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Lucax_333

ha scritto una recensione su As Dusk Falls

Cover As Dusk Falls per Xbox Series X|S

Tanto potenziale ma anche troppo di non detto

As Dusk Falls propone un Interactive Drama nuovo rispetto ai canonici di Quantic Dream, Telltale o la serie Life is Strange e vuole subito distaccarsene, con una particolare scelta grafica che favorisce le ambientazioni ma rende i personaggi molto più simili a un disegno che realistici. Ho apprezzato tale scelta di design, sebbene limiti i dialoghi, dove spesso si sente solo la voce, ma si tratta di un fattore molto soggettivo. La storia interseca le vicende di due famiglie molto diverse tra loro che, per ragioni diametralmente opposte si trovano l'una contro l'altra. Nonostante all'inizio possa sembrare netta la contrapposizione tra "buoni" e "cattivi", la storia permette di comprendere le ragioni di ambedue le parti e il perché delle scelte criminali di una delle due. La caratterizzazione dei personaggi la ritengo di ottimo livello, anche se non mancano delle eccezioni, con alcune storie rese in maniera troppo semplificata o frettolosa. Il sistema delle scelte, fulcro dell'esperienza, si rivela buono, così come le conseguenze, nella maggior parte del casi. Per quanto in questi prodotti il gameplay sia un aspetto secondario, ci tengo a sottolineare la facilità dei vari quick-time event, che rende la narrazione meno imprevedibile di altri prodotti del medesimo genere, dove magari venivano richiesti maggiori riflessi per portare la storia nella direzione che si preferiva. Ciò che però oscura i pregi di questo prodotto è il finale, dove ci troviamo dinnanzi una storia incompleta, quasi base per un sequel non annunciato né certo, che conclude la narrazione troppo velocemente e lascia moltissimi dubbi, necessitando forse di un capitolo aggiuntivo per rendere la trama più completa e godibile.

Lucax_333

ha scritto una recensione su Yakuza 4 Remastered

Cover Yakuza 4 Remastered per Xbox One

Una base per il futuro

Parto da un’importante premessa, il voto finale assegnato che coincide con quello del capitolo precedente della serie non indica una totale equivalenza dei due prodotti, essendo questo molto più sperimentale sotto tutti i punti di vista. La scelta rischiosa del Team implica però sia alti che bassi che mi hanno fatto propendere per una valutazione simile. Tornando alla recensione, in Yakuza 4, anch’esso disponibile in versione rimasterizzata, traspare voglia di innovare e di creare un gioco dove il mondo non giri solo attorno alla figura di Kazuma Kiryu. Lo storico protagonista è presente, ma solo come uno dei ben quattro personaggi giocabili, ognuno con una uno stile di combattimento proprio e una trama dedicata, che solo nel finale vedrà intersecarsi le vicende. Yakuza 3 aveva in qualche modo chiuso la trilogia del Drago di Dojima, infatti concordo con la scelta di ripiegarlo a ultimo personaggio giocabile. La bravura dello studio nipponico nella caratterizzazione dei personaggi qui raggiunge il suo apice, con l’aggiunta di tre protagonisti che vengono integrati perfettamente nelle vicende di Kamurocho. Partiamo da Shun Akiyama, proprietario di un’agenzia di prestiti a zero tassi di interessi la cui origine e attività viene meravigliosamente raccontata nei capitoli introduttivi. Si parla di un personaggio carismatico ma anche molto ironico, che finisce però immischiato in situazioni più grandi di lui. Il suo è quello che ritengo il gameplay più interessante, poiché basato interamente sui calci. Questa scelta peculiare riesce a variare il ritmo dei combattimenti, con un sistema mai noioso che spinge il giocatore a un approccio diverso rispetto al passato. Segue poi Taiga Saejima, yakuza condannato per un terribile omicidio di massa ai danni di una famiglia rivale che impersoneremo anche in ambiente carcerario e il cui passato si rivela essere molto interessante e legato alla lore della serie. Il suo è un sistema di combattimento che porta all’apice l’idea dello stile Bestia dei primissimi Yakuza, con colpi potenti e caricati e davvero poca mobilità, aspetto che lo rende probabilmente il personaggio più macchinoso e frustrante del gioco. Si chiude con Masayoshi Tanimura, agente della Community Safety Division della polizia di Tokyo, un personaggio che, con il senno di poi, potrebbe essere visto molto come una fonte di ispirazione per il moderno Yagami della serie Judgment. Il suo è un sistema di combattimento molto equilibrato, che permette di evitare rapidamente i colpi dei nemici col giusto tempismo, dimostrandosi così letale nei contrattacchi. La sua è una trama molto intima è drammatica poiché si lega ad un altro caso dove il padre, anch’egli poliziotto, rimase ucciso. Parlando di Kiryu, la sua viene vista come una presenza forse troppo forzata ma non per questo la sua figura viene messa in secondo piano, mostrando infatti una certa continuità con le vicende e personaggi del capitolo precedente. Anche il gameplay non viene stravolto, ma ribilanciato, rendendo i combattimenti molto più appaganti. I tre personaggi introdotti presentano anche delle attività secondarie specifiche: Akiyama gestisci un cabaret alla maniera già vista in Yakuza 3, Saejima sfrutta la sua forza in attività di “scavo sotterraneo”, mentre Tanimura sfrutta la sua conoscenza del cinese per aiutare gli stranieri e dei colleghi impegnati un caso che li ha portati fino al Giappone. L’insieme delle attività collaterali, tra storie e minigiochi, si mantiene di ottimo livello, e affrontare la città sotto la prospettiva di quattro personaggi rende il tutto più gradevole. Altra novità riguarda proprio l’ambientazione, la solita Kamurocho ma ampliata come mai nella serie, con la possibilità di visitare tetti, sotterranei e il territorio di Little Asia. In conclusione, Yakuza 4 si rivela come un gioco molto sperimentale, che introduce tante novità ma con il timore di lasciare indietro tutto quello che di buono era già stato fatto nella trilogia di Kiryu. Questo porta ad un gioco gradevole e variegato, ma che mostra il suo essere più una base per il meraviglioso Yakuza 5 rispetto che un sequel di Yakuza 3. Il capitolo successivo riuscirà infatti a rimettere al centro di tutto Kiryu ed Haruka, coniugando però perfettamente storie parallele di altri tre personaggi e rendendo la narrazione più omogenea e coerente con le vicende del protagonista.

7.7

Voto assegnato da Lucax_333
Media utenti: 7.6

Lucax_333
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