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il fuoco

ha scritto una recensione su Sonic Superstars

Cover Sonic Superstars per PC

Sonic Superstars è un gioco di cui si sentiva il bisogno, se non altro perché Mania ci aveva lasciato con la voglia di giocare un nuovo Sonic classico che fosse meno autoreferenziale. Lui mantiene la formula classica ma propone una nuova veste grafica, undici zone originali e tantissime meccaniche nuove, potrebbe aprire un nuovo corso per il segmento 2D della serie.

I controlli sono quasi identici a quelli di Mania, anche se tutti e tre i membri del Team Sonic "perdono" qualcosa. Tails non può cancellare il volo, Knuckles non accumula velocità planando e Sonic ha come unica abilità speciale il drop dash: qui non ci sono né gli scudi elementali né il super peel out o l'insta-shield. Amy è invece quella di Origins.
Il ruolo di powerup qui è svolto direttamente dai Chaos Emerald, che sbloccano ciascuno un nuovo superpotere attivabile in qualsiasi momento (si ricaricano ai checkpoint), come la capacità di rallentare il tempo o di vedere piattaforme invisibili. Non rompono il gioco perché hanno utilizzi abbastanza specifici, un po' come i Wisp, ma rispetto ai Wisp di Colours Wii o Lost World sono più divertenti e non rallentano l'azione; sono paragonabili a quelli di Colours DS per "riuscita". Peccato solo che il minigioco degli special stage faccia cagare, ma questa è una costante.
Venendo al succo, cioè il level design, Superstars mi ha decisamente convinto. Parte piano con livelli relativamente generici ma è un crescendo continuo, in ogni zona introduce varie meccaniche originali quasi sempre efficaci, offre stimoli nuovi mantenendo un'azione fluida e veloce, e riesce anche a coronare il tutto con un livello di sfida più alto del solito (ma pur sempre moderato). Parliamo anche di zone piuttosto corpose, da due/tre atti che superano in minutaggio quelli di S3&K, e nonostante ciò riescono a non diventare mai ripetitive.
Un aspetto più pesante sono invece le boss fight. Anche Mania aveva boss più "importanti" del normale, ma rimanevano boss fight alla Sonic, che davano la possibilità di abbattere il nemico più velocemente nelle run ripetute; inoltre c'era la modalità Bis che velocizzava il tutto. Qui invece i boss hanno frame di invincibilità e tempi d'attesa vari che allungano non poco il brodo, e per quanto le battaglie in sé e per sé non mi dispiacciano gli sviluppatori avrebbero dovuto considerare l'impatto di certe scelte sulla rigiocabilità (oppure scorporare livelli e boss). Quasi tutti gli atti terminano con un boss, questo rende Superstars inevitabilmente più pesante degli altri classici.

Magari non rigiocheremo 200 volte la campagna principale, ma gli extra? Quello più interessante è il nuovo personaggio, Trip, che si sblocca battendo il boss finale e ha un design che ricorda un po' Knuckles' Chaotix. Come Knuckles può arrampicarsi sui muri, più velocemente e passando anche sui soffitti, ma al posto della planata ha un doppio salto che permette di procurarsi tantissime scorciatoie. Trip è utilizzabile nei livelli standard, ma con lei sblocchiamo anche la sua personale campagna che è in sostanza la hard mode del gioco. Un disastro che probabilmente è stato tirato su in pochissimo tempo, livelli confusionari pieni di trappole random, boss fight ancora più lunghe e l'obbligo non esplicitato di avere tutti i Chaos Emerald per superare alcuni livelli. Questa campagna purtroppo è necessaria per sbloccare la zona segreta, che è l'ennesimo Super Sonic Vs mostro gigante.
I Chaos Emerald hanno un grande valore in questo gioco, anche perché basta collezionarli una volta per sbloccare la trasformazione di tutti e cinque i personaggi, ma è assurdo che non ci sia più la possibilità di riprovare gli special stage: ogni ring gigante offre uno e un solo tentativo. Sono anche presenti dei bonus stage (un remake degli special stage del primo Sonic, stranamente molto divertente), ma sia questi che i ring sbloccano solo delle monete da utilizzare per comprare skin del multiplayer.

Non capisco tutto questo focus sul multiplayer quando poi si tratta della solita sbobba. In versus si può giocare la classica gara stile S3&K in piccoli percorsi o una modalità platform fighter che stufa nel giro di cinque minuti; online poi è tutto casuale, sia la modalità che lo stage. La cooperativa locale, pubblicizzata in lungo e in largo fin dall'annuncio, è praticamente ingiocabile: come prevedibile la telecamera non ha modo di gestire 4 personaggi in un gioco così veloce, e in ogni caso questo è un tipo di platform che non dà modo di cooperare concretamente.
Con cinque personaggi l'extra da inserire assolutamente non era il multiplayer ma la modalità Bis di Mania, che sarebbe stata anche più facile da implementare in un titolo a basso budget come questo.

Pensando a un Sonic 2D con grafica tridimensionale era facile sognare gli atti classici di Generations, ma la realtà ci mette davanti a un gioco che è più vicino al livello di produzione di Sonic 4. Per carità, un'estetica pulita e vivace, temi vari e suggestivi, un risultato molto piacevole nonostante la bassa conta poligonale. Ciò che non è giustificabile è una colonna sonora che ricorda sul serio Sonic 4, con tracce potenzialmente interessanti che vengono violentate da una scelta agghiacciante degli strumenti, i soliti suoni "alla Mega Drive" che con le vere OST del Mega Drive non c'entrano niente.

Insomma, Sonic Superstars è un platform che centra in pieno i punti chiave ma è mediocre o pessimo in tutti gli aspetti accessori. Purtroppo non può evitare il confronto con Mania: tutti avremmo preferito un nuovo gioco di Taxman e Stealth, Sega ha lasciato andare i suoi talenti migliori e con Arzest ha realizzato un prodotto che per ambizione è più vicino a Sonic Advance che ai capitoli per Mega Drive.

7.9

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