Giovane amante del gaming e della critica videoludica. Amo questo settore e spero di poterci lavorare in futuro.
Lucax_333 condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Lucax_333, aggiungilo agli amici adesso.
Uncharted 2 si mostra come la perfetta evoluzione delle buone basi messe dal primo capitolo. Se la prima interazione con Nathan Drake protagonista aveva mostrato grandi potenzialità, soprattutto per ciò che riguarda l’ambientazione e la scrittura di personaggi e trama, con questo secondo capitolo tali aspetti vengono elevati quasi al massimo. Partendo da quelli che sono i punti di contatto con il predecessore, anche qui il giocatore veste i panni di Nathan in un continuo alternarsi di fasi esplorative, combattimenti e qualche enigma. Analizzando i singoli aspetti, il combattimento con le armi da fuoco si dimostra fortemente migliorato, mantenendo una buonissima varietà di armi, il parkour è stato reso più guidato in certi punti ma anche molto più stimolante e presente, mentre gli enigmi si sposano ancora molto bene con il contesto archeologico che fa da sfondo a tutto. La resa grafica e le ambientazioni scelte sono però sicuramente il grande passo in avanti della serie che, non lasciando da parte il tema del mistero archeologico, apre le porte a una trama più avventurosa e cinematografica sia nelle vicende che nella resa grafica. La prima scena del gioco rappresenta tutti i caratteri descritti: grande resa cinematografica che infonde adrenalina del giocatore, forte importanza data al parkour e all’ambientazione. “Scavare” per un archeologo non significa solo cercare terre desolate in luoghi lontani ma anche e soprattutto studiare le civiltà che hanno dato vita a quelle opere così tanto desiderate, ammirare le grandi città che le custodiscono e immergersi, in certi casi, anche nelle difficoltà di una cultura diversa. La scelta di puntare sull’impatto visivo delle ambientazioni e sull’azione cinematografica porta magari a una perdita del classico tema avventuroso del primo gioco ma arricchisce l’intero prodotto di carattere e adrenalina. Nonostante le meccaniche di combattimento restino le medesime, la varietà di nemici, umani e non, viene fortemente incrementata e spinge molto di più il giocatore a valutare l’utilizzo di un arma o di un'altra a seconda delle circostanze. Il lavoro sui personaggi è stato eccellente, con grande resa sia dei principali che degli antagonisti. Piccola nota finale, di carattere puramente personale, la meccanica scelta per boss-fight finale non è stata delle migliori e mi ha dato molto l’impatto avuto ad esempio con Batman Arkham Asylum che tanto bene aveva gestito gli scontri di gioco per poi perdersi nel banale e ripetitivo della battaglia finale. Questo però non intacca più di tanto la valutazione di un prodotto che ancora oggi si dimostra giocabilissimo e apprezzabile.
Voto assegnato da Lucax_333
Media utenti: 8
Di cosa preferireste avere una recensione prima?
Hitman 3 (prima parte)
Uncharted 2
Assassin's Creed II
Non ci sono interventi da mostrare 😔