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Gamescom 2018: il made in Italy dei videogiochi protagonista all'evento di Colonia

Il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Agenzia ICE e AESVI, l'associazione che rappresenta l'industria videoludica italiana, annunciano la partecipazione di una delegazione di imprese a Gamescom, la più importante fiera del gaming in Europa, in programma dal 21 al 25 agosto 2018 in Germania presso la Koelnmesse di Colonia.



Il mercato dei videogiochi in Italia ha chiuso il 2017 con un fatturato di quasi 1,5 miliardi di euro per le vendite di console, accessori e software, confermando la fase positiva di grande fermento e di crescita di un settore emergente a cavallo tra innovazione e creatività dove l'Italia può ritagliarsi un ruolo importante soprattutto in un'ottica di internazionalizzazione. Gli sviluppatori italiani, infatti, guardano più ai mercati esteri che a quello interno come destinatari dei propri prodotti: il 93% esporta in Europa, l'83% in Nord America, il 64% in Asia e il 58% in Sud America. Dal punto di vista della produzione, l'Italia non appare ancora nella lista dei principali paesi, ma ha ottime possibilità di scalare posizioni poiché la maggior parte degli oltre 120 studi di sviluppo italiani operanti nel settore, è entrata sul mercato negli ultimi tre anni.



La delegazione italiana sarà composta da 14 studi di sviluppo di videogiochi che presenteranno, al pubblico ed agli operatori internazionali di settore, una line up di oltre 20 titoli realizzati per tutte le piattaforme di gioco - console, PC, Mac e mobile. Le aziende, riunite sotto il brand Games in Italy occuperanno, per il quarto anno consecutivo, gli spazi del Padiglione Italiano ubicato nell'area business della fiera.

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20 agosto 2018 alle 15:50

Condiviso da Willy Hunter.Piace a 2 persone

 

Era ora !!!!
Questa sarebbe veramente un qualcosa di rivoluzionario.
l'Italia con buona pace di tutti nel settore videoludico ha fatto sempre schifo ( sono stato delicato ).
Vetusta, miope ed ignorante in materia: questa e' stata la.visione del gruppo dirigente verso questo settore. Cioe' ci ha fatto essere sempre in ritardo rispetto agli altri, perdere occasioni di crescita economica, ed anche di investimenti e di incentivi in termini start-up.
Perche' con la creatività che abbiamo anche l'Italia potrebbe dire la sua...eccome !