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Finding the Soul Orb – Recensione Speedrun

Da un po' di tempo, si è inasprita la lotta di alcuni verso chi scala le classifiche di caccia ai trofei con i Platini da pochi minuti. Indubbiamente, questi titoli servono solamente a far numero in bacheca poiché non aggiungono nulla all'esperienza del giocatore né tantomeno all'arricchimento contenutistico dell'industria videoludica in sé. Ecco, volendo parlare di Finding the Soul Orb di Eastasiasoft, sarebbe realmente opportuno catalogarlo nel genere dei “giochi di cui Sony ha annunciato l'eclissamento totale dallo Store”. Sì, esatto, perché questo titolo non è altro che un minuscolo +1 da aggiungere in bacheca, caratterizzato da assurde brutture sotto ogni aspetto e da cui noi vorremmo tanto che stesse alla larga, per il vostro bene.



Balestra in spalla, dunque, è arrivato il momento di andare alla ricerca della Sfera dell'Anima!



Dark fantasy medievale



Senza nessun apparente motivo, il gioco si aprirà con il protagonista in barca pronto ad approdare sulla terra ferma in quello che sembra un villaggio senza l'ombra di un abitante. Senza missione, mappa, obiettivi o quant'altro, il giocatore si troverà costretto ad avanzare nell'ambiente circostante. Tramite dei muri invisibili che renderanno tutto un enorme corridoio, ci si renderà presto conto di non poter assolutamente sbagliare strada. A narrare quella che sarebbe la lore del gioco ci saranno dei sassi che, una volta calpestati, rilasceranno qualche riga di testo.



Da quello che è possibile intuire, un mago malvagio ha messo a soqquadro l'intero regno, rilasciando dei lupi mannari argentati e dorati che hanno decimato il regno. L'unico baluardo di salvezza era un oggetto chiamato Sfera dell'Anima, ormai rinchiuso nelle grotte locali. Compito del protagonista sarà quello di procurarsi un'arma, cacciare i lupi e recuperare questa sfera. Ma questo ve lo stiamo dicendo noi, gli sviluppatori non avranno minimamente immaginato di dover dare delle direttive ai giocatori.



Non aspettatevi filmati, enormi quantità di testo e spiegazioni varie, Finding the Soul Orb non ha assolutamente intenzioni di perdersi in fronzoli e lascerà fin da subito al giocatore la possibilità di godersi le brutture locali.



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Di lupi e di frecce



Se la parte narrata potrebbe sembrarvi scarna, aspettate di ritrovarvi totalmente nel gameplay del gioco. Armato di balestra, il giocatore dovrà avanzare tra i vari luoghi di gioco eliminando i lupi mannari che li popolano. Progredendo nel titolo si passerà da due fino ad anche sei mostri per zona. Potrebbe essere, dunque, divertente scoccare frecce visto che questo sarebbe il fulcro stesso del gioco? Assolutamente no. Nella maggior parte dei casi la freccia non colpirà il bersaglio, prendere la mira sarà più difficile che platinare un JRPG da mille ore con missabili e il tutto sarà condito da una lunghissima animazione di ricarica allo scoccare di ogni singola freccia.



“Finding the Soul Orb è un gioco fantasy medievale in cui dovrai usare la balestra sia come arma contro le creature del buio, sia come strumento per risolvere rompicapi ambientali in 12 coinvolgenti capitoli” recita la descrizione del gioco. Possiamo assicurarvi che i rompicapi ambientali sono legati all'uso di leve che bisognerà attivare velocemente con la balestra, molte volte vicinissime le une alle altre, e i 12 coinvolgenti capitoli non hanno nulla di realmente coinvolgente.



Vorremmo aggiungere altro alla descrizione del titolo, ma risulta realmente difficile parlare del nulla cosmico: anche le ambientazioni e le musiche risultano scarne e pressoché inesistenti. Non ci sarà traccia di abitanti, una caratterizzazione, uno straccio di sfida, il nulla più assoluto, una purissima perdita di tempo.



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Finding the Platinum Orb



Il punto forte del titolo è sicuramente il Platino velocissimo ma non indolore. Non per chissà che difficoltà o altro, ma perché terminare questa brevissima avventura sarà un vero e proprio strazio. Per l'agognato trofeo, infatti, bisognerà innanzitutto arrivare alla fine del gioco, superando quindi tutti e dodici i capitoli, e poi dedicarsi alla raccolta dei collezionabili. Questi ultimi saranno caratterizzati da busti di demone sparsi tra i vari capitoli: per trovarli basterà proprio una minuscola capacità di esplorazione e l'aiuto dei gargoyle, anch'essi sparsi tra i vari livelli, che vi segnaleranno la loro presenza col rumore del battito delle ali. Per questa operazione ci vorrà all'incirca un'ora e poi potrete sfoggiare un nuovo Platino in bacheca. DING!




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9 marzo 2023 alle 10:00