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Bookbound Brigade - recensione

Chi sostiene che la letteratura sia una materia noiosa non ha di certo mai assaporato Bookbound Brigade. Presente in prova a diversi eventi, nazionali e internazionali, il titolo è il nuovo gioiellino di Digital Tales, azienda fondata nel 2006 in Italia e ora con sedi anche all'estero. DTales Gaming si occupa di sviluppo di videogiochi e soluzioni e-Learning e ha all'attivo un cospicuo numero di titoli autoprodotti. Una piccola perla tutta italiana che mostra le potenzialità del videogioco nostrano.



BookBound Brigade si presenta come il titolo che tutti avremmo voluto provare durante la nostra adolescenza. Tra una verifica in classe e un'interrogazione a sorpresa, questo indie ci permette di viaggiare tra le pagine, famose e non, della letteratura.



Omaggio al genere metroidvania, l'action adventure game di Dtales narra la storia delle storie: la vita della letteratura. Il Libro dei Libri, Tom per gli amici, è il manufatto più importante che esista, contiene ogni pagina della cultura umana, ogni trattato fino ad ora esistito e tutta la letteratura presente nel mondo. Tuttavia, è stato trafugato e privato di molte delle sue pagine, gettando tutto il mondo nel caos. A causa di ciò, molti dei suoi personaggi hanno perso, in parte o del tutto, la propria identità, dimenticandosi chi erano in passato e la propria storia. Alcuni vagano ancora nei mondi letterari alla ricerca di se stessi. L'unico che sembra non aver perso la memoria è il Narratore, un'entità che riveste allo stesso tempo il ruolo allodiegetico ed eterodiegetico. Pur essendo il narratore esterno della storia, è anche lui vittima della stessa, ed è suo compito aiutarci a risolvere il mistero.



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29 gennaio 2020 alle 17:10