AmazingAlex ha scritto una recensione su Pentiment
Che Dio vi benedica.
Pentiment è un tipo di gioco che solitamente io guardo e ignoro, dico "non fa per me". E l'ho pensato anche quando l'ho iniziato: parlavano tutti tantissimo, a volte andavano troppo per le lunghe, ed inizialmente mi sono chiesto se valesse la pena andare avanti oppure no. Ma è quando il gioco inizia "per davvero", quando parte la prima indagine, che mi scatta qualcosa e dico "si, voglio andare avanti, voglio scoprire cos'è successo". E sono contento di averlo fatto, perchè nonostante qualche momento di stanca per alcuni dialoghi (una cosa di gusto personale), Pentiment è una storia che va vissuta e va ascoltata. In Pentiment, tutti hanno qualcosa da raccontare, da tramandare e da lasciare indietro nella storia di Tassing, il piccolo villaggio protagonista al pari di chi ci vive. La giovane suora che si è pentita di aver scelto questa vita, i contadini pressati da tasse sempre più alte, la suora che pensa di aver visto i fantasmi, i lamenti di una donna sposata e schiava di un matrimonio infelice e molto altro, sempre col tema della fede al centro, in Pentiment c'è una storia pronta ad essere ascoltata dietro ogni angolo.
Ho letto che in molti criticano l'Atto III e mi sembra strano, è la chiusura che meritano tutti: gli abitanti di Tassing, Tassing stessa e Andreas, che riesce ad andare avanti e perdonarsi di tutti i fardelli che si è portato dietro in tutta la sua vita. La scena nella locanda di questo atto è forse la mia scena preferita del gioco: in 25 anni questo villaggio e la sua gente ne hanno viste di tutte i colori tra rivolte, omicidi, dissapori e l'abbazia che va a fuoco. Ma si sono abbattuti? No, hanno sofferto, pianto, ma ne sono usciti fortificati: sono lì tutti insieme che ballano, cantano, bevono e sono felici perchè sono ancora lì, sono loro a dare forza a Tassing per ricostruirsi e andare avanti e non il contrario e sono pronti a scrivere nuove pagine della propria storia da raccontare e tramandare a chi li ascolterà. Forse inizialmente questo atto perde un po' di ritmo, è anche il più "pesante" in termini di dialoghi perchè parli con un botto di gente di un botto di cose, eppure arrivato a quel punto la cosa non mi pesava più. Aiuta anche il fatto che questo sia forse uno dei giochi visitamente e stilisticamente più belli che io ho giocato negli ultimi anni, un libro illustrato che puoi vivere in prima persona, anche le poche musiche che ci sono sono perfette. Il piatto forte ovviamente è la scrittura, è la cosa principale che mi ha fatto andare avanti perchè l'ho trovata tanto furba quanto divertente e di classe per tutti i personaggi.
Sono molto contento di essere uscito dalla mia comfort zone ed aver avuto un'esperienza come Pentiment, credo ne sia valsa la pena.
Voto assegnato da AmazingAlex
Media utenti: 9


Outarel
Quello che mi ha conquistato è la musica e comunque l'audio in generale.
Un lavoro magistrale.
AmazingAlex
L'audio è anche un gran punto a favore, dal rumore dei passi a quello delle pagine
Orazio
Gioco meraviglioso, una vera e propria lettera d'amore al libro