Convertire Dead Rising, un gioco pensato appositamente per Xbox 360, su una console molto meno performante come la Wii di casa Nintendo. Poco ma sicuro, alla Capcom di allora non mancava il coraggio di osare, o forse più semplicemente era mossa da una sana dose di follia: come potrebbe mai funzionare un titolo molto complesso ed intricato come Dead Rising sulla piattaforma Nintendo se non attraverso pesanti ridimensionamenti? Del resto Wii non era affatto in grado di reggere tutto ciò che offriva l'opera originale per la piattaforma Microsoft, e inevitabilmente è venuto fuori un porting che in verità ne ha perso del tutto l'essenza. La stessa esistenza di Dead Rising: Chop Till You Drop è quasi forzata, con Capcom che voleva semplicemente cavalcare l'onda del successo di Resident Evil 4 Wii Edition e riproporre il sistema di controllo tutto basato sull'accoppiata Wii Remote-Nunchuk che aveva fatto la fortuna del porting del capolavoro pubblicato originariamente su GameCube. Sarebbe quindi facile stroncare Chop Till You Drop come una riedizione che non ha alcun senso, totalmente spogliata di tutto ciò che aveva reso grande l'originale Dead Rising. In realtà, scavando un po' più a fondo, questa versione potrebbe pure avere un suo briciolo di perché: si dovrebbe provare a vederla non come un porting in senso stretto, ma come una profonda reinterpretazione che nell'ecosistema Wii potrebbe teoricamente funzionare. Anche ragionando così, però, siamo ben lontani da un lavoro degno di nota e di sicuro il confronto con il vero Dead Rising aleggia sempre come uno spettro attorno a questa versione pesando come un macigno.
Di sicuro riprendere per filo e per segno tutti i filmati visti su Xbox 360 non è stato esattamente il massimo, per usare un eufemismo: le cutscenes su Wii appaiono ferocemente sgranate e sono decisamente brutte da vedere, ma del resto Chop Till You Drop ripropone la stessa identica trama con tanto di personaggi già vissuta nel 2006 e di conseguenza non c'erano molte alternative valide per come raccontare la storia, che vede il fotografo Frank West indagare su una misteriosa epidemia zombie che ha messo in ginocchio la cittadina di Willamette nel Colorado. L'azione si svolgerà sempre nel centro commerciale della città e un poco alla volta Frank scoprirà la verità dietro l'incidente collaborando assieme agli altri sopravvissuti. Tuttavia, come prima differenza di peso rispetto all'edizione Xbox 360, stavolta il centro non sarà liberamente esplorabile: l'avventura è infatti strutturata in modo lineare, suddivisa in missioni con obiettivi ed incarichi precisi da portare a termine per proseguire nella storia. Niente sistema di fotografie, niente attività secondarie, pochissimi zombie su schermo e una mappa decisamente più piccola: basta solo constatare questi cambiamenti per rendersi conto che Chop Till You Drop ha davvero poco e nulla in comune con Dead Rising a parte storia, personaggi ed ambientazione. Con il focus inoltre tutto incentrato sulla trama principale e su una struttura a missioni, la modalità principale 72-Hours e l'Overtime sono stati fusi in una singola realtà, e si procede fino all'epilogo completando uno dopo l'altro i vari incarichi che ci vengono assegnati.
Evitando però paragoni con l'opera del 2006, Chop Till You Drop avrebbe comunque qualche spunto interessante. Il sistema di controllo di Resident Evil 4 Wii Edition viene implementato con efficacia e dimostra di funzionare dignitosamente anche in questo Dead Rising, che tra l'altro per favorire ancora di più il sistema di puntamento aggiunge anche nemici inediti pensati appositamente per quest'occasione come cani e pappagalli zombie. Il focus dell'azione si concentra ora maggiormente sulle armi da fuoco e non sull'utilizzo di ogni tipo di oggetto circostante come arma improvvisata, e di conseguenza il gameplay è stato reinterpretato per mettere maggiormente in risalto questa sostanziale modifica. Non ci sono più le grandi orde di zombie viste su Xbox 360, ma il minor numero di non-morti su schermo si sposa meglio con il nuovo sistema di controllo ed anche le Boss Fight contro gli Psicopatici nel complesso funzionano. Dalla versione Wii di Resident Evil 4, Chop Till You Drop riprende anche l'armamentario così come animazioni ed effetti sonori, e c'è persino un mercante (Cletus) che ci venderà nuovi equipaggiamenti a suon di denaro accumulato durante l'avventura.
Non si può dunque negare che Capcom abbia provato il più possibile a dare dignità a questa riedizione priva di tutti gli elementi chiave di Dead Rising, cambiando nettamente il focus e rivoluzionandone il gameplay per renderlo consono a un hardware come quello di Wii. La grossa reinterpretazione mostra però diversi limiti, e non solo legati unicamente a un comparto grafico che non è esattamente il massimo da vedere: la struttura a missioni, pur offrendo obiettivi abbastanza variegati, non si rivela sufficientemente stimolante e creativa da tenere incollati allo schermo, piena tra l'altro di incarichi filler volte ad allungare il brodo in attesa della prossima missione principale che fa avanzare la trama. Ci sono minigiochi con cui intrattenersi ma non si rivelano particolarmente divertenti e di conseguenza il gioco rischia di essere velocemente abbandonato una volta arrivati ai titoli di coda. Più in generale, manca davvero tutto ciò che ha reso Dead Rising un titolo peculiare nonché uno dei più originali pubblicati da Capcom negli Anni 2000, lasciando spazio a un Action/Adventure più generico e senza troppi spunti nonostante gli sforzi compiuti dagli sviluppatori per far funzionare l'intera produzione.
Va detto, il profondo ridimensionamento messo in atto rende comunque Dead Rising: Chop Till You Drop degno quantomeno di una chance anche solo per la curiosità di scoprire come è stato possibile convertire un gioco dalla struttura complessa e pensata appositamente per Xbox 360 su una piattaforma nettamente meno performante come Wii. Tuttavia, anche volendo ragionare solo in ottica reinterpretazione e fare finta che il vero Dead Rising non esista, Chop Till You Drop sarebbe comunque un gioco poco avvincente e destinato ad essere dimenticato in fretta una volta concluso. Se poi invece si vuole fare il paragone con l'opera Xbox 360, a quel punto il paragone si fa estremamente impietoso visto che i giocatori Wii si sono dovuti accontentare di una versione che del genio del primo Dead Rising ha veramente poco e nulla.
He Kasei
L'ho guardato tutto oggi, anche se a pezzi (1 ora stamattina e 1 ora poco fa), però non ho visto la parte finale per la musica di E33, dato che le ost preferisco ascoltarle per la prima volta in game.
Adoro vedere le classifiche e le motivazioni dietro. Ma ti metto dislike, perché tu, Passione, mi ricordi tremendamente un mio amico, sia dalla voce che dal modo in cui ti poni, ed è per questo che ti strangolerei il collo... affettuosamente.
Lapassionedelverogamer
Ah minchia, allora tanto amico non è
Reita.Roses
Comunque ora ho aperto il video in un punto a caso, e mi è uscito quando piazzi FFXVI, ho bestemmiato e ho chiuso.
Reita.Roses
@Lapassionedelverogamer ma io non sono in cattivi rapporti con nessuno, semplicemente è n'aitro che ogni tanto dice cagate pesanti, ma ci sta
Luca Strife
Immagino sia stato menzionato pure io
Lapassionedelverogamer
@Luca Strife mmh si mi pare pure lì