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I pacifisti dei videogiochi - articolo

I videogiochi sono colpevoli di riflettere a volte la parte più violenta della natura dell'uomo ed è facile capire il perché, visto che spesso i nostri schermi sono pieni di marines senza nome e di maniaci con muscoli da culturisti che vogliono distruggere qualsiasi cosa vivente incontrino sul loro cammino. Come nella realtà, i mondi virtuali in cui spesso ci troviamo, contengono un'ampia gamma di espressioni del comportamento umano, che va dal combattimento violento alla cooperazione pacifica. Alcuni giocatori tuttavia, hanno fatto un ulteriore passo avanti, scegliendo di deporre le loro armi computerizzate e di adottare un approccio nonviolento e pacifista per le loro imprese virtuali.



Lo squadrone di obiettori di coscienza del gaming è determinato nella volontà di non danneggiare altri giocatori nei videogiochi, spesso progettati dando risalto alla violenza. Questa forma di Ahimsa virtuale ha fatto la sua comparsa nel recente titolo di lotta all'ultimo sangue preferito da tutti, ovvero PlayerUnknown's Battlegrounds.



Il twitcher KurtJMac e il suo compagno streamer ConeDodger hanno raggiunto l'impossibile, vincendo un round di PUBG evitando intenzionalmente di attaccare o uccidere qualsiasi altro giocatore. A quanto pare a salvarli ci ha pensato la mortale nebbia elettrica, come spiega Kurt ad Eurogamer.

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16 ottobre 2017 alle 10:40