EXT. Notte, Night City
Nightcall risuonava ormai da qualche minuto all'interno della macchina di V, mentre le luci al neon della città rimbalzavano fin troppo rapidamente sui vetri sporchi dell'auto, emanando riflessi multicolore.
Steso lungo il sedile del passeggero, lo Sconosciuto, troppo giovane per quella vita, non proferiva parola, ma le mani, strette l'una nell'altra, cercavano di fermare il tremolio che le accompagnava da quando erano partiti.
"cosa c'è, è la prima volta?" chiese V girandosi a guardarlo negli occhi.
"No no sono abituato" ma la sua testa china lo tradiva
"non dire cazzate, non ce n'è bisogno" rispose V senza smettere di fissarlo.
Il tremolio dello sconosciuto era aumentato.
"Senti, questa città non fa sconti a nessuno. Se vuoi sopravvivere, devi importi, altrimenti sarai cibo per le bande, le corporazioni o uno stronzo qualunque per strada."
V estrasse dalla fondina una pistola, carica.
"Se non te la senti, fai prima a ficcarti un proiettile in testa e farla finita. Tanto sei già morto." Gli porse gentilmente l'arma.
"Che ne dici?"
Lo Sconosciuto non rispose. E dopo poco V riprese l'arma, mantenendo un dito sul grilletto.
Nightcall era ripartita in loop, ma a V faceva stare bene e anche la macchina sembrava correre più leggere con quella canzone in sottofondo.
Le prime luci dell'alba iniziavano schiarire il cielo in lontananza. Erano quasi arrivati, ma avevano poco tempo.
"V... Credi che moriremo?" Le mani, quasi bianche dalla morsa nella quale le aveva intrappolate.
"Non stanotte, amico mio" rispose V allo Sconosciuto, appoggiando la pistola sul bracciolo, fra loro due.
"Non stanotte".
From "Nightcall EP" and "OutRun", available in vinyl: https://kavinsky.bandcamp.com Listen to Kavinsky's album on YouTube: https://youtube.com/watch?v=LC88mhGVIy8&list=PLCuEH5Tl2B8..