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Sam9210

ha scritto una recensione su Uncharted: L'Eredità Perduta

Cover Uncharted: L'Eredità Perduta per PS4

L'Eredità Perduta è un titolo che estrapola tutto il possibile da Uncharted 4 e lo fa suo senza stravolgere nulla di quanto già visto in passato. Quella di Naughty Dog, lo sappiamo, è una saga dalla formula vincente e ben consolidata, e di conseguenza anche in questo spin-off non si fanno eccezioni.

Stavolta però, a farsi spazio tra la natura selvaggia e a destreggarsi tra le rovine di un'antica città dimenticata da millenni, non ci sarà il nostro amato Nathan Drake, bensì Chloe Frazer, già vista nel secondo capitolo della saga e protagonista di questa storia. Ad accompagnarla per tutta l'avventura ci sarà niente meno che Nadine Ross, personaggio che svolgeva un ruolo da antagonista ne 'La Fine di un Ladro'. Chloe è un character paragonabile per certi versi proprio a Nathan: emotiva, dotata di un forte senso dell'umorismo e di tanta determinazione sono elementi che la contraddistinguono e che la rendono simile al pioniere della serie. Nadine, invece, risulta essere una vera e propria spalla per la Frazer. Ci aiuterà ovviamente nei momenti più opportuni durante gli scontri sia a fuoco che non, ma nonostante il rapporto di amore e odio durante che si evincerà per tutta la trama, quest'ultima non si tirerà indietro nell'esporci i propri drammi personali per condividerli con noi. Facile capire quindi come i due personaggi principali del gioco instaureranno un rapporto che va oltre l'aiutarsi durante le mere azioni di gameplay. Non mancheranno quindi sentimentalismi, battute ad ogni dove e tanta azione: caratteristiche che hanno sempre contraddistinto gli Uncharted. Nel corso della storia avremo così modo di scoprire maggiori dettagli rigurdanti il passato di entrambe le donne, elemento che tende aiuta a farci entrare in empatia con queste ultime.

La nostra missione principale sarà quella di andare alla ricerca di un antico manufatto indiano, un oggetto che, ovviamente, non saremo i soli a volere. A metterci i bastoni fra le ruote, infatti, ci sarà un certo Asav insieme a tutta la sua milizia. La trama risulta scorrevole nonostante possa apparire molto meno esaltante rispetto a quelle col buon vecchio Nathan, ma non mancherà comunque un bel colpo di scena capace di stuzzicare il giocatore e di spingerlo a proseguire con maggior voglia e curiosità.

Come già accennato, il gameplay non cambia di una virgola rispetto al quarto capitolo, ma ciò non significa che il gioco non risulti divertente. Salti al limite dell'impossibile, scontri a fuoco frenetici, la possibilità di eliminare i nemici in modalità stealth, enigmi lungo il percorso e parecchia esplorazione alla ricerca di collezionabili, riescono sempre a intrattenere nel giusto modo il giocatore. La parte in cui questo spin-off prova a metterci del suo per quanto riguarda l'originalità la si va a trovare nel timido tentativo di cambiare il gioco in un open world, anziché farlo scorrere su ambienti più o meno circoscritti come i capitoli precedenti. A mio modo di vedere, si tratta però di un'operazione non riuscita in quanto le indicazioni su dove andare risultano essere un po' astratte e a sua volta il titolo finisce per essere meno immediato e più dispersivo.

Davanti agli Uncharted si ha sempre poco da dire per quanto concerne il comparto tecnico: la grafica si attesta su livelli eccellenti come al solito, mentre il doppiaggio italiano è ottimo, fatta eccezione per quello della stessa Chloe, decisamente sottotono rispetto a tutti gli altri. Niente di memorabile per quanto riguarda le musiche, a differenza della bellissima main theme presente nei capitoli principali.

In definitiva, Uncharted: L'Eredità Perduta si rivela essere uno spin-off di alta qualità, che pesca a piene mani dal quarto capitolo, riuscendo comunque a fare il suo cambiando gli interpreti e mettendo sul piatto una trama piuttosto basilare, che però prende decisamente il volo nella parte finale con momenti di gioco adrenalici e spettacolari e cutscenes degne dei migliori blockbuster.