Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Cthulhu condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Cthulhu, aggiungilo agli amici adesso.

Cthulhu

ha scritto una recensione su Left Alive

Cover Left Alive per PS4

Left Alive è chiaro col giocatore, gli fornisce degli strumenti, delle possibilità e con quelle gli chiede di affrontare le missioni che via via si susseguono lungo la sua durata, ma Left Alive è anche rigido, non è uno di quei titoli che ti dà una marea di possibilità per risolvere la situazione, certo, ci sono vari modi per proseguire, ma le zone (sempre con ambientazione urbana) hanno un design specifico, che obbliga il giocatore ad affrontare certi percorsi dando una scelta di vie possibili non molto ampia, ciò significa che spesso il giocatore non avrà una via più agevole rispetto ad un'altra, ma dovrà ingegnarsi per eludere i soldati e difese varie per proseguire, l'esperimento è particolare seppur non profondamente originale e si prefigge di fondere un gameplay basato sull'infiltrazione con elementi survival, avremo quindi un sistema di crafting piuttosto snello per non appesantire troppo l'insieme, permettendoci di creare velocemente vari tipi di gadget tramite le risorse raccolte lungo il percorso, granate di vario tipo (stordenti e fumogene comprese), mine, trappole a base di cavi tesi da un punto ad un altro ecc.
Quello a cui punta Left Alive non è spingere il giocatore a ripulire le aree dai nemici, ma a cercare di passare il più inosservato possibile, magari distraendoli con oggetti di vario genere o eliminarne solo alcuni, anche perché non ci sono veri e propri mezzi silenziosi per eliminarli, ciò porta il giocatore a tentare di isolare il singolo nemico, distrarre gruppi di essi e spostarsi di copertura in copertura, d'altronde sono ben poche le armi che possono uccidere un nemico (tutti protetti da uno speciale esoscheletro) con un singolo colpo, la maggiorparte si limiterà a danneggiarli e buttarli a terra storditi, ma sarà necessario spesso un colpo di grazia per poterli eliminare definitivamente e questo porterà il giocatore ad agire appunto con estrema cautela.
L'IA presenta alti e bassi, non tutti i soldati nemici percorreranno regolarmente la classica linea di pattugliamento, o resteranno fissi sulla propria zona di controllo, potrebbe capitare che decidano di guardarsi in giro o alle spalle, o si incuriosiscano per qualcosa che hanno visto in lontananza o potrebbe essere che si spaventino e fuggano dopo che abbiamo eliminato il resto del loro gruppo, a queste soluzioni molto interessanti si alternano alcuni momenti un pò strambi, come quando un nemico allertato (ma che non sa esattamente dove siamo) decida di iniziare a correre a testa bassa e magari ci passi ad un palmo dal naso senza accorgersi della nostra presenza, oppure il fatto che la distanza della loro vista sia a tratti variabile.
L'incedere del giocatore è lento, tutto il gioco non punta al dinamismo, anche nelle fasi a bordo dei Wanzer (mech), nonostante siano dotati di uno scatto, gli spostamenti sono pesanti e richiederanno particolare attenzione da parte del giocatore, perché restare immobili a colpire i nemici ci porterà solo ad una veloce sconfitta, nonostante ciò dopo un pò di pratica ho trovato queste fasi abbastanza interessanti, ogni Wanzer ha il suo armamento, solo in parte sostituibile con armi prese da Wanzer nemici abbattuti e fondamentale sarà evitare i colpi nemici tramite un breve scatto o sfruttando le coperture.
Nota negativa per le (per fortuna pochissime) "boss fight" contro singoli nemici umani, il gioco non si pone certo come un TPS dinamico, anzi, il sistema di shooting è piuttosto lento e pesante, cosa che da un lato ha senso per come si pone in generale, ma mostra pesantemente il fianco quando si deve affrontare un singolo nemico umano molto resistente ai colpi, non si vedrà letteralmente l'ora che lo scontro finisca e si cercherà di massacrarlo a fucilate e buttargli addosso bombe, bombette e tricche tracche senza pensare troppo a tattiche o coperture
In definitiva Left Alive è un titolo che, nonostante i vari difetti (tra cui un comparto visivo non in linea con le produzioni odierne) potrebbe essere apprezzato da alcuni come profondamente odiato da altri, perché il suo incedere è lento, richiede molta pianificazione in certi casi e ogni singola missione potrebbe durare molto a lungo, ha una base di trial and error piuttosto marcata, un concetto vecchio stile e per scelta, non ha certe caratteristiche di molti altri stealth game et similia, potrebbe risultare in certi casi ripetitivo o poco dinamico, un titolo sicuramente impegnativo già a livello normale, ma se al contrario si apprezzerà il suo concept, risulterà un titolo piacevole nonostante alcuni acciacchi, dotato tra l'altro di una storia di fantapolitica molto interessante e che presenta vari colpi di scena, nonostante non faccia gridare al miracolo.