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Deliver At All Costs – Recensione

A volte le idee nascono da un'intuizione, a volte da una scommessa e a volte da un progetto scolastico. Così è partita infatti la storia di Deliver At All Costs, titolo di debutto dell'appena fondato Studio Far Out Games, di base in Svezia, a Goteborg. Nato quasi per scherzo, il concept del gioco ha subito incontrato il favore prima dei glucidi ci vari concorsi e poi il pubblico specializzato di settore. Così i ragazzi hanno preso coraggio e si sono buttati nell'avventura dello sviluppo di questo scanzonato e demenziale titolo che però affonda le sue radici nel dolore di un protagonista alla ricerca di sé stesso. O, forse, in fuga dal suo passato? Se volete saperne di più seguiteci nella recensione di Deliver At All Costs.



St. Monique, 1959



Benvenuti a St. Monique, affascinante ma traballante isola assolata e ricca di attività da fare, economicamente prosperosa e con grandi prospettive che il futuro sembra riservarle. La storia di Winston Green inizia qui, nella stanza di un motel un po' trascurato, rimuginando sui suoi errori. Disoccupato. Ma se è dalla cenere che nascono le fenici, allora siamo in presenza anche noi di un piccolo miracolo che sta per accadere.



Passa infatti alla radio un messaggio: “We Deliver cerca corrieri”. Promette bene. Andiamo di volata e troviamo il magazzino chiuso, con una protesta in atto appena fuori. Non importa, passiamo lo stesso e andiamo nell'ufficio del direttore. Dopo un breve colloquio siamo assunti e immediatamente messi alla prova. Ma non tutto andrà per il meglio, saremo sempre tenuti d'occhio dal figlio del direttore, che scoprirà aspetti del nostro passato che erano stati nascosti con molta cura. Ma ormai è troppo tardi, non ci si può fermare, ci sono consegne da completare.



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Passati tenebrosi, intrighi e distruzione



Deliver At All Costs è un gioco d'azione e guida open world con visuale isometrica a volo d'uccello che fa della sua vena estremamente scanzonata e in un certo senso assurda il suo punto più forte. Come accennato, partiremo da zero come corriere per We Deliver, ma ben presto diventeremo un uomo di fiducia dei responsabili, tanto che ci verranno affidate missioni delicate ma altrettanto spettacolari e assurde. Tra queste, ci verrà chiesto di trasportare una macchina per palloncini impazzita che, insomma, senza rivelare nulla, potete immaginare un po' da voi cosa potrà mai succedere. Immaginate solo un pick-up pieno di palloncini che lo fanno fluttuare…



La storia procederà con un misto di filmati, documenti da leggere e scene che si presenteranno man mano, aiutandosi anche col diario che il protagonista compila man mano che le missioni e i giorni scorrono. All'inizio sarà tutto un misto di ottimismo e felicità, ma ben presto le tenebre cominceranno a fare capolino, insieme a delle pieghe inaspettate che ci costringeranno a missioni a tempo per salvare persone intrappolate in luoghi ben poco piacevoli.



Ci saranno anche tratti da thriller psicologico, con visioni, audio che vengono dal futuro (o dal passato) e domande interiori che faranno traballare la stabilità mentale del nostro protagonista.



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Un mondo a portata di divertimento…



St. Monique non è l'unica isola disponibile nel gioco, e lo scopriremo dopo qualche ora di scorrazzare a destra e manca. Ma a parte questo, le caratteristiche che rendono unico e divertente il gioco sono più di una: come prima cosa, l'estrema distruttibilità di tutto quello che si incontra, a partire dai palazzi, passando alle auto (che si smontano a pezzi) del traffico, senza dimenticare le dinamiche di rabbia dei passanti, che possono essere spinti e investiti, salvo poi arrabbiarsi con noi e mettere in atto comportamenti da vero e proprio “road-rage”, con tanto di icona sopra la testa e vendetta in atto.



La polizia non mancherà, seppur dobbiamo dire che è molto limitata nelle sue uscite (e per fortuna, altrimenti diventerebbe fastidiosa) ma è sempre ironico e molto divertente sfuggirgli, dato che basterà correre al più vicino cassonetto dei rifiuti puzzolente e lanciarsi dentro senza essere visti. Per certo versi Deliver At All Costs ricorda Rustler, seppure ci siano delle ovvie differenze.



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…e ricco di vita



Il mondo è tappezzato di negozi, attività, traffico e pedoni per strada. I negozi offrono varie merci in vendita, principalmente legate a materiali che servono per costruire i progetti che potremo trovare in giro in alcuni grandi bauli. Alcuni di questi si nascondono in luoghi ben frequentati e noti, come la sede di We Deliver, altri invece saranno tutto da trovare. Piccole casse saranno disseminate ovunque, contenenti una piccola somma di denaro, ma quanto basta per essere accumulata e utilizzata nei negozi sopracitati.



Ogni zona della città ha una particolare influenza, quindi passeremo dalla zona montana a quella portuale, passando per il centro della città (con tanto di municipio) oppure nelle zone agricole o residenziali. Ogni area avrà delle missioni secondarie da completare, spesso delle piccole fetch quest, che però daranno come ricompensa degli oggetti utili a renderci la vita più facile durante le nostre missioni.



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Fisica e guidabilità



La fisica del gioco è uno dei punti di estrema forza, attorno alla quale ruota praticamente tutto quello che lo rende divertente da portare avanti e grazie alla quale riusciremo a farci delle risate enormi, nonché vivere alcuni momenti di grande sorpresa. I veicoli sono arcade nella guida, chiaramente con cambio automatico e solamente due comandi riguardanti acceleratore e freno, oltre allo sterzo. Quello che fa sorridere è il modo in cui il veicolo risponde ai nostri comandi e alle mille evoluzioni che potremo fare sia alla guida che a piedi.



Partendo dal presupposto che il nostro pick-up è di gran lunga meno soggetto ai danni delle auto che comunemente si trovano in giro per il mondo, potremo guidarlo attraverso praticamente qualunque cosa, data l'estrema distruttibilità del mondo. Questo è tanto più vero con strutture realizzate completamente in mattoni, che restituiscono una strana e piacevole sensazione di potere quando vengono fatti crollare su sé stessi da un passaggio ben pianificato. Altre strutture avranno uno scheletro basato su travi o tralicci di acciaio, impossibili da abbattere.



Sarà anche possibile installare delle modifiche al veicolo man mano che troveremo oggetti come parti di ricambio, progetti e soldi (sia sparsi nel mondo che come ricompensa per le missioni). Tra queste le più banali come le porte idrauliche, oppure una gru per movimentare i carichi. Ma ci saranno anche gadget fantasiosi, come gli spuntoni per ruote, perfetti per seminare il panico nel traffico (e difendersi durante le missioni) oppure un dispositivo in grado di rallentare il tempo.



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Il Platino di Deliver At All Costs



La lista trofei di Deliver At All Costs consta di quaranta coppe, divise in ventisette di bronzo, otto d'argento, quattro d'oro e uno scintillante e prezioso Platino. Il gioco è ricco di trofei mancabili che richiedono una attenta pianificazione, anche se questi sono legati alle missioni che affronteremo durante la storia che non sono replicabili in un secondo momento. Leggete quindi con attenzione il tutto, oppure semplicemente ricominciate una nuova partita e ri-godetevi il gioco per intero. Lo merita veramente, dopotutto.




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20 maggio alle 10:10

 

Ok, questo sembra completamente fuori di testa… e lo adoro. 😂

Deliver At All Costs mi dà vibes da “Paperboy con crisi esistenziale”, e non pensavo di aver bisogno di una cosa del genere finché non ho letto questa descrizione. L’ambientazione anni '50 a St. Monique, la storia personale di Winston, e il contrasto tra tono scanzonato e sottofondo malinconico… sembra proprio il tipo di gioco che fa ridere e riflettere allo stesso tempo.