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Lo streaming non è il futuro dei videogiochi ma rimarrà una "via secondaria"

Praticamente ogni giorno sentiamo parlare dello streaming associato al mondo dei videogiochi e di come lo streaming sarà il futuro del nostro medium preferito.



Ne parla Pete Hines di Bethesda, si rumoreggia che Sony stia pensando a un tablet basato sullo streaming e intanto Microsoft lancia Project xCloud. Molte personalità dell'industria parlano di questa tecnologia come il prossimo grande cambiamento che caratterizzerà il settore ma non tutti sembrano vederla in questo modo, almeno per come stanno le cose attualmente.



Gamepur ha infatti segnalato le parole di Mat Piscatella, analista di NPD Group molto noto in ambito videoludico, che ha deciso di esprimere la propria opinione smorzando l'entusiasmo nei confronti di questo modo di fruire i videogiochi.

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10 ottobre 2018 alle 12:40

Condiviso da Riuji e un altro.Piace a 10 persone

 

E meno male, altrimenti l'esistenza dello streaming solo come unico modo per giocare ai titoli ucciderebbe il Gaming, perché già abbiamo giochi con stragiga di memoria, insieme alle patch.

 

Non capisco perché ce l'abbiate così tanto con lo streaming.. In un futuro dove (si spera) avremo tutti una buona connessione, lo streaming di un gioco vorrebbe anche dire il non essere vincolati così tanto all'hardware, i cicli vitali andrebbero solo ad allungarsi.. E penso che il tutto costerebbe anche meno :)

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@Radioga non avevo pensato alla portabilità.. Ma dato che si parla comunque di un futuro non troppo vicino, con un eventuale 5/6G potresti tranquillamente fare da hotspot col cellulare.. asd e comunque il presupposto al mio commento era proprio "avere una buona connessione", se manca quello casca tutto!

 

@Gimmi_7 Ripeto: prova a giocarci tu in treno con la linea del cellulare che cambia continuamente cella. Ma anche se sei in gita in bus o macchina è la stessa cosa.
Inoltre le linee internet dei telefoni saranno pure veloci, ma hanno un ping alto, quindi ti ritroveresti un delay sugli input non indifferente.