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P_Daniele

ha scritto una recensione su Humanity

Cover Humanity per PS5

Humanity sembra quasi una di quelle tech demo dove per dimostrare quanto è potente la nuova console lo si fa facendo vedere quante persone riesce a gestire.
E il gioco di base è proprio questo, nei panni di un cane dovremo guidare enormi quantità di persone verso la salvezza, portandoli verso la loro evoluzione.
E dopo ogni capitolo non solo l’umanità si evolverà, ma anche il gioco offrirà nuove meccaniche che aggiungerà sempre nuovi metodi per completare i livelli.
Il nostro compito come detto sarà guidare gli umani verso l’uscita, e lo potremo fare impartendo dei comandi sul pavimento, una volta che una persona passerà sopra il comando eseguirà l’indicazione che abbiamo messo.
Ma non è tutto così semplice dato che nei livelli saranno presenti dei goldy, degli umani di colore oro, che aggiungeranno delle sfide extra per il completismo al 100%.
Le meccaniche evolvendosi porteranno anche a dei cambiamenti, come l’impossibilità di agire una volta fatto partire il tempo tutti i comandi dovranno essere già posizionati, e questo potrebbe portare ad un minimo di frustrazione se non si sa cosa fare, dato che dovremo vedere tutto il tragitto fino a quando non vedremo dove abbiamo commesso l’errore, e quindi ricominciare da capo nella speranza di fare bene.
Questa meccanica diventa poco piacevole nel capitolo 4 che personalmente ho trovato quello meno leggibile di tutti, portando una variabile che non risulta molto facilmente prevedibile, e che quindi necessita diverse prove per capire come proseguire.
A questo si aggiungono le 7 meraviglie, ulteriori sfide che necessitano di completare 7 specifici scenari facendoli in maniera particolare, alcuni di essi davvero molto piacevoli da fare, altri davvero infernali.
Humanity è un gioco bello da vedere quanto da giocare, con alcuni momenti di ripetitività quando non potremo impartire i comandi una volta fatto partire lo scenario, che non gli permette di rivaleggiare con i massimi esponenti di questo genere, ma che gli sta subito sotto, risultando quindi un acquisto più che obbligato a tutti gli amanti dei puzzle game.

8.8

Voto assegnato da P_Daniele
Media utenti: 8.2

P_Daniele

ha scritto una recensione su Lost Records: Bloom & Rage

Cover Lost Records: Bloom & Rage per PS5

Lost records è la concretizzazione più esplicita su come uno studio dopo aver creato qualcosa di qualità, si soffermi molto a cercare di riproporre quel successo anche se ormai non ha più molto da dire al riguardo, e senza quindi poter dare il massimo dal punto di vista creativo, portando ad avere solo jusant come piccola parentesi positiva dove cercavano nuove vie.
Ma dopo il fallimento pure di quello, la strada da percorrere era inevitabile, e quindi ecco a voi life is strange ma con 4 amiche invece di 2.
Nel gioco dovremo ripercorrere i ricordi di quanto successo in un indimenticabile estate del 95, ma dove apparentemente nessuno si ricorda più cosa sia successo, solo perchè si erano ripromesse di dimenticarsi tutto.
A queste sessioni dove saremo nel presente a chiacchierare con una delle nostre amiche che ci invita a ripercorrere quanto accaduto nel 95, ci sarà il vero e proprio gioco dove vivremo effettivamente quei ricordi.
La protagonista sarà super timida, ma non avrà grosse difficoltà ad interagire con sconosciute obbligandole a diventare sua amica, ma obbligherà tutti a essere ripresi anche contro la loro volontà.
Il gameplay base si incentrerà proprio sul registrare qualsiasi nostro obiettivo, e creare così cassette unendo vari video dello stesso elemento, per ricordare meglio questi momenti.
Di per sé questa meccanica non funziona benissimo e aggiunge davvero poco, rendendolo a tutti gli effetti un’avventura super narrativa senza grosse interazioni possibili.
Le ambientazioni di gioco saranno molto belle, anche a livello tecnico, apportando diverse migliorie rispetto alle loro precedenti produzioni.
Le scelte invece saranno davvero poche, o di uno spessore poco rilevante, dove tutti gli eventi maggiori accadono indipendentemente dalla nostra presenza, le nostre scelte saranno principalmente messe dal punto di vista amoroso, e con quale delle nostre 3 amiche vogliamo avere una relazione, con tanto di grafico a fine capitolo su quanto siamo diventate amiche o fidanzate.
Però nel gioco accade veramente poco di impattante, e l’elemento più rilevante sembra messo lì a caso, portando a scelte davvero discutibili su cosa accadrà dopo aver scoperto quella determinata cosa.
In generale sembra avere tutti personaggi poco maturi, compresi gli antagonisti, che risultano davvero ottusi da come si comportano in base alla situazione in cui si trovano, considerando le loro età.
In generale sembra un gioco basato sulle scelte, ma dove noi non le influenziamo, e la scrittura di alcuni personaggi si sposa davvero molto male alla situazione che stanno vivendo, vedendo una tematica molto importante trattata davvero maluccio, facendomi sentire per tutta la durata del titolo, di trovarmi davanti ad una grande occasione sprecata.
Le basi ci sono, tutto il potenziale c’è per raccontare una storia davvero interessante, ma poi ci sono diverse problematiche che ti fanno quasi sorridere davanti a situazioni che non dovrebbero affatto farti provare determinate emozioni, il che diventa doppiamente problematico, perchè la caratterizzazione di tutte e tre le amiche risulta ben fatta nelle sezioni di vita quotidiana, quando non ci sono da prendere decisioni importanti.
Consigliato se si vuole vivere una bella storia di amicizia, ma che lascia davvero perplessi sul paio di eventi importanti che accadono.

6.7

Voto assegnato da P_Daniele
Media utenti: 6.6

P_Daniele

ha scritto una recensione su Dordogne

Cover Dordogne per Xbox Series X|S

Dordogne unisce due tipi di narrative, quella del presente che vede la protagonista tornare nella casa della nonna, dopo la sua morte per recuperare qualcosa che voleva farci avere.
Ma nel mentre esploreremo le varie ambientazioni del gioco troveremo lettere o semplici zone che ci ricorderanno della prima volta che eravamo andati in questi luoghi, in una terribile vacanza estiva lontani dagli amici e dalle comodità delle grandi città.
I ricordi apparterranno a quando la protagonista era ancora bambina, e dove ci si annoia facilmente se messi contro voglia un una zona più tranquilla senza molte cose da fare.
Questo gioco riesce a colpire molto a livello narrativo sia per la storia che racconta, sia per le possibili storie vissute da noi stessi, raccontando una storia credibile nella quale ci si potrebbe facilmente immedesimare, riuscendo quindi ad unire i ricordi del gioco assieme ai propri.
L’intero gioco è stato realizzato con delle ambientazioni molto carine, e disegnate con uno stile acquerello che rende davvero speciale ogni singola ambientazione.
Il gameplay è sicuramente dalle parti dei simulatori di camminata, si raccolgono oggetti, si esplora l’ambiente di gioco, si fanno foto e registrazione dei suoni per comporre il proprio diario e principalmente si prosegue per la storia.
L’unico appunto sono alcune lentezze per alcune interazioni tipo aprire per la prima volta una porta chiusa, facendomi quasi pensare che queste sezioni siano pensate per un titolo mobile, risultando un pochino più scomode con il pad, ma ovviamente rappresentano una parte marginale nell'esperienza complessiva.
Se si è in cerca di una storia che ti fa tornare indietro nei ricordi, sia della protagonista che dei propri, questo è sicuramente un titolo pienamente consigliato ma bisogna anche aver vissuto determinate situazioni per riuscire ad immergersi appieno nella storia che vuole raccontarci, dando il meglio di sé nel trasmettere quello che vuole davvero raccontare.

8.5

Voto assegnato da P_Daniele
Media utenti: 8.8

P_Daniele

ha scritto una recensione su Avowed

Cover Avowed per Xbox Series X|S

Avowed proprio non mi diceva nulla, più lo guardavo più mi lasciava indifferente, poi però i trailer continuava a migliorare, fino a che non è uscito.
E i pareri oltre ad essere abbastanza tiepidi, citavano il fatto che ricordava molto the outer worlds, titolo che al tempo non mi fece impazzire per un livello di bilanciamento davvero pessimo, e sentire la storia delle armi potenziabili e i nemici molto forti che se erano di livello superiore al tuo risultava imbattibile mi fece abbassare ancora di più le aspettative.
Ma per fortuna i giochi poi li si prova, e si può cambiare completamente idea.
Partiamo subito con il smentire questi due aspetti, ma so che c’è stata una patch ad avere migliorato il titolo quindi, non posso effettivamente valutare cosa si criticava al day 1, ma almeno ora posso garantire che il titolo è pienamente godibile.
Fin da subito il gioco stupisce parecchio per un level design molto articolato e pieno di segreti, portando ad esplorare appieno le varie ambientazioni di gioco, trovando sempre una ricompensa che giustifica quella esplorazione.
Il gameplay ricorda molto lo stile visto in the elder scrolls, ma aggiunge molti più elementi gdr, come la gestione delle abilità proprie, e quelle del party unendo molti elementi visti in baldur's gate 3, comprese le innumerevoli chiacchiere agli accampamenti, anche se so che in questo caso sarebbe più corretto citare pillars of eternity che però devo ancora giocare, quindi non posso fare troppi paragoni.
Anche la prima mappa ricorda particolarmente la prima mappa di baldur's gate 3.
I combattimenti sicuramente non sono la parte più riuscita del titolo, ma allo stesso tempo si sente una buona progressione potendo sia gestire le abilità dei compagni, sia usando le tue, specialmente se si è maghi si avrà a disposizione molte possibilità differenti, sentendo davvero un buon senso di progressione, seppur il gameplay non si evolverà troppo nella tipologia di nemici che affronteremo.
Forse per rendere il tutto meno pesante si sarebbe potuto mettere una mappa in meno, ma ammetto che per me non è stato per nulla problematico esplorare appieno tutte le mape del gioco.
Grande spazio è dato anche alla parte dei dialoghi, sia di pura chiacchiera molto estese da tradizione obsidian, sia dal punto di vista delle scelte morali davvero importanti, arrivando a poter persino evitare scontri contro i boss di trama molto importanti semplicemente dialogando.
Forse per un gioco di questa scala avere un budget leggermente maggiore avrebbe aiutato ad avere un’esperienza generalmente migliore, ma rimane il fatto che è stata proprio una piacevole avventura, che è andata ben oltre alle mie più positive previsioni.

8.7

Voto assegnato da P_Daniele
Media utenti: 7.4

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