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Il ragazzo autore della più grande conversione da coin-op degli anni '80 - articolo

Sono le 6:00 del mattino di un freddo novembre del 1987. Un giovane programmatore diciassettenne di nome Martin Webb è seduto di fronte ad un computer di casa da qualche parte a Shropshire. Dennis Webb, padre di Martin, è pure presente insieme a Geoff Brown (il boss del publisher US Gold). Sono stati in piedi tutta la notte.



La sera precedente, qualche momento prima che la versione Commodore 64 di OutRun fosse duplicata presso Ablex Audio Video a Tellford (compagnia che produceva decine di migliaia di copie per il mercato natalizio), uno dei tester ha riportato un problema con il processo di masterizzazione. C'era un bug da qualche parte tra il codice di Martin ed il turbo tape loader di US Gold. Non erano stati capaci di risolverlo alla fabbrica, quindi si sono spostati in una casa nei paraggi per fornire a Martin un posto tranquillo che lo aiutasse a trovare e risolvere il problema. Nessuno parlava, ma non c'era bisogno di sottolineare quanto il teenager fosse in pericolo. OutRun era uno dei giochi arcade più caldi del momento e US Gold aveva pagato a SEGA £250.000 per accaparrarsi i diritti (una licenza top tier tipicamente veniva venduta per un quarto di questa cifra). I contratti erano stati firmati e le campagne pubblicitarie erano a pieno regime già da mesi. Questa sarebbe stata la più grande conversione da coin-op fino ad allora e Martin era il responsabile della versione C64 che sarebbe stata distribuita in tutto il mondo.



Gli adulti si erano allontanati dalla stanza per la colazione, lasciando Martin da solo. Sta trattenendo le lacrime a questo punto. “Ero stanco e non dormivo da giorni”, spiega, ricordando quella mattina in quella casa. “Sarebbe stato facile sconfortarsi e gettare la spugna. Ma è in quei momenti che ti rendi conto che arrendersi è peggio che continuare a soffrire. Continuare a combattere, per quanto sembri dura, è più semplice che perdere tutto quello per cui ti sei sacrificato. Anche a 17 anni lo riuscivo a capire”.



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23 novembre 2019 alle 16:10