Visceral Games si esprime in merito alle vendite fatturate dai giochi horror
E' il momento di ascoltare cosa hanno da dirci i ragazzi di Visceral Games, casa produttrice di ottimi titoli come Dead Space, da poco chiusa da parte di EA.
A parlare è Zach Wilson, ormai ex-dipendente della casa statunitense, che ha recentemente affermato in un'intervista il problema delle vendite relativi ai giochi horror che vedono un profitto (considerate le spese di produzione) davvero troppo basso. Ecco le sue parole:
Realizzare giochi survival horror è difficile. In generale sono molto costosi da realizzare e difficile da vendere. Le persone potrebbero anche affermare di adorare Dead Space ma non tutte sarebbero disposte a comprarlo perché troppo pauroso. Non puoi vendere giochi del genere a un pubblico che ne vuole l'esistenza ma che non è disposta a comprarli. Il processo attuale per fare delle previsioni di mercato, che EA utilizza per decidere il budget da affidare al marketing e giudicare il successo di un prodotto, è incredibilmente opaco, il che penso che sia frustante per la maggior parte degli sviluppatori. Non possiamo tradurre la nostra passione in un grafico.
Voi cosa ne pensate in merito alla questione? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticatevi di continuare a seguirci per ulteriori aggiornamenti in merito!

Mark
Purtroppo da appassionatissimo del genere non posso che concordare con lui, ma estenderei queste sue considerazioni un po' a tutti i generi, è pieno di gente che esterna felicità nel momento dell annuncio del gioco X e poi al day one finisce per snobbarlo tirando in ballo scuse su scuse. Quindi non vale solo per i survival horror imho. Detto questo, sono convinto che non solo i survival horror ma un po' tutti i generi di nicchi avranno un futuro roseo solo tramite il settore indie, ormai è un dato di fatto che i grossi publisher hanno sempre meno voglia di rischiare addentrandosi in certi generi. Costi troppo alti, tempi troppo dilatati, rischi troppo elevati, e dall altra parte gli sviluppatori vengono costretti a stroncare le loro idee o a ridimensionare le proprie ambizioni in base alle volontà dei loro investitori o al budget messo loro a disposizione. Se hanno a cuore il futuro dei survival horror che provassero a rivolgersi a Kickstarter, sono sicuro che gli appassionati come me sosterrebbero sicuramente un loro eventuale progetto.