggere e pesanti, il parry, le abilità legate al Divine Raiment e il Divine Raiment stesso, il tipo di attacco e il loro essere più o meno efficaci a seconda del nemico.
L’equipaggiamento certo non può rivaleggiare in numero con quello di altri titoli, ma la varietà è assicurata anche perché le abilità che si portano dietro sono utili in diversi momenti sia dell’esplorazione che del combattimento. Mi sono trovato a cambiare spesso i vari pezzi a seconda del nemico, della risorsa ricercata, dell’ambientazione, della stagione persino. L’esplorazione ha saputo spesso ricompensarmi con oggetti davvero utili, come gli Spirit Bough con la loro lunghissima serie di bonus sulle statistiche o le maschere che, specialmente nelle fasi più avanzate, aiutano moltissimo con l’esplorazione dei livelli. Le boss fight sono impegnative, anche perché se Sakuna ha un problema è proprio quello delle collisioni spesso sballate, ma hanno saputo farmi sfruttare al massimo tutte le mie abilità in combattimento.
Anche aprire dicendo che la fase gestionale sia solo accennata è in netto contrasto con ciò che il gioco oggettivamente offre. Certo, Sakuna si concentra solo su un tipo di piantagione, quella di riso, ma è anche vero che si sofferma con estrema cura su tutti gli aspetti e i tempi della coltivazione di questo cereale, anche più di un normale farming sim. Il fatto che tu dica che è tutto lineare conferma che, nonostante tu abbia visto che esistono delle pergamene che spiegano alcune sottigliezze della coltivazione, tu non le abbia veramente lette, dato che in questo modo avresti imparato che le moltissime varianti di cui parli sono associate anche ad altrettante varianti di comportamenti per ciascuna fase della coltivazione, a partire da come i semi vengono selezionati, da come vengono piantati, da come vengono irrigati e fertilizzati, da quando sono raccolti e da come il riso viene infine trattato. Seguendo queste indicazioni è possibile, al contrario di quanto dici tu, notare come questi comportamenti aiutano moltissimo una delle varie statistiche legate alla qualità del riso coltivato.
Infine, ho pensato che anche sulla trama del gioco tu abbia espresso un parere abbastanza confuso. In questo modo sembra quasi che tutto sia una farsa quando invece il gioco tocca vari argomenti abbastanza profondi, come la religione, la xenofobia, la natura umana e così via. Ciascun personaggio ha una propria evoluzione importante, a partire dalla Sakuna viziata e pigra che impara il valore del lavoro, il cammino di integrazione e accettazione di Myrthe in una cultura a lei distante e così via, senza contare che i riferimenti alle passate vite dei vari membri di questa famiglia sono più e più volte raccontate tanto nei dialoghi durante le cene quanto in numerosi momenti della storia principale. Il finale, anticipato da moltissimi momenti durante lo svolgimento, riflette benissimo il cammino di tutti questi personaggi ed è un’ottima conclusione di questo fantastico viaggio.
[continua sotto]
Steto96
[continua]
Le ultime tue righe mi hanno lasciato tantissimo l’amaro in bocca perché sembrano tradire un certo tuo dente avvelenato per questo tipo di produzione di stampo nipponico ed è un peccato perché come lettore mi sembra che tu abbia invalidato tutto quanto hai scritto prima: una recensione oggettiva non dovrebbe abbassarsi a dei bias personali così forti, senza contare che Sakuna è un prodotto ben diverso da tante altre produzioni nipponiche ben più conosciute. Per dirne una, chi non apprezza l’eccessivo fanservice di alcuni titoli orientali può rivolgersi a Sakuna senza trovarne neanche la minima traccia.
So di aver scritto molto, ma ci tenevo a risponderti in modo serio, tanto più che avendo pubblicato la recensione credo tu abbia a cuore di essere letto e di avere un confronto sincero sul tuo parere a riguardo.
Un saluto.
CloudEnialis
Spoilero a valanga eh, tanto è roba tra noi due.
Ho letto tutto. Ti ringrazio per il confronto, nei prossimi giorni scriverò una recensione anche per il sito per cui scrivo (PlayStation Bit) e avevo già intenzione di essere più morbido nelle considerazioni. Qui su Ludo esprimo i giudizi puramente personali e il gioco, detto serenamente, mi ha fatto abbastanza schifo. Da qui il voto e da qui le considerazioni molto negative.
Detto ciò, penso che la verità stia nel mezzo tra quel che i miei gusti mi hanno fatto criticare e quello che i tuoi ti hanno fatto esaltare.
PS: A me il fanservice piace, e in generale mi piacciono le giappominkiate. Qui ho visto tanto nonsense e tante cose trascurate a livello di scrittura. La maturazione di Sakuna e qualche interessante sfumatura su Kaimaru e Myrthe non nascondono il rapporto scriteriato con Kokorowa, l'identità senza senso di Yui, il comportamento di Ishimaru, i riferimenti alla reale condizione di Ashigumo poi non approfonditi, la situazione nel regno degli Dei e come la gestisce Kamuhitsuki, ecc... A livello narrativo penso sia abbastanza un disastro, e aveva tutte le carte in regola per essere migliore.
Non ho detto che il gioco è un metroidvania, ho detto che lo stile di esplorazione e combattimento è ispirato ai metroidvania (pienamente 2D, l'unica scena 3D nei dungeon è una grotta dove raccogli un forziere, ma non combatti). La battaglia nell'ultimo livello del templio contro te stessa mostra come il gameplay potesse essere vario e dinamico. Purtroppo la schiacciata elettrica, le onde d'acqua, la trottola e il colpo frontale sono troppo più forti di qualsiasi altra cosa e usi praticamente solo quelle. O almeno, io mi sono ritrovato a spammare quelle perché il resto non era ugualmente proficuo. Ho letto le pergamene sull'agricoltura ma quello che intendevo dire è che il beneficio che offre una gestione ottimale è talmente poco tangibile che rende il tutto fine a se stesso.
Non ho letto le recensioni su altri siti, ma ha la media del 7,9 ed è un bestseller di Marvelous, quindi il gioco è stato apprezzato enormemente.
La pesante insufficienza che ho dato qui su Ludo è dettata dai miei gusti, su PlayStation Bit assegnerò una sufficienza e avevo già intenzione di farlo prima di leggere le tue motivazioni. Di più stento a darlo, secondo i parametri che uso io su quel sito.
Come ti dicevo, penso che la verità stia nel mezzo, ed è per questo che sul Bit scriverò una recensione "a metà" fra il mio giudizio e il tuo. Poi magari sbaglio, ma credo siano esagerati entrambi.
Steto96
@CloudEnialis Se i giochi di stampo nipponico ti piacciono, perché uscirtene dicendo che un titolo del genere, artisticamente molto valido, rappresenta addirittura il "marcio" dell'industria orientale? Un progetto a lungo curato da uno studio di due persone (letteralmente due: Edelweiss è uno studio doujin che all'attivo conta i suoi due fondatori) è riuscito a surclassare l'operato di tantissimi altri creatori ben più affermati ma non per questo più capaci.
Tutti gli elementi narrativi di cui tu scrivi non sono per niente sconclusionati come tu dici. L'amicizia con Kokorowa è persino un punto fondamentale della trama, giusto per dirne una.
Da come descrivi il tuo stile di combattimento sembra che tu non abbia fatto attenzione alle sottigliezze nel CS di cui ho parlato nel mio primo commento. Per dirne una, la skill delle Onde ha l'attributo magico e già dalla zona delle cascate comincia a essere molto hit or miss a seconda della composizione del gruppo di nemici. L'attacco con i fulmini io l'ho anche sbloccato abbastanza tardi, ormai alle porte del boss finale, quindi credo tu abbia utilizzato anche altre skills nel frattempo. Come dicevo, le skills del Divine Raiment sembra che non siano esistite nel tuo gioco. Il mio dubbio è che tu abbia impostato la difficoltà dei combattimenti a "facile" e non lo dico con malizia.
Specie verso la fine del gioco e poi nel suo endgame ho cominciato a seguire con costanza i consigli delle pergamene per avere determinati boost in alcune delle caratteristiche del mio riso e i risultati sono abbastanza convincenti a mio parere, da qui le mie perplessità su come tu non sia riuscito a migliorare la qualità del tuo riso.
Posso capire se le incomprensioni che tu hai avuto sono direttamente collegate al fatto che il gioco è stato tradotto soltanto in inglese e non uno così tanto facile da comprendere se non si conosce la lingua a certi livelli e spiegherebbe molto.
Quello che intendevo io parlando delle recensioni sui siti più tradizionali e che i loro voti per me contano meno di zero proprio perché le loro recensioni dimostrano che del gioco sembrano aver toccato giusto qualche minuto all'inizio, ti consiglio di andare a leggertene qualcuna per capire cosa intendo.
La cosa che mi lascia perplesso è la tua volontà di creare questa crasi tra la tua recensione personale e quella ""professionale"" sul sito presso il quale scrivi. Se davvero hai intenzione di scrivere una recensione più oggettiva del titolo su PlayStation Bit vuol dire anche che al di là dei tuoi gusti hai inteso in senso critico cosa funziona e cosa no nel gioco, ma allo stesso tempo sembra che le tue convinzioni sui vari elementi del gioco resistano anche di fronte a un confronto razionale su di quest'ultime. Di nuovo, da lettore mi sento confuso, ma credo sia per la differenza nel nostro codice deontologico.
CloudEnialis
@Steto96 Potrebbe anche essere.
Detto questo, per rispondere sporadicamente alle tue affermazioni.
1. Rimango convinto che molti accenni di trama siano stati solo abbozzati e non portati in fondo.
2. Il fatto che il team fosse di due persone rende onore agli sviluppatori, ma non deve far cambiare la mia esperienza a riguardo.
3. Ho usato molto poco le rainment skills.
4. Ho sbloccato piuttosto presto l'abilità del tuono. Non avevo ancora sconfitto neanche il demone drago in fondo al vulcano.
5. Il marcio che ho individuato in questo titolo riguarda il fatto che si mascherano problemi di scrittura e strutturali con lo stile orientale. Siccome c'è Sakuna che reagisce in stile Arale allora dovrei sorridere e non accorgermi che a livello di scrittura quel dialogo fa acqua da tutte le parti. A me queste cose non piacciono.
6. Ho giocato a facile. Se tu mi inserisci la possibilità di scegliere il livello difficoltà, devi poter offrire un'esperienza gradevole a prescindere dalla scelta presa. Se non sei in grado di bilanciare le cose, imponi una difficoltà standard.
Quello che mi è rimasto del gioco è una fase di farm inutilmente complessa, un gameplay noioso e una trama scritta male. Poi che giocato a livello difficoltà superiore il gameplay possa diventare più coinvolgente è probabile.
Per farti un esempio, Dead or School, titolo indipendente pubblicato da Marvelous come Sakuna: of Rice and Ruin, l'ho trovato molto più variegato, divertente e ben scritto di questo. E' una giappominkiata terrificante, ha delle lacune, ha dei problemi tecnici... ma mi ha lasciato molto di più. E ho giocato a facile anche quello.
Quando scrivo per il Bit cerco di mettere da parte i miei gusti, per quanto possibile, e di scrivere un'analisi il più fedele possibile al prodotto originale. Noi due abbiamo avuto un'esperienza oserei dire opposta del gioco, io sono consapevole che il gioco valga più di quanto lo abbia vissuto... ma la tua esaltazione mi sembra eccessiva.
Mi hai fatto notare delle cose a cui non avevo attribuito il giusto peso e in sede di recensione ne prenderò atto, ma alcune tue considerazioni per me sono proprio fuori range. Questo dipende dall'esperienza personale che abbiamo vissuto del gioco, ossia in generale che a te il gioco è piaciuto e a me ha fatto schifo
In ogni caso, finisco sempre i giochi prima di recensirli, ed è vero che molte recensioni online si vede lontano un miglio che riguardano solo le prime fasi di gioco.
Se reputerai la mia recensione "ufficiale" inadeguata o addirittura fuorviante mi dispiace, perché mi impegno per fornire delle analisi complete dei giochi che recensisco. Evidentemente questo Sakuna non riesco a valutarlo bene. Ti ringrazio comunque per lo scambio di opinioni, confronto per me molto costruttivo e vorrei tanto che ce ne fossero di più su Ludo
In fin dei conti, "anticipo" le recensioni del Bit con le mie considerazioni a caldo dei giochi anche per questo!