Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni profuma di vin brulè
Quell'irresistibile voglia di Natale che solo Disney sa far venire.
Sento le prime note de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij e la mia mente parte per la tangente verso un periodo dell'anno che amo alla follia, non tanto per nostalgia o buoni sentimenti, figurarsi, quanto per l'atmosfera surreale e onirica che ammanta ogni luogo, dove nebbia e luminarie fanno sfumare il concetto di tempo in un caldo bagliore capace di colorire perfino il pallore cittadino. Questo è l'effetto che fa l'ultimo adattamente firmato Disney del racconto di Hoffmann, profumato alla cannella e aghi di pino, esaltazione del pomposo Natale ottocentesco, fiabescamente pacchiano, magistralmente accompagnato dalla sfarzosa opera del maestro russo che fa sentire più a teatro che al cinema, traghettandoci dolcemente alle prossime festività.
