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Le Iene parlano di videogiochi, smartphone e dipendenza tra i più giovani: cronaca di un disastro annunciato?

"Videogiochi, smartphone e tablet: fanno davvero male ai bambini? Molti provano diffidenza nel vedere un bambino con in mano i videogiochi, smartphone o tablet. Ma è davvero pericoloso per i più piccoli? Matteo Viviani prova a fare ordine tra dipendenza, iper connessione e genitori che dovrebbero giocare con i loro figli anche ai videogame".



Con questa descrizione durante la puntata di Le Iene di ieri sera è andato in onda un servizio di Matteo Viviani che, come spesso accade, fa suonare alcuni campanelli d'allarme sia tra gli addetti ai lavori che tra gli appassionati. Il rischio di luoghi comuni, cacce alle streghe e strafalcioni d'altronde è dietro l'angolo ma il servizio in questione è tutto da buttare o può in larga parte dire qualcosa di importante a chi conosce poco i videogiochi? È la classica demonizzazione del medium o è qualcosa di più?



Il servizio si apre con una riflessione che parte dai comportamenti di una bambina di un anno, molto più a suo agio con un tablet piuttosto che con una rivista cartacea. Un ragionamento sulla natività digitale e su come i più giovani si trovino decisamente più a proprio agio con uno schermo digitale piuttosto che con oggetti diversi. Il tutto accompagnato dalle parole di Viviani che dichiara: "abbiamo deciso di dare un'occhiata a questo mondo un po' più da vicino e quello che abbiamo capito, onestamente, ci ha sorpreso".



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13 novembre 2019 alle 15:40