Il futuro di GOG: il supporto alle mod, la rivalità con Steam e quel tweet problematico - intervista
Quasi 10 anni fa, CD Projekt ha lanciato il proprio store di giochi online chiamato Good Old Games. L'operazione e il suo target erano relativamente limitati: si trattava di un gruppo di persone che tentavano di salvare alcuni vecchi giochi per PC in modo da poterli giocare sui moderni sistemi operativi. I prezzi contenuti, l'ottimo servizio di assistenza e l'assenza di DRM, però, fecero crescere esponenzialmente il business in un modo che, probabilmente, nessuno si aspettava. Oggi, infatti, le cose sono diventate totalmente differenti.
Oggi GOG dà impiego a più di 160 persone e non tratta più solo vecchi giochi al punto che la dicitura 'Good Old Games' è stata dimenticata e rimpiazzata dal più semplice acronimo 'GOG'. Oggi, sul sito troverete i più nuovi e ambiziosi titoli indipendenti, come Pathfinder: Kingdom e A Bard's Tale 4, tutti aggiornati da un client simile a quello di Steam, GOG Galaxy. Senza contare il fatto che CD Projekt è diventato un nome importantissimo nell'industria videoludica.
I giochi di The Witcher, sviluppati internamente, hanno spinto GOG verso nuove altezze. Sono stati i primi grandi giochi ad apparire su GOG con prezzi ovviamente inferiori rispetto alle altre piattaforme. Mai prima d'ora, comunque, CD Projekt ha approfittato di questo marketplace come farà il mese prossimo, quando venderà Thronebreaker: The Witcher Tales in esclusiva. Thronebreaker, basato sul gioco di carte del Gwent, potrà non essere The Witcher 4 ma è un titolo stand-alone da 30 ore, venduto a 30€ e sviluppato dai creatori di The Witcher 3: Wild Hunt. È un gioco molto atteso e potrebbe significare parecchio per GOG.
