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Far Cry New Dawn - Spin off ottimo

Ok, ok, abbiamo di fronte un nuovo spin-off della serie Far Cry che a differenza di Primal, che va a creare un filone tutto suo, New Dawn riprende la storia li da dove ci ha lasciato il finale "buono" del capitolo principale (Far Cry 5).

Premessa, in questo spin-off si fa veramente sentire il peso del nome "SPIN-OFF" e quindi ho deciso di scrivere questa recensione non appena mi sono accorto di una cosa: il completamento della storia principale e delle secondarie (escluse la raccolta dei collezionabili e dei tesori) mi ha impiegato mezza giornata.

Allora, perché l'8?

STORIA
Se pur breve, la storia non manca di carattere e soprattutto sarà amata da coloro che avranno giocato il quinto capitolo. Nuovi antagonisti, vecchi amici che mostrano i segni evidenti degli anni passati dentro un bunker e trovare nuovi alleati da coloro che un tempo erano il male di Hope County, terranno alto l'interesse per portare a termine la storia.

Arrivano i livelli che cercano di frenare la corsa del giocatore, livello uno, due, tre ed elitè. Immaginerete che se sarete di livello uno e un elitè vi vorrà abbracciare voi imploderete dall'interno. Questi sono applicati a tutto: fauna, nemici, alleati, armi, auto, missioni .... ma, se troverete il giusto metodo per salire, questo non sarà un ostacolo perché (dopo nemmeno quattro ore avevo già la potenza necessaria per affrontare l'end game, ho detto tutto) basta capire le meccaniche principale del craft e il gioco è fatto.

Vedere Hope County devastata, cambiata in modo irreversibile dalla """""""piccola""""""" esplosione nucleare vi farà ritornare in mente i momenti, i luoghi e soprattutto i personaggi che hanno caratterizzato il quinto capitolo.

In sintesi, lo consiglio a coloro che vorrebbero sapere cos'è successo dopo gli avvenimenti del capitolo precedente. Non lo consiglio a coloro che vorrebbero un filone principale che duri giornate intere. Una cosa è sicura: questo è un ottimo spin-off e poi, forse scoprirete il dono dell'Eden.... chi lo sa!

Ps: la droga fa male!!! (sopratutto il gaudio !!!)

Bene, dopo tanto è arrivato il seguito di Watch Dogs, titolo che mi ha colpito ma non tanto. Il primo titolo aveva delle lagune che sono state colmate col seguito. Prima di iniziare bisogna dire una cosa: il team di sviluppo ha fatto bene ad ascoltare la community.

Iniziamo. Da Aiden Pearce a Marcus Holloway, il primo che cercò in tutti i modi di scoprire chi fu il mandate dell'incidente dove perse la vita la sua nipotina, con poco carattere ma con molta motivazione. Il secondo, carattere da vendere e una personalità curata nei particolari, Marcus cerca e riesce ad entrare dentro il gruppo di Hacker denominato DecSec, con l'intento di rivelare i piani segreti della Blume e il marcio che gli gira intorno.

Passando dalla fredda e cupa Chicago alla splendente, calda e iper-connessa città di San Francisco. L'ambientazione è veramente formidabile. Come al solito, Ubisoft cerca di ricostruire fedelmente il più possibile le città e in Watch Dogs 2 ci è riuscita, arrivando a ricostruire luoghi che sono identici a come si presentano nella realtà.

La storia principale non dura molto, questo si sapeva già perché è nel DNA del published ma per allungare le ore di gioco, oltre ai collezionabili sparsi per il mondo (punti ricerca, punti hacker, persone che hanno bisogno di aiuto, punti panoramici per fare foto mozzafiato), servizio di taxi privato come UBER, missioni secondarie (che spaziano alla propaganda del DecSec ad aiuntare Aiden) arriva in soccorso il Multiplayer.

Rivisto, il Multiplayer presenta delle nuove modalità e quella che spicca è la possibilità di avviare il co-op, quindi farsi aiutare nel completare delle missioni oppure unirsi per neutralizzare altri hacker che stanno rovinando la tranquillità della città.

Le meccaniche. Finalmente non utilizzeremo un personaggio di "legno", ma un personaggio che sa veramente come muoversi e tutto questo grazie al Parkour (fa molto Assassin's Creed). Non dovremmo necessariamente trovare le scale o il percorso predestinato, ma basta trovare un carrello elevatore (e ne è pieno) e possiamo subito salire su un tetto. Grazie all'aggiunta dei droni, ora possiamo fare molte cose e questi ci facilitano la vita (sopratutto se ci stanno hackerando), evitando di farci mettere la testa fuori da un angolo sbagliato.

Personalizzazione. Uno dei punti chiave è la possibilità di personalizzare il nostro equipaggiamento, modificandone le skin ma anche alla vasta scelta di indumenti presenti nel mondo di gioco. Non importa se siamo tipi eleganti oppure amanti dello stile da strada, su Marcus ogni genere di indumento è sempre alla moda.

Le moto. LE MOTO. Nel titolo precedente, se si voleva guidare una moto si poteva notare una mancanza, Aiden non si piegava e ancora sto cercando di capire come facesse a prendere bene le svolte strette. In questo capitolo, Marcus sa piegarsi e cosi facendo da un punto in più alla valutazione. Occhio, non tutti i veicoli che sembrano veloci lo sono, alcuni sembrano leoni e alla fine sono gattini. Vi consiglio di conoscerli tutti, in questo modo eviterete di prendere una carriola nel momento meno opportuno.

Grafica è ottima e unendosi all'ambientazione mozzafiato ci farà dimenticare che staremo giocando a un videogioco, col risultato di occupare tutta la galleria con i selfie, ma tanti selfie.

Questo è un piccolo sunto di quello che vi aspetterà in Watch Dogs 2. Io sono rimasto colpito dalle migliorie, tanto da far resuscitare e rivalutare questo franchising. Vanno fatte le congratulazioni al team di sviluppo, che ascoltando le critiche, i consigli arrivati dalla community ma sopratutto, essersi presi il giusto tempo per rifinire questo titolo, eliminando gli errori e introducendo nuovi elementi, hanno fatto in modo che WD2 si avvicinasse alla perfezione.

Mitici, qui vi saluto. Se avete giocato a Watch Dogs e vi ha delusi, vi consiglio di prendere questo, vi farà rivalutare l'idea di tornate ad Hackerare le città.

NersOfficial.

Uno dei classici open world distruttivi all'ennesima potenza. Just Cause 3 è rivolto, oltre agli appassionati della serie ma anche tutti coloro che cercano esplosioni e adrenalina in un Open World. Lo scopo del gioco è quello di liberare Medici, un arcipelago situato nel Mediterraneo e governato da un dittatore spietato, Sebastiano Di Ravello.
- La Storia -
Rico, il nostro protagonista, torna nella sua terra natale per sventare il piano diabolico di Sebastiano: quello di utilizzare il Bavarium, un raro ma potente minerale che si trova a Medici, come componente principale per le armi e liberare Medici. Per affiancare Rico nella sulla impresa abbiamo Mario, l'amico d'infanzia, Dimah, una scienziata un po pazza e i ribelli. Le missioni sono molto banali perché la maggior parte hanno uno di questi scopi: distruggere l'obbiettivo - difendere l'obbiettivo - raggiungere la zona.
- La Grafica -
La grafica è una delle migliori. Alcune volte ci porta a dimenticare che è un videogioco infatti l'ambientazione in alcuni casi lascia senza fiato. Ma ci sono dei problemi, i cali di frame che sono frequenti e molto frustranti.
- Gameplay -
Anche questo è uno dei migliori fino a quando non ci si mette alla guida di una motocicletta oppure di un jet. Quest'ultimi, sono interessati da un bug che non permette la spinta necessaria per il decollo e l'unica soluzione è lanciarsi da precipizi. Ma non è l'unico bug. Anche i lanciarazzi alcune volte fanno fuoco.
Bisogna precisare una cosa: questi bug ci sono e non, nel senso che una sessione di gioco non ci potranno essere ma nella successiva si.

- Conclusione -
Just Cause 3 è di certo un titolo che bisogna avere nella propria libreria se siamo amanti delle esplosioni, delle ottime ambientazioni o se ci piace andare a cercare i collezionabili. Ha i suoi contro ma questi non lo rendono ingocabile. Per coloro che vogliono il platino è un ottimo titolo perché è di facile raggiungimento ma alcuni trofei sono difficili da ottenere.

Mitici, qui è NersOfficial. Alla prossima, passo e chiudo.

Il capitolo che riesce a farci tornare lo spirito di Far Cry portandoci indietro nel tempo, esattamente nel 10.000 a.C. . Bisogna ricordare una cosa: non siamo in cima alla catena alimentare! Ogni cosa cercherà di mangiarci! Dobbiamo dominare per non essere dominati!