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Cthulhu

Provata la demo, una volta presa la mano ed abituati al flow diventa una roba pazzesca, velocità estrema, violenza e occhi cotti. Figata

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Quante belle cose che ci sono da riscoprire, qui ci buttiamo nelle "Hidden gems" del N64, Beetle Adventure Racing potrebbe rientrare a tutti gli effetti nella "prima gen" dei Need for Speed (che a parer mio rimane la migliore), una sorta di spin-off, la differenza fondamentalmente è data dal fatto che va a pubblicizzare il New Beetle di Volkswagen, quindi è l'unica auto selezionabile (con variabili al massimo di design di carrozzeria e caratteristiche tecniche), nonostante ciò presenta un ottimo level design delle piste, piene di scorciatoie e forse un pò più "eccessivo" come sistema di guida rispetto ai NFS usciti fino a quel momento (siamo nel 1999, all'incirca a cavallo tra le uscite di Hot Pursuit e Road Challenge), comunque perla da recuperare assolutamente.

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Comunque in sti tempi di uscite tendenzialmente discutibili ed il mio dedicarmi intensamente al retrogaming mi rendo conto che non ci si stanca dei videogiochi, ci si stanca dei giochi moderni, certo, favorisce il fatto che c'è un mega sottobosco ormai facilmente usufruibile nell'ambito retrogaming, immenso, sconfinato e questo porta a scoprire sempre qualcosa di "nuovo", a trovare sempre un sacco di sorprese, che tu sia giovane o abbia sulle spalle decine di anni di gaming.
Sono pronto a scommettere che ogni volta che leggo qualcuno che dice "eh raga mi sa che sono in un periodo in cui non so cosa giocare e quello che gioco mi annoia, mi sa che mi sto stancando dei videogiochi" si buttasse nell'ambito retrogaming, non la penserebbe più così e la sua passione ripartirebbe alla grande, posso provare ad azzardare qualche ragione riguardo a questo fenomeno, magari rischiando di cadere un pò nel "populismo", ma fondamentalmente uno dei problemi principali lo conosciamo tutti, una libertà degli sviluppatori via via sempre meno ampia che porta ad una omologazione dei vari titoli, specie i più costosi, però non credo sia solo questo, i titoli odierni DEVONO essere lunghi, indipendentemente che siano rpg o altri generi, devono durare tanto, la malattia del "quanto dura?" è sempre in voga, e lo è ormai da decenni, chi ha vissuto il periodo di uscita di FFVII ricorderà che è li che già allora il morbo iniziava a farsi strada, però almeno allora era ancora strettamente legato agli rpg, con annunci tipo "dUrA CINQuaNtA OREeEeHHH" e poi "E IL PROSSIMO PROMETTONO CHE NE DURERA' 60!!!!11!1".
Col retrogaming si riscopre la spensieratezza di epoche in cui gli sviluppatori azzardavano, buttavano dentro ai titoli tutto il loro estro fregandosene (in buona parte) della effettiva resa, della durata o di millemila feature fondamentali per cavalcare l'onda, di quanto potessero essere folli quelle idee e di quanto poi avrebbero effettivamente venduto; mi sto sparando una serie di titoli dell'era 128bit, Ps2, GC e DC e sto riscoprendo tanta di quella roba assurda, roba della quale oggi ne rimane solo l'ombra, guizzi nell'ambito Indie, oppure schiacciati immediatamente come Hi-Fi Rush.

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