Perchè il ritorno dei giochi console a 30fps è inevitabile
La scorsa settimana sono stati rilasciati due nuovi giochi che non supportano i 60 fotogrammi al secondo sulle console PlayStation 5 e Xbox Series: Gotham Knights e A Plague Tale: Requiem. Molti sostengono che uno dei più grandi successi della nuova ondata di console sia stato il fatto che la maggior parte dei titoli supporta i 60fps - o addirittura i 120fps - rappresentando un miglioramento rivoluzionario rispetto allo standard dei 30fps della scorsa generazione. La domanda che ci si pone è perché questi nuovi arrivati titoli non supportino questa opzione e se ciò significhi l'inizio della fine dei 60fps come standard per i giochi su console.
È una domanda difficile a cui rispondere, ma alla fine riteniamo inevitabile che la proliferazione del supporto ai 60fps rallenti in modo significativo, anche perché molti titoli stanno cercando di sfruttare l'intera gamma di funzionalità offerte dall'Unreal Engine 5 di Epic, che pone le basi per un nuovo paradigma di rendering 3D. Abbiamo già avuto un primo assaggio del tipo di fedeltà offerta dall'UE5 grazie alla fenomenale demo dello scorso anno, The Matrix Awakens, basata su una prima interpretazione delle caratteristiche del motore. Lumen, sfruttando le funzioni di ray-tracing accelerato dall'hardware, offre una soluzione di illuminazione sorprendentemente realistica, mentre Nanite offre un livello di dettaglio geometrico superiore a quello del rendering tradizionale.
Non si tratta di nulla di simile a quanto visto in precedenza, ma il punto è che la demo gira a 30fps incostanti durante il gameplay, mentre le cutscene funzionano a 24fps letteralmente cinematografici. Sia la CPU che la GPU sono messe a dura prova, quindi il semplice ridimensionamento della risoluzione per migliorare il frame-rate non sarà di grande aiuto.

Dan94
Non so e chiedo, ma anche puntare ai 40? Perchè si parla sempre o di 30 o 60