Cory Barlog dice la sua riguardo la “modalità facile”
Il direttore di God Of War, Cory Barlog, porta avanti la discussione riguardo l'accessibilità dei videogiochi e la “modalità facile”, affermando che per lui non è mai stato un limite alla sua visione artistica.
Nelle ultime settimane sta infiammando in rete una discussione fra sviluppatori, critica e videogiocatori riguardo ai titoli più difficili e se debbano o meno comprendere un' opzione per la selezione della difficoltà rendendo l'esperienza accessibile ad una fascia di utenza maggiore.
Il dibattito ha avuto origine da quando direttamente ed indirettamente, tramite articoli e forum, è stato richiesto a From Software (Dark Souls – Bloodborne) di aggiungere una modalità facile al nuovo uscito Sekiro: Shadows Die Twice, così da rendere il gioco più fruibile a tutti.
A buttare benzina sul fuoco è poi arrivato Forbes con un articolo che dichiarava che Sekiro doveva rispettare la propria utenza ed aggiungere una modalità facile.
Senza scendere troppo nel dettaglio, la discussione è andata avanti per giorni: da una parta chi afferma che aggiungere una modalità facile minerebbe la visione artistica degli sviluppatori di titoli “vecchia scuola”, come Sekiro e Bloodborne;
Dall'altra si controbatte sostenendo che il poter scegliere la difficoltà rimarrebbe di carattere opzionale e quindi marginale ai fini della resa artistica, che non verrebbe compromessa, ma aiuterebbe altresì una maggior fetta di utenti a godere del prodotto.
In tutto questo si inserisce un terzo gruppo che sostiene che le opzioni di accessibilità non significano per forza dover inserire una modalità facile, ma possono prevedere l'inserimento di vari strumenti per rendere l'esperienza più personalizzata e quindi più accessibile a tutti.
I'm honestly getting tired of repeating myself. So this is my last Twitter statement on this
People, influential people, journalists and the media outlets are making this confusing by continuing to use the language “easy mode” – Accessibility means options, not easy gameplay
— Steve Spohn (@stevenspohn) 5 aprile 2019
Il contrappunto più ricorrente a questo tweet è “in che misura l'accessibilità dovrebbe compromettere la visione artistica del gioco stesso? Viene semplicemente sminuito dall'introduzione di queste opzioni!”
Ed è proprio qui ad intervenire Cory Barlog, che attingendo alla propria esperienza con Sony Santa Monica e God of War fa questa dichiarazione:
To me, accessibility does not exist in contradistinction to anyones creative vision but rather it is an essential aspect of any experience you wish to be enjoyed by the greatest number of humans as possible.
Sorry to all the Llamas

…this is just not for them.


— Cory Barlog

#BAFTAGames (@corybarlog) 7 aprile 2019
Quella di Barlog non vuole essere una critica da parte degli sviluppatori e dei publisher che non sono capaci di aggiungere tali opzioni, infatti aggiunge:
Im most definitely not criticizing it. Havent even had a chance to play it yet. I'm clear that devs should make their own decisions on what they want to put in their games and that i doubt Fromsoft would say adding accessibilty would impede their vision of their game.
— Cory Barlog

#BAFTAGames (@corybarlog) 7 aprile 2019
I agree. We tried to include as much as we could but time simply ran out for the things we could do. We wanted to do many more things and, if we get a chance to make another one, we will do more in the future.
— Cory Barlog

#BAFTAGames (@corybarlog) 7 aprile 2019
A prescindere da come voi la pensiate riguardo questa discussione, fatto sta che Barlog ha le carte in regola per definire cosa uno sviluppatore AAA sia in grado o meno di fare, e queste sue dichiarazioni danno molto da pensare.
Fonte: Dualshockers
L'articolo Cory Barlog dice la sua riguardo la “modalità facile” proviene da I Love Videogames – Notizie sui giochi per PC, Console e Mobile.

Calliope
Giustamente c'è da chiedersi in effetti cosa cambi a rendere i giochi accessibili a tutti.....chi vorrà la sfida terrà la difficoltà al massimo. Chi vorrà finire il gioco senza troppi pensieri lo farà facile. Come tanti altri titoli.