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L'Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI) presenta il quarto censimento dei game developer i

AESVI, l'Associazione che rappresenta l'industria dei videogiochi in Italia, ha presentato oggi a Roma, in occasione del Games Industry Day, il quarto Censimento dei Game Developer Italiani. I risultati sono stati annunciati presso la Casa del Cinema durante un evento patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali alla presenza di istituzioni, operatori del settore e stampa. La rilevazione è stata commissionata a un gruppo di lavoro di CRIET, il Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio dell'Università Milano-Bicocca, ed è stata effettuata con l'obiettivo di monitorare lo stato dell'industria dei videogiochi in Italia rispetto alle indagini precedenti, la prima compiuta nel 2011, la seconda nel 2014 e la terza nel 2016. Al censimento, realizzato attraverso la somministrazione di un questionario diretto a soggetti con responsabilità gestionali all'interno delle imprese e a singoli liberi professionisti, hanno risposto 127 studi di sviluppo di videogiochi da tutta Italia.



Scopriamo di seguito i principali risultati emersi, come riporta il comunicato della compagnia.



"Un'industria in fase di consolidamento, che offre lavoro ai giovani. L'industria dei videogiochi a livello nazionale sta vivendo una fase di consolidamento e stabilizzazione. Rispetto alle precedenti rilevazioni crescono infatti il numero di studi operanti sul territorio (da 120 a 127), l'età media degli imprenditori (da 33 a 36 anni) e l'età delle imprese (il 54% delle imprese ha meno di tre anni, contro il 62% della rilevazione precedente). Si registra inoltre un aumento degli addetti, che sale a 1.100 persone (+10% rispetto al 2016). E nonostante il 35% delle imprese intervistate conti un massimo di due addetti, il 47% degli studi ha tra i 3 e i 10 addetti e il 17% dà lavoro a oltre 11 professionisti.

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23 gennaio 2019 alle 16:40