Videogiochi e Crowdfunding: quando l'industria ci crede davvero
Videogiochi e Crowdfunding: i nerd in incognito finanziano i loro progetti del cuore
A meno che non viviate sotto ad un sasso avrete sicuramente notato come negli ultimi anni sia diventato importantissimo il rapporto tra videogiochi e crowdfunding. In ordine di tempo, l'ultima è stata Platinum Games che ha lanciato una campagna Kickstarter per finanziare la remaster di The Wonderful 101.
Target incenerito in pochissime ore e pratica archiviata: anche questa remaster ce la siamo portata a casa in scioltezza. A dirla tutta sono rimasto colpito nel vedere quante persone abbiano deciso di investire i propri soldi per un titolo semisconosciuto relegato finora alla softeca di Wii U. Questo dimostra ancora una volta quanto i videogiochi siano una realtà che viene spinta dal basso e dall'amore del popolo. Dopotutto i siti di videogiochi non fanno vendere i videogiochi, l'amore sì.
Per approfondire:
Shenmue 3: la sincerità di un gioco meraviglioso e vecchio
Il dato interessante, però, è che il crowdfunding per i videogiochi è sempre più diffuso e smuove cifre sempre più importanti. Basti pensare alle campagne faraoniche di titoli come Star Citizen e al successo di altri titoli come Mighty N°9 o Bloodstained.
A prescindere dal risultato finale, ciò che conta è che queste campagne ci ricordano quanto chi viene dal basso tenda a supportare gli sviluppatori a cui è particolarmente affezionato.
Ciò che desta più interesse è che ci sono dei casi particolari in cui non solo il supporto per un videogioco arriva dal popolo, ma addirittura sono gli addetti ai lavori a diventare parte del popolo.
Min-Liang Tan, il nerd in incognito
Succede quindi che Shenmue 3 viene ufficialmente annunciato e il mondo scoppia in lacrime. La petizione Save Shenmue, avviata anni prima dai fan storici della saga, era stata ascoltata.
Tra tutti i videogiochi in crowdfunding, Shenmue 3 fu quello capace di raccogliere più soldi nel minor tempo possibile. L'obbiettivo era quello di racimolare 2 milioni di dollari, ed è stato raggiunto in sole otto ore. Andando poi a curiosare tra i nomi dei principali finanziatori del progetto, un nome spicca tra gli altri: Min-Liang Tan, il CEO di Razer e THX. Un vero e proprio nerd in incognito, che si trasforma per qualche istante da capo di due aziende gigantesche a videogiocatore comune ed innamorato.
Questa è la parabola di un CEO che per un giorno smette le vesti dell'industriale e si unisce al popolo per supportare il suo gioco del cuore

MastroN64
D'altronde chi ha avuto modo di giocare Shenmue all'epoca lo ama visceralmente