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Yoko Taro: "Il motivo per cui uccidiamo nei videogiochi getta una luce su ciò che non va negli uomini"

Yoko Taro ha sempre qualcosa di interessante da dire e in questo caso vi segnaliamo le dichiarazioni riportate da WCCFtech.



Come possiamo vedere infatti, in occasione di un'intervista pubblicata su Game Informer, l'autore giapponese si è espresso in merito alla natura umana delineando un collegamento con la soddisfazione che proviamo nell'uccidere qualcuno nei videogiochi.



"Vogliamo la pace nel mondo, ma ci piace anche uccidere gli altri nei videogiochi", dichiara Yoko Taro. "penso che per gli umani sia una sorta di karma: la maniera in cui i videogiochi delineano la vera essenza dell'umanità, che rappresenti o meno ciò che cercavano di fare"

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5 gennaio 2019 alle 15:30

Condiviso da Oksana Shachko.Piace a 3 persone
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Credo che sia vero solo in parte. Pensate, per fare un esempio, che da uno studio su un campione di circa 3 mila fumatori è risultato che i fumatori fumano proprio per il piacere dovuto dal sapere dei danni causati dal fumo, provano piacere nel causarsi questa lenta morte.

 

E dunque sarebbero dei suicidi, sotto sotto...
Ma seguendo questa logica, anche i videogiocatori sarebbero in parte dei serial killer.
No, non sono d'accordo: trovo più plausibile l'idea che il videogiocatore apprezzi l'idea di abbattere un nemico per assecondare una violenza esistente ma comunque controllabile che non l'ipotesi di una sorta di follia comune alla base della psiche di ogni videogiocatore così come l'autodistruttivo bisogno di nicotina da parte dei fumatori

 

Certo che ci piace uccidere gli altri nei videogiochi, tutti noi abbiamo bisogno di valvole di sfogo nella vita. Chi bestemmia, chi gioca gli fps, chi beve, chi fuma, chi stupra...non vedo la novità. Mi stupisce il fatto che sia un tipo come Yoko Taro a dirlo.

 

Perchè il videogioco è un media fortissimo? Perchè possiamo fare quel che vogliamo noi e di quel che non potremmo mai fare nella realtà, anche uccidendo delle persone pur essendo dei pacifisti.

 

In un Videogame si partecipa ad una "storia" che nella nostra realtà non potremmo vivere. Una storia scelta e scritta da altri. È la trama stessa del Videogame che ci chiede di uccidere per proseguire nella storia/avanzare di livello. Quindi, siamo sicuri che si riduca tutto ad un istinto animale? Oppure è semplicemente il voler arrivare ad un obbiettivo prefissato che ci fa obbligatoriamente compiere certe azioni? Personalmente non è che mi diverto ad uccidere nei giochi. Però se pago per un gioco è logico che lo voglio finire. Se la trama mi chiede di uccidere lo faccio a puro scopo funzionale e soprattutto perché è finzione.
Poi, certo, ci sono dei casi diversi e mi auguro rarissimi che si divertirebbero a passare dalla finzione alla realtà, ma non credo che per tutti il videogioco sia un modo per sfogare bassi istinti primordiali.