Vagitarian

Dopo un lungo peridoto di astinenza dalle Fatality sono tornato a maciullare gente con l'arrivo di Mortal Kombat XL, versione dal roster ampliato dell'ottimo decimo capitolo, senza dubbio il migliore dal punto di vista sia grafico ma soprattutto di gameplay, massiccio e variegato, più sfaccettato che mai, ancor più ricco di Fatality sempre più splatterose e nuove mosse devastanti, adatto sia ai neofiti che ai più navigati.
La modalità storia è sufficientemente longeva e strutturata anche benino (lontana anni luce dalla demenzialità del precessore, reso tale da un doppiaggio semplicemente obbrobrioso) senza mai sfociare nel ridicolo, cosa rara per un picchiaduro, molto cinematografica e scorrevole. Purtroppo altrettanta cura non viene riproposta nelle altre modalità, presenti sì, ma in quantità ridotta rispetto al passato, rinunciando ai minigiochi proponendo una kripta più interattiva e svariate torri, oltre ai consueti versus e poco altro. Limitato invece il numero degli stage, forse la critica più grande che si può muovere a questo condensato di furia ludica forte di una realizzazione tecnica davvero eccellente sotto tutti i fronti.
Il fiore all'occhiello di questa versione rimangono ovviamente i nuovi protagonisti, pescati dal meglio della cinematografia horror e capaci di rappresentare da soli una valida ragione per l'acquisto del titolo anche per chi non stravedere per i picchiaduro (presente!). Adoperare Jason, Leatherface, Alien e Predator è una gioia immensa, un sogno così a lungo covato da sembrare irrealizzabile, invece le new entry si sposano, ovviamente, a meraviglia con lo stile di gioco come se da sempre parte del roster.
Non trovo ragioni per sconsigliarlo. Per gli amanti del genere è un must-buy, mentre i fanatici dell'horror dovrebbero farci seriamente un pensierino.