Capolavoro. Io amo questo gioco.
Era da parecchio tempo che un gioco non mi divertiva così tanto. Avevo grandi aspettative per questo titolo e non solo sono state rispettate, ma anche abbondantemente superate. Se il primo capitolo risultava già magnifico di suo, questo seguito riesce a fare quello che di norma i sequel non riescono a fare: sorpassare di qualità il suo predecessore. All'inizio il gioco può sembrare tale e quale al vecchio Bayonetta, soprattutto per quanto riguarda il gameplay, ma le migliorie si fanno sentire man mano che si va avanti:
-La grafica. Per tutti coloro che guardano Wii U dall'alto al basso, date uno sguardo -anche superficiale- a Bayonetta 2 e rimarrete stupiti;
-Il sonoro. Se già avevate apprezzato la OST del primo titolo, qui ci sarà da godere. Fly me to the Moon è un grande classico, una di quelle canzoni che non stancano mai ed il remix in Bayonetta faceva la sua porca figura. Qui però dovremo dire addio a Sinatra e dare il benvenuto ad altre, potenti emozioni con Moon River. Riguardo alle altre tracce, non risultano mai sotto tono e mi sembra che ci sia un po' più di varietà;
-Le ambientazioni. E qui gli occhi ringraziano. E perché no, anche il cuore. Nel primo titolo le ambientazioni non erano proprio un punto forte del gioco, diciamo che servivano solo da "ponte" fra un combattimento e l'altro. Prima non erano niente di memorabile, forse anche un po' scarne... ma qui no. Qui no, signori miei. In Bayonetta 2 le ambientazioni così curate e meravigliose vi invoglieranno ad esplorare, cosa essenziale se avete intenzione di recuperare tutti i collezionabili;
-Il gameplay. L'apoteosi di Umbra è proprio la figata che ci voleva per aggiungere un po' di pepe alle battaglie. Se già prima picchiare a destra e a manca mi dava un senso di liberazione dallo stress, attivando l'apoteosi di Umbra, si attiva in me anche un forte senso di godimento;
-La trama. Ecco che finalmente vengono alla luce i fatti ed i dettagli che non erano stati esplicati nel primo titolo. La storia principale ha una durata di circa una decina di ore, tempo perfetto per godersi la trama senza perdersi nei particolari e senza annoiarsi o scadere nel banale;
-I nemici. Con l'introduzione dei demoni, ci sarà più varietà di fondoschiena da sculacciare. Non che fossi stanca di stritolare, arrostire, spappolare e frustare gli angeli, ma la varietà è sempre una cosa positiva;
-I personaggi. Ho amato praticamente tutti i personaggi. Finalmente quel figo di Rodin ha un po' più di visibilità. Quanto a Jeanne invece (grande ambasciatrice della figaggine pure lei), mi sarebbe piaciuto vederla un po' di più in azione. E poi c'è Balder. Ma per lui ci vorrebbero dieci pagine di recensione a parte;
-La protagonista. Dulcis in fundo, lei: Bayonetta. All'inizio avevo un po' paura, il suo nuovo stile non mi aveva catturata molto, specialmente il suo nuovo taglio di capelli. Ma col tempo necessario ad abituarmici (quanto? 3 minuti?) ecco che riparte il mio amore per la strega di Umbra, più forte che mai! Bayonetta è tornata, ma con degli upgrade: è più matura, più consapevole, più stilosa, più tosta, più tamarra (pilota un mecha. UN MECHA). Uno dei più immensi personaggi dei videogiochi degli ultimi anni se non addirittura di tutti i tempi. Io ti amo, Cereza.