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Zolla
Cover NieR Replicant ver.1.22474487139... per PC

Unico nel suo genere

Non avevo mai giocato nè l'originale nè il seguito prima di questo Nier Replicant quindi non farò alcun tipo di confronto. Ammetto di essere sempre stato incuriosito dal seguito che questo titolo si era creato e l'uscita di questo remake/remastered mi ha fornito l'occasione ideale per capire. E dopo 5 run l'ho capito.
Nonostante il farming estenuante, i lunghi avanti indietro tra le zone (di cui perfino i personaggi esprimono la frustazione in alcuni dialoghi), la ripetitività dovuta ad alcune side quest (che contribuiscono abbondantemente all'andirivieni di cui sopra) e alle molteplici run da fare se il giocatore volesse esplorare tutti i finali del gioco, le attività secondarie un po' fini a sè stesse (ho odiato quei fiori mentre la pesca è divertente).. nonostantetutto questo, Nier Replicant è un titolo che ti resta impresso.
Vuoi per la storia, con un incipit molto criptico e con un time skip iniziale che lascia il giocatore un po' interdetto e incuriosito ma che poi si tramuta nel più classico dei JRPG, dove il protagonista tra comprare erbe medicinali e cacciare montoni cercherà una cura per la sorella malata di Necrografia che la indebolisce sempre di più e le fa comparire delle rune oscure su tutto il corpo.
Almeno fin quasi alla parte finale dove (quasi) tutti i nodi vengono al pettine (e non sempre risparmiandosi in quanto a drammaticità, non solo nel finale ma durante tutto il gioco, anche in alcune side quest).
Vuoi per il doppiaggio (io l'ho giocato in inglese), dove a parer mio Kainé e Weiss la fanno da padrone rispetto agli altri personaggi (Emil e il protagonista in primis) che comunque non sfigurano.
Vuoi per le musiche bellissime e coinvolgenti, praticamente perfette, da riascoltare all'infinito.
Vuoi per il gameplay, con un combat system sicuramente non profondo ma veramente fluido e veloce, che permette di attaccare con armi bianche (potremo usare spadoni, spade a una mano e lance) e magie senza soluzione di continuità (o meglio, a patto di avere abbastanza "mana" per quanto riguarda le magie). Non mancheranno poi momenti in cui il gioco si trasformerà da action rpg a una sorta di avventura a scorrimento orizzontale a sparatutto su binari (che a questo punto credo sia un tratto distintivo di Yoko Taro poichè è una cosa che notai anche nella demo di Automata e che all'epoca mi fece restare un po' freddino nei confronti del gioco).
Insomma, gli elementi portanti di un ottimo JRPG ci sono tutti, nonostante il titolo soffra di un ritmo un po' incostante, di una difficoltà risicata e di una ripetitività di cui ho già parlato prima che porta alla lunga a un po' di stanchezza.
Anche la struttura a molteplici finali lo considero quasi un difetto perchè, nonostante ogni run aggiunga qualcosa al quadro complessivo, almeno un paio di run le ho sentite come un allungamento di brodo pressochè inutile. Menzione d'onore però per l'ultima run/ultimo finale, che mi ha incuriosito poichè ci ho visto un riferimento almeno visivo ad Automata visto che ancora non l'ho ancora giocato (ma che comunque ho "visto" per forza di cose).
Ultima cosa che secondo me manca è una sorta di bestiario: mi è piaciuto molto lo stile delle Shades e, una volta capita la loro origine, mi sarebbe piaciuto avere una raccolta di informazioni che raccontasse dettagli di ogni tipo di Ombra (magari non in game perchè sarebbe stato incoerente con la trama ma anche come opzione del menù principale).
Insomma, non è sicuramente un gioco perfetto ma capisco come l'autorialità di Taro abbia fatto breccia nei cuori di tanti giocatori, per cui se qualcuno non avesse ancora avuto modo di giocarlo dategli una chance perchè potrebbe rapirvi.