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La vita straordinaria di David Copperfield - recensione

Nel 1850 Charles Dickens finisce di pubblicare il suo romanzo David Copperfield, dal titolo originale lunghissimo 'The Personal History, Adventures, Experience and Observation of David Copperfield the Younger of Blunderstone Rookery (Which He Never Meant to Be Published on Any Account)', una forma di autobiografia romanzata, in realtà già l'ottavo libro da lui scritto.



Nel film diretto da Armando Iannucci, che scrive la sceneggiatura insieme al fido Simon Blackwell, si immagina che questo sia la sua prima opera, scritta in progress, mentre da piccino a giovane uomo attraversa ogni serie di avventure, nel corso della lunga e tortuosa strada che sarà la sua vita e che lo porterà a diventare uno scrittore di successo.



David nasce subito orfano di padre, amorosamente accudito da balia e mamma. Che però si deve risposare e sceglie una gran carogna che detesta il ragazzino intelligente ma ostile che si trova davanti, e lo esilia a Londra a lavorare in una delle sue fabbriche, dove sarà trattato con grande durezza. Lì farà le sue prime esperienze di vita e conoscerà tanti personaggi e tanta diversa umanità (e dis-umanità), e tutto diventerà materia narrativa.



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20 ottobre 2020 alle 10:10