
Cos'è GRIS?
Cos'è GRIS?
Questa è la domanda che probabilmente tutti ci siamo fatti prima di provarlo.
Nel primi quindici minuti sembrerà di giocare ad una versione disegnata a scorrimento laterale di Journey con una soundtrack che ricorda Interstellar, almeno per le prime fasi; arpe, organi, suoni bianchi, per poi passare a qualcosa di più esclusivo e potente.
Il gioco inizierà dopo poco a prendere forma e colore, inizierà a prendere la sua strada, eppure c'è qualcosa che il gioco ci sta mostrando e che inizieremo a cogliere poco a poco...
Colori, forme, statue crepate di donne che piangono, una verticalità dei livelli molto accentuata, perfino la costruzione dei puzzle ha un suo ruolo nella comunicazione... cosa stai cercando di dirci GRIS?
Se fino alla fine avete approcciato il gioco come un semplice platform a scorrimento, non vi sarà rimasto nulla se non una bella avventura grafica senza trama e con poco gameplay e se così fosse, dovreste passare su altri titoli e non valutare negativamente questa esperienza.
Se invece, tu, giocatore, sei provvisto di emozioni, maturità mentale e sai cosa significa il dolore, ne uscirai completamente scioccato, proverai brividi, un senso di assoluta consapevolezza nel sapere precisamente cosa stai guardando e una completa forma di comprensione per quanto precisamente queste immagini descrivono la realtà...
Ho 27 anni, gioco da 20 anni e nella mia vita non ho mai provato tanti brividi per delle immagini come nelle 3 ore che ho passato con GRIS.
Sono io troppo sensibile?
Forse, ma una cosa è certa, questa è la migliore, la più potente, veritiera e accurata rappresentazione visiva degli stati del dolore, non vi basta come motivo? Tutto il gioco è un dipinto in movimento, pastelli, acquarelli, fondali di vento con tempere sciolte, tutto mescolato ad arte fondendo stili di disegno che prendono spunto da famosi quadri di Klimt e Munch per dirne alcuni.
Con questa ragazza misteriosa intraprenderemo un viaggio che rispecchierà molto accuratamente e in modo piuttosto geniale quello che accade nella nostra mente dopo una fase di lutto o rottura che sia, fase dopo fase.
Nulla è lasciato al caso, i colori della protagonista e dei livelli, i poteri della nostra veste, le creature, persino le meccaniche nei puzzle, che per quanto semplici (ma mai banali) possano sembrare, sono tutti artisticamente azzeccati e rispettano (senza snaturare il gioco) l'idea che sta alla base della trama.
Livelli a tratti minimali, lunghi percorsi a senso unico, cadute infinite e e ascese nei cieli, alti e bassi di un lungo percorso emotivo, contornato con un imponente colonna sonora che sfonda i limiti dei brividi senza difficoltà alcuna.
E' un titolo maturo e molti degli infiniti dettagli del gioco potrebbero passare inosservati ad un occhio più giovane o meno emotivo, perdendo molto di quello che vuole comunicare, ma resta comunque una piccola avventura in grado di colpire duramente al centro del petto e ancor più duramente chi può comprendere per esperienza personale cosa sta guardando.
Ovviamente il messaggio del gioco arriverà in modo esponenziale da persona a persona ma se posso darvi un consiglio, non vedetelo come un gioco, ma come un percorso emotivo, analizzatelo, osservate attentamente, ne varrà la pena...
Voto assegnato da Velosth
Media utenti: 8.4 · Recensioni della critica: 8.9