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Saturnalia – Recensione

Dopo il successo di Milky Way Prince – The Vampire Star, Santa Ragione ritorna a far parlare di sé con Saturnalia. Il titolo, sviluppato e pubblicato interamente dallo studio italiano, si presenta come un horror dalle sfumature investigative e dallo stile grafico unico e accattivante. Ma parlarne solo in poco righe sarebbe irrispettoso verso un lavoro così pregno di passione, capace di far vivere un'esperienza di gioco fresca e divertente. Lanciamoci, dunque, tra i vicoli oscuri di Gravoi e prepariamoci ad affrontare gli incubi e il terrore del folklore sardo.



Spiriti potenti, vi invochiamo!



Il gioco si aprirà con Anita, un'archeologa impegnata negli studi della miniera di Gravoi, cittadina fittizia localizzata in Sardegna. Controllando Anita scopriremo che è incinta di Damiano, sacrestano già sposato della chiesa del paese e che non vuole accettare la gravidanza dell'amante. Dopo i primi passi in città calerà la notte e Gravoi muterà completamente aspetto, diventando spettrale, fitta di una stranissima nebbia e pronta contrastare in ogni modo possibile chi deciderà di inoltrarsi alla scoperta dei suoi segreti. Il motore grafico non aiuterà di certo a sentirsi a casa, fidatevi.



A dare man forte ad Anita, ci saranno altri tre personaggi giocabili, Paul, Sergio e Claudia, e altri npc che, almeno, non saranno aggressivi. Tutti e quattro i personaggi avranno la loro missione da compiere che, in un modo o nell'altro, si intersecherà con gli obiettivi di tutti, portando il giocatore ad essere quasi ossessionato dalla scoperta della verità dietro i vari rituali di cui si parla in città. La festa di Santa Lucia, Sol Invictus, Saturnalia… la festa del solstizio d'inverno, la morte del passato e la nascita di un nuovo sole. La trama avanzerà trovando i numerosissimi indizi disseminati nell'ampia mappa di gioco e svelando gli enigmi che si presenteranno davanti al giocatore. Nulla è lasciato al caso in Saturnalia; contate veramente di utilizzare carta e penna per prendere appunti oltre che al pratico menù in gioco.



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Roguelite d'altri tempi



Saturnalia, all'avvio, si presenterà come un roguelite e vi chiederà, appunto, di scegliere tra questa modalità con reshuffle in caso di morte dei protagonisti oppure di scegliere la modalità “avventura”. Quest'ultima sarà lineare e più “godibile” per chi è solo amante della narrativa. Ci sentiamo di consigliare assolutamente la modalità originale di gioco, più mirata alla sopravvivenza vera e propria.



Controllando uno dei quattro personaggi ci ritroveremo a girovagare per le strade, e non solo, di Gravoi, cittadina che, grazie al motore grafico utilizzato, sembrerà assolutamente viva. Il dedalo di vicoletti da cui è composta, i pericoli dietro ogni angolo, gli edifici e gli altri luoghi da scoprire, se l'obiettivo degli sviluppatori era di dare al videogiocatore una sensazione di claustrofobia e di essere braccati, sono assolutamente riusciti nell'intento. Nulla potrà vietarvi di pensare di essere capitati tra i corridoi della USG Ishimura di Dead Space, con la particolarità che, nel peggiore dei casi, potreste ritrovarvi la mappa totalmente cambiata a seguito della morte di tutti i personaggi giocanti. Non c'è mai fine al terrore in Saturnalia. Ad aiutarvi con l'oscurità opprimente del posto? Solo dei piccoli fiammiferi.



Tutti gli indizi, le missioni, i personaggi trovati e gli oggetti, verranno salvati in un pratico menù “a bacheca”, che potrete consultare in ogni momento premendo il touchpad del controller. E' veramente importante prendere nota di ogni cosa nel gioco, poiché potreste ritrovarvi a dover visitare vecchi luoghi in precedenza inaccessibili e non è sempre piacevole tornare indietro. La sensazione di essere braccati di cui abbiamo parlato prima deriva dal fatto che sarete continuamente predati da una Creatura, pronta a comparire dal primo angolo buio della mappa e da cui potrete solo scappare e sperare di nascondervi.



Ognuno dei quattro personaggi avrà anche a disposizione una personale abilità, che vi permetterà di interagire con il mondo che vi circonda a seconda della necessità. Nel caso, potreste anche decidere di fare squadra e viaggiare tutti insieme, alle volte un po' di compagnia può servire ad esorcizzare la paura.



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Bisogna morire



Cosa rende Saturnalia un vero gioiello? Ma praticamente tutto, oseremmo dire. Motore grafico e animazioni, musiche e pacing, sono assolutamente i punti forti dell'opera. Il gioco è totalmente sviluppato con tecniche ispirate allo stop motion e al rotoscoping, per iniziare. Questo, unito ai colori dell'opera, creerà delle soluzioni grafiche sensazionali e terrificanti allo stesso tempo. Questa particolare tecnica, infatti, permetterà al gioco di giocare col videogiocatore, per esempio facendogli sentire appieno il peso di inoltrarsi in un vicolo buio. Questa scelta grafica, complesse da elaborare, non faranno cedere in alcun modo la vostra console. Il gioco, infatti, non presenterà cali di nessun tipo e la fluidità è assolutamente garantita.



Ad accompagnare il videogiocatore in questa notte da brividi, poi, troveremo la colonna sonora, altro elemento di notevole fattura in Saturnalia. Ma oltre alle musiche, ispirate anch'esse ai canti popolari, fidatevi, anche il silenzio, in gioco, sarà eccezionale da ascoltare. I rumori ambientali, infatti, vi faranno totalmente calare tra le strade di Gravoi. A voi capire quanto questa immersione possa essere positiva.



Per finire, un piccola riflessione personale dell'autore della recensione: se siete fan del thriller e dell'horror, specialmente dei gialli di Argento, e forse sapete bene a quale film in particolare mi stia riferendo, dovete assolutamente lanciarvi su Saturnalia. E dopo aver letto queste righe, immaginate di giocarlo con le musiche dei Goblin. Questo, però, senza togliere alcun merito al compositore dell'attuale colonna sonora.



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Trofeisticamente parlando: The Italian Platinum



Platinare Saturnalia non risulterà essere un'impresa complicatissima. Sarà importante, innanzitutto, prendere confidenza con il gioco e prepararsi a dover utilizzare il reshuffle più volte per alcuni trofei di miscellanea. I trofei relativi all'avventura saranno cinque, ognuno legato alla missione dei personaggi giocabili e uno legato alla storia di Tecla. Tre le coppe di miscellanea troviamo quella di utilizzare la bocca della verità, illuminare tutte le candele votive in chiesa e altri che comprenderanno l'uso delle monete in gioco o oggetti consumabili. Con la nostra guida ai trofei sicuramente riuscirete a farcela e a sfoggiare una nuova coppa di Platino in bacheca. DING!




L'articolo Saturnalia – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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27 ottobre 2022 alle 17:10

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