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Secondo un programmatore di Epic Games nella prossima generazione console si avrà a che fare con l'Uncanny Valley

Il programmatore di Epic Games Kim Libreri ha affrontato, in occasione di un'intervista, il tema della così detta "Uncanny Valley", ovvero una teoria secondo la quale la visione di figure umane a massimi livelli di fotorealismo provoca una sensazione spiacevole nell'osservatore.



Secondo lo sviluppatore questa "problematica" verrà a affrontata nella prossima generazione videoludica, riporta WCCFtech.



Libreri sostiene infatti che i futuri hardware faciliteranno molto la realizzazione di immagini, animazioni e volti fotorealistici in tutti i videogiochi.

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21 luglio 2018 alle 19:10

Condiviso da Drakon.Piace a 4 persone

 

Non capisco perché provoca una sensazione spiacevole 🤔; non dovrebbe essere meglio!!!

 

La teoria di cui parlano si applica anche alle macchine, immagina se un robot fosse completamente uguale a una persona reale. Come reagiresti?

 

Non riuscire più a distinguere il vero dal falso crea disagio alla mente, che poi il gioco sia "figo" e realistico è un altro tema. Sicuramente chi gioca e chi è in questo mondo, non avrà grossi problemi, siamo abituati a tutto. Forse per i casual o per eventuali polemiche di terzi...

 

Come dice Seventhandrew, è l'IA a doverci spaventare, non il fotorealismo grafico. In tal senso basta notare l'assistente Google, che in tante piccole cose, l'audio in particolare, è indistinguibile da un essere umano. Certo che una combinazione IA "umana" + fotorealismo è preoccupante, da Blade Runner.

 

@Gray_Locked l'eccessivo realismo, sopratutto nei più piccoli può procurare grossi problemi, portando alla difficoltà a distinguere realtà da gioco. Tu dice che sparava da piccoli su syphon filter, certo, davanti ad uno schermo, con un personaggio graficamente simile ad un cartone animato. Farlo con un pg che sembra una vera persona in magari un modo che aumenta l'immersione non credo sia uguale. Io per il mio percorso ho studiato un po' di psicologia e difatti molti psicologi affermano che siamo in uno dei periodi storici in cui c'è meno violenza, ma allo stesso tempo grazie ai media ne vediamo molta e ciò ci sta rendendo più apatico di fronte ad essa, come se fosse normale.
per l'esempio sull'amore, premesso che ognuno può far ciò che vuole nella sua vita finché non fa del male agli altri, innamorarsi su un social è innamorarsi di una rappresentazione mentale di una persona, quando guardi negli occhi una persona, vedi come si muove, le espressioni che fa, quando c'è un interazione è tutt'altra cosa, non c'entra la bellezza, c'entra l attrazione,per esempio una persona può piacerti per come pensa, per lo sguardo ecc e scoprire che però non c'è alchimia una volta che l hai affianco.
Uno sarà libero di innamorarsi di un avatar, dici tu, ah beh, senza dubbio, così come uno è libero di tornare a casa da lavoro e mettersi a 4 zampe e sentirsi appagato nel farsi trattare come un cane raccogliendo la pallina che gli lancia il proprio partner, o sentirsi libero quando indossa le sembianze di una bambola in latex o fidanzarsi con una bambola di plastica e portarla al ristorante, ma converrai che a livello psicologico qualche problemino c'è.

 

@loci the stray veramente no, Loci. Se uno vuole farsi trattare come uno zerbino, cavoli sua. A parte che poi c'è a chi piace fare lo zerbino per altri (masochista, ma tantè).

Lo stesso dicasi di uno che si sente libero se si mette addosso un costume da bambola in latex. Per l'ultimo esempio, beh ma li è chiaro che quello abbia qualcosa che non va, ma li si entra nel discorso della felicità. E come dire ad un obeso che non va bene che mangi cosi tanto. Scusa, ma se lui è felice cosi, chi cazzo sei tu per dirgli queste ovvietà?

 

Magari esistessero e fossero alla portata di tutti, a me ne basterebbero 2, uno che lavorasse al posto mio e un'altro che facesse le pulizie, come nei racconti di Asimov così io potrei leggere o videogiocare quando voglio 😁 e non satei affatto turbata se fossero iper realistici!