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Mr_Fabs

ha scritto una recensione su Bye Sweet Carole

Cover Bye Sweet Carole per PS5

Un gioco riuscito a metà!

Chris Darril, autore e game designer italiano noto soprattutto per la serie Remothered, è anche l’ideatore (tramite la sua software house “Little Sewing Machine”) di Bye Sweet Carole, titolo recente uscito il 9 ottobre di quest’anno. Rispetto alle sue opere passate, vuole cambiare approccio e combinare l’horror con un racconto fiabesco e magico, graficamente disneyano, un’idea quindi unica in se e che aspira in grande. Ma funzionerà davvero questo tentativo? Beh non ti resterà che continuare a leggere e scoprirlo!
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C’era una volta…
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La storia prende piede in un’Inghilterra dei primi anni del Novecento (dati i primi movimenti di emancipazione femminile che iniziarono a prendere atto), all’interno dell’orfanotrofio Bunny Hall, in cui vive una certa Lara Benton, la protagonista del videogioco (o meglio dire della fiaba horror) a seguito della morte della madre. In questa struttura Lana inizia subito ad essere derisa dalle compagne di classe ed essere in disaccordo con la signora Hinman, la docente dell’orfanotrofio che segue una filosofia contro l’emancipazione femminile (infatti dirà: “il mondo va a rotoli perché le donne giocano a fare gli uomini”) e quindi un insegnamento al diventare la perfetta donna a sottostare all’uomo inglese. Da sottolineare che parte della narrazione verrà sviluppata anche in una dimensione fantastica: quella del Regno di Corolla, popolato da mostri e creature orrende tra cui conigli di pece e che il suo scopo alla narrazione sarà quello di trasportare Lana in un mondo finto, ricco di apparenze ed illusioni e che, come scopriremo solo alla fine, appartiene solo alla nostra mente. Ma come parte il tutto? Con la scomparsa della sua unica grande amica che Lana si era fatta in quel posto e cioè Carole Simmons e dal tentativo di ricezione da parte di Lana, della lettera della sua amica scomparsa. Da lì in seguito Lana inizierà a vivere incubi governati da Mr. Kyn, detto anche il “Vecchio Cilindro” che vorrà rubare da Lana i possedimenti del Regno di Corolla (visto che Lana stessa scoprirà di esserne la principessa). Altro enigma per Lana sarà scoprire l’identità di un certo francese che sembra stia tramando qualcosa alle spalle di Carole, quando invece è anch’esso un suo grande amico che sta cercando di ritrovarla, ma che come sapremo non potrà fare nulla. Certamente si può affermare che la narrativa di questo gioco (appartenente agli “Interactive Traditional Stories”) risulta essere coinvolgente e ben scritta, facendoti sentire parte di un racconto di una fiaba. Inoltre sfocia in svariati temi: dall’elaborazione del lutto (a seguito della morte di Carole), alla forte amicizia che si instaura con Mr Baesie (è una creatura misteriosa simile a un pupazzo, proveniente dal mondo di Corolla, a cui Lana si lega e solo alla fine della storia si capisce che rappresenta l’incarnazione del peluche che Lana aveva da piccola), dal coraggio alla paura, dal già visto maschilismo e bullismo all’emancipazione femminile ed infine al viaggio verso l’ignoto.
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Una fiaba un po’ meccanica
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Se dal punto di vista narrativo e dello storytelling il lavoro svolto è eccellente, sul fronte del gameplay il gioco mostra diversi limiti, riconducibili soprattutto ad una certa rigidità nelle meccaniche. Fin dalle prime battute i comandi risultano poco reattivi, forse a causa delle animazioni dei personaggi che, ispirandosi alle fiabe Disney, privilegiano movimenti eleganti ma lenti. Questo di per sé non sarebbe un problema, se non fosse per le sezioni action/platform o di backtracking in cui è necessario fuggire da Mr. Kyn e altre creature mostruose (che non risultano possedere un’IA avanzata), nascondendosi in anfratti specifici per non essere scoperti. In questi frangenti la poca agilità del sistema può generare frustrazione e, alla lunga, anche una certa noia (come anche per gli enigmi che nonostante siano vari a lungo andare risultano un po’ simili tra loro). Da ricordare per questi motivi due capitoli in particolare: il terzo in cui bisognava non farsi vedere da Ms. Fisherin ed il settimo per la mancata voglia di fare backtracking ed andare a recuperare una sostanza gialla, utile poi per la crezione di una soluzione. Da elogiare invece sono i sempre meno usati QTE (Quick-Time-Event) che tornano in questo gioco in molte situazioni (dal tenere l’equilibrio, all’evitare un colpo, al seguire il ritmo corretto delle sfide di ballo). Ma come risulta essere il livello di difficolta? Sicuramente basso in tutte le fight che affronteremo (sia musicali che di forza), ma può anche essere una cosa positiva visto la grande rilevanza della narrativa rispetto l’azione.
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Un capolavoro grafico e sonoro
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Seppur con svariati artefatti visivi in 4K e del flickering, risulta essere un esperimento interessante e brillante dal punto di vista grafico, essendo tutto disegnato a mano. Sicuramente la già menzionata ispirazione disneyana e cupheadiana si nota molto sia nel cell-shading utilizzato che nell’ambientazione che nel capitolo 9 ricorda il ballo di Cenerentola. Il comparto sonoro risulta avere un ottimo sound design con decisivi cambi di ritmo musicali e delle melodie anch’esse di eccelsa qualità; il tutto impacchettato da un doppiaggio italiano come prima lingua veramente di alta manifattura con la famosa doppiatrice Rossa Caputo (voce di Lana), nota per essere la voce italiana di Merida in Ribelle – The Brave, GoGo in Big Hero 6 e Margo in Cattivissimo Me. Accanto a lei troviamo Alessia Rubini (Carole), Andrea Marino (Mr. Baesie), Paola Roscioli (Mrs. Hinman) ed Enrico Vaioli (Mr. Kyn).
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La parte tecnica è così così
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La prova del gioco eseguita su PS5 intravede diversi bug grafici e di collisione. In particolare risulta esserci del flickering orizzontale in 4K durante alcune fasi di salti o cadute. I caricamenti tra cutscene e gameplay risultano essere più lunghi del dovuto, per intenderci è lo stesso tempo che impiega a salvare i progressi e tornare al menù principale. Importante da segnalare è un bug clipping rilevato nel capitolo 6 che intrappola Mr. Baesie nella parete del montacarichi e bisogna chiudere il gioco e riaprirlo per far tornare tutto come prima e far progredire il giocatore. Detto ciò il gioco risulta comunque avere un frame stabile.
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Conclusioni
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Bye Sweet Carole risulta essere un esperimento riuscito per metà: dal punto narrativo e artistico c’è l’ha fatta sicuramente a pieni voti, mentre dal lato gameplay e tecnico lascia un po’ a desiderare. Sicuramente è un gioco che consiglio di provare per chi è interessato a questo immaginario artistico e narrativo, ricco di sfaccettature e temi anche attuali.

7.5

Voto assegnato da Mr_Fabs
Media utenti: 7.5

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