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Xardok

ha scritto una recensione su Pokemon Legends: Arceus

Cover Pokemon Legends: Arceus per Nintendo Switch

Prime impressioni sparse, in itinere

Le prime impressioni al momento, dopo 4 ore circa dall'inizio dell'avventura, sono abbastanza positive. Le sensazioni che per ora la fanno da padrone sono un senso di rilassamento generale e una grande curiosità. Il mood del gioco mi piace tanto, molto chill e con quelle atmosfere magiche nelle quali è bellissimo perdersi, si sente fin da subito lo spirito d'avventura e la voglia di scoprire un mondo nuovo, proprio quello che provavo con i primi titoli di Pokémon e che mi è venuto a mancare da XY in poi. Non mi soffermerò più di tanto sul lato grafico/tecnico dato che se ne è parlato in lungo e in largo, sia in questi lidi che altrove, ma è innegabile che sia veramente disastroso e che meriterebbe sicuramente un team di sviluppo più degno: certe inezie e negligenze nel 2022, in un brand così amato e sdoganato, da parte di una compagnia multimilionaria, sono veramente inaccettabili e ingiustificabili. Nonostante ciò non posso non lodare la deliziosa direzione artistica, grazie ai suoi colori pastello e al suo stile simil fumettoso, al suo character design, ai modelli e alle animazioni dei Pokémon. La nuova formula del gameplay funziona, poco da dire, finalmente hanno avuto il coraggio di sperimentare e di svecchiare una serie di meccaniche vecchie e stantie, con l'aggiunta di altre nuove ed interessanti. Mi piace il focus che è stato dato alla componente "monster collector", grazie anche all'introduzione delle nuove meccaniche di cattura dei Pokémon, che finalmente saranno visibili nella world map e che interagiranno in maniera più o meno attiva con l'ambiente circostante: dovremo studiarli, osservare i loro comportamenti e le loro abitudini mentre si trovano allo stato brado, combatterli, catturarli, farli evolvere e così pian piano completeremo le loro schede descrittive, dando vita al primo Pokédex regionale della storia. Tutto ciò non farà altro che dare l'idea di un mondo più vivo e incontaminato, e questa struttura di gioco non potrà che portare ad una sorta di loop gameplay che alle prime battute darà sicuramente soddisfazioni e una bella assuefazione; bisognerà poi vedere, nel lungo termine, se tutto ciò non rischi di portare alla noia o ad un senso di eccessiva ripetitività, in negativo. Anche il livello di sfida generale del titolo mi sembra meglio calibrato, dalla cattura dei Pokémon alle battaglie con gli stessi; sicuramente non siamo ai livelli vergognosi degli ultimi titoli, uno dei motivi per cui mi ero allontanato dal brand. Insomma, al netto di alcune problematiche di natura tecnica e di una grafica veramente arretrata che puzza di pigrizia e negligenza, pare di avere finalmente per le mani un titolo che abbia "un'anima", tante belle idee, e che non sia sempre la solita minestrina riscaldata; un qualcosa di nuovo, fresco, che ha finalmente il coraggio di abbandonare alcuni vecchi e reiterati stilemi per sperimentare e introdurre delle meccaniche del tutto nuove, a mio avviso molto interessanti, e dalle quali sarà veramente difficile tornare indietro. Sono già sicuro che sarà una bella avventura e un'esperienza particolarmente interessante.

Xardok

ha scritto una recensione su Little Nightmares II

Cover Little Nightmares II per PS4

Who is the Dreamer?

Avendo da poco giocato, finito e recensito il primo capitolo di Little Nightmares, non mi dilungherò particolarmente su questa recensione, fondamentalmente perché le mie opinioni sul gioco - e sulla saga in generale - sono grossomodo le stesse: molto positive. Non volendo dunque ripetermi, scrivendo cose praticamente identiche, mi limiterò a lasciarvi il link della recensione precedente, e a mettere in risalto, in questa, solo alcuni punti fondamentali che sono a mio dire esplicativi e significativi. Premetto che il tutto sarà privo di spoil.er.

https://www.ludomedia.it/xardok-9206?v=5 …

Se già il primo capitolo di LN mi era piaciuto, questo ha sicuramente una marcia in più. A questo giro, invece di impersonare la misteriosa bambina di giallo impermeabile vestita (Six) prenderemo il controllo di Mono, un coraggioso bambino con un simpatico sacchetto di carta in testa a coprirgli il volto. Dopo essersi ritrovato sperduto in mezzo al bosco, accanto ad un misterioso televisore, i due si incontrano e cominciano a collaborare, per farsi strada in questo mondo cattivo, popolato da mostruose creature che danno loro la caccia. Apparentemente senza una meta ben precisa, ma con il coraggio e la determinazione di due eroi, i due piccoli iniziano il loro viaggio.

Considerazioni generali:

- Decisamente più bello da vedere, grazie ad una maggiore cura nel dettaglio delle ambientazioni, ad una maggiore pulizia grafica e ad un sistema di illuminazione e di particellari ancor più efficace
- Aggiungiamo al mix di horror, grottesco e fiabesco anche una punta di distopia orwelliana, che non fa mai male
- Atmosfere e situazioni ancora più "horror": a mio avviso, è più spaventoso, più disturbante, mette più tensione, e salterete più volte sulla sedia rispetto al primo capitolo ( anche se la scena che mi ha traumatizzato e disturbato di più di TUTTO Little Nightmares continua a rimanere nell'ultimo stage del Fuggiasco, DLC del primo capitolo)
- Soundtrack ancora più bella, varia ed "efficace" (al servizio di una componente horror ancor più incisiva)
- Gameplay pur sempre fedele al solito stile minimalista, ma più vario e divertente: maggiore interattività con l'ambiente, miglior level design, enigmi più carini e più interessanti, presenza di un companion (l'IA di Six è PERFETTA), roster di nemici più vario, nuove meccaniche di gioco
- La nuova meccanica del "combattimento" è una simpatica aggiunta, ma potrebbe dare non pochi problemi a causa dei soliti comandi scomodi e poco responsivi (bestemmioni assicurati)
- Buono il comparto tecnico, anche se inficiato da sporadici bug e glitch che potrebbero diventare oltremodo fastidiosi, se dovessero presentarsi in situazioni particolarmente ostiche (combattimento, boss fight, fasi di platforming, etc)
- Longevità più adeguata: pur durando comunque pochino rispetto alla media, l'ho trovato un po' più longevo
- Livello di sfida più interessante, leggermente più impegnativo
- Trama e narrazione ancora più criptiche, ma che vanno ad arricchire la lore del gioco e rendere il tutto ancora più avvincente e affascinante
- Vorrei ora soffermarmi un attimo sul finale, senza però fare spoil.er: mentre il finale del primo (DLC soprattutto) è più inaspettato, più diretto e immediato (ti colpisce subito come un pugno allo stomaco), nel secondo capitolo abbiamo un finale (secret ending compreso) che si prende i suoi tempi, più criptico, meno diretto e visivamente meno d'impatto, che inizialmente ti lascia confuso e perplesso(lo assimili pian piano e ti colpisce in ritardo, come un veleno); ma, una volta interiorizzato e assimilato, è un mindfuck della madonna, che porterà il giocatore a provare a rimettere insieme i pezzi del puzzle, a darsi delle risposte, a ricostruire la vicenda e questo meraviglioso mondo pieno di misteri

Conclusione:

Ancora una volta, i Tarsier Studios, seppur con qualche passo falso, riescono a confezionare e regalarci uno dei più ispirati e affascinanti immaginari della cultura videoludica. Una storia avvincente ed emozionante, racchiusa in un mondo che si racconta in silenzio, per immagini, sensazioni e suggestioni. Un'esperienza che non finisce dopo i titoli di coda, che porterà il giocatore a pensarci e ripensarci, a documentarsi, e a provare ad interpretare e dare un senso logico a tutto quello che ha visto; anche se, tutto ciò, potrebbe essere semplicemente quello che è: un sogno, un incubo.
Continua ad esserci del potenziale inespresso, che spero vivamente possa venir messo a frutto in possibili capitoli futuri, perché quello di Little Nightmares è un mondo unico, fin troppo bello ed interessante per poter essere messo da parte, che ha ancora tanto da dare, da raccontare. Qualcosa di cui sicuramente, noi videogiocatori, abbiamo bisogno.

Xardok

ha scritto una recensione su Little Nightmares

Cover Little Nightmares per PS4

Piccoli grandi incubi

GIOCO BASE + ESPANSIONE

PRO:
+ Atmosfera unica e suggestiva grazie ad un perfetto mix tra horror, fiabesco, creepy e grottesco
+ Art direction e character design particolarmente ispirati
+ Veste grafica deliziosa
+ Ottimo sound design (giocatelo con le cuffie per goderne al massimo), menzione d'onore per la Soundtrack
+ Buono il comparto tecnico e l'utilizzo del motore di gioco
+ Fascino del "Detto non detto" che rende il tutto più intrigante e affascinante
+ IA dei nemici reattiva, di buon livello
+ Gameplay minimalista: ridotto all'osso ma funzionale, contribuisce a dare quel senso di impotenza, disagio e inadeguatezza tipico degli incubi che eravamo soliti fare da bambini
+ Trama semplice e appena accennata, ma capace di intrigare, stupire ed emozionare, grazie ad un crescente desiderio di scoperta e ad alcuni colpi di scena davvero niente male

CONTRO:
- Pochi stage, e anche piuttosto brevi
- Livello di sfida tendente verso il basso, tra fasi di platforming veramente semplici, enigmi ambientali abbastanza facili da risolvere (eccetto che per alcuni molto carini e interessanti), e "boss fight" che si riducono ad un mero trial and error
- Gameplay minimalista: pur essendo funzionale al concetto di impotenza, risulta comunque piuttosto scarno, basilare e poco vario
- Alcune imprecisioni e imperfezioni nel sistema di controllo e nelle movenze dei nostri avatar potrebbero darci non poche rogne, soprattutto nelle fasi più concitate
- Dà il meglio di sé nel gameplay, level design e livello di sfida solo negli ultimi due capitoli del DLC, proprio quando tutto sta per finire
- Finisce proprio quando comincia ad ingranare sul serio
- Se messo a confronto con le grandi produzioni, risulta pur sempre un "giochino"

Esperienza breve ma intensa. Little Nightmares è ciò che io definisco un "gioco unico", qualcosa di cui abbiamo bisogno e che riesce a distinguersi -con umiltà e senza troppe pretese- nel panorama videoludico moderno, in cui le grandi, costose e ambiziose produzioni tripla A la fanno ormai da padrone. Pur attingendo da vari immaginari del fantastico, della fiaba, del grottesco e dell'horror d'autore (cito tra tutti le fiabe dei Fratelli Grimm, i racconti di E.A. Poe, e i film di Tim Burton), il titolo ha il grande pregio di possedere un'identità ben definita e il coraggio di chi si impone senza mezzi termini, senza compromessi di sorta. Più che un "Horror" nel senso stretto del termine, lo considero una "fiaba nera" dai toni grotteschi e disturbanti, capace di spaventare ed inquietare, ma allo stesso tempo sbalordire e affascinare. Sentirsi piccoli, deboli, soli ed indifesi, in un mondo pericoloso popolato da enormi creature maligne, che faranno di tutto per catturarvi e mangiarvi, e non riuscire a scappare; cadere da enormi altezze e rompersi fragorosamente contro il terreno; suoni, rumori, versi, cantilene e melodie inquietanti; FACCE ENORMI che ti osservano e che ti sorridono con quel ghigno inquietante, maligno, come se potessero farti morire dentro solo guardandoti dritto negli occhi; il fascino dell'oscurità, della scoperta, della paura in sé, nella sua essenza più pura: non è forse ciò che provavamo, e che continuiamo a provare noi, quando facciamo un incubo? Ecco cos'è in grado di suscitare e di farvi vivere in prima persona Little Nightmares. Penso che il suo più grande punto di forza sia proprio quell'insieme di emozioni, suggestioni e sensazioni che il gioco riesce a suscitare in noi. In silenzio, si fa pian piano spazio nel nostro subconscio, e trova la sua piena manifestazione durante le ore notturne, al buio, mentre dormiamo, quando siamo del tutto indifesi e in balia dei nostri pensieri, delle nostre angosce, dei nostri più profondi desideri e delle più indicibili paure.
C'è del potenziale, enorme potenziale, che spero verrà sfruttato a dovere in futuro per dar vita a produzioni ancora più complesse, stratificate e ambiziose.
Giocatelo tutti, perché è decisamente un titolo che merita, un'esperienza degna di essere vissuta. Una grande piccola perla videoludica che, nel bene o nel male, non dimenticherete facilmente.

Xardok

ha scritto una recensione su Hellblade: Senua's Sacrifice

Cover Hellblade: Senua's Sacrifice per PS4

PRO
+ Ambientazione e atmosfere riuscite
+ Mitologia norrena narrata attraverso alcuni collezionabili
+ Il comparto audio è una bomba
+ Molto bello il messaggio che vogliono far passare, buono il lavoro sulla sensibilizzazione nei confronti di certe tematiche molto delicate
+ Performance attoriali di alto livello
+ Piena immedesimazione nella psiche della protagonista, affetta da disturbo dissociativo della personalità...

CONTRO
- ... che però ad alcuni potrebbe risultare fastidiosa, disturbante. Apprezzo il coraggio per ciò che hanno fatto, ma un'esperienza così immersiva potrebbe essere anche "rischiosa", per alcuni
- Gameplay deludente: combat system ignobile, enigmi ambientali scialbi e ridondanti, movenze del personaggio lente e legnose
- Componente esplorativa quasi nulla, occasione mancata per una ambientazione così bella e ispirata - pur essendo consapevole del fatto che la natura stessa del gioco si orienti su ben altri elementi
- A lungo andare può risultare pesante, fortunatamente non è particolarmente longevo

Diciamo che il gioco nel complesso non mi è dispiaciuto, ma per certi versi mi ha deluso. È sicuramente un'esperienza diversa dalle altre, forse unica, e apprezzo il coraggio nel voler toccare certe tematiche così delicate e trattare certi argomenti in modo da sensibilizzare la gente attraverso un racconto intenso, profondo e drammatico. Purtroppo però, un gameplay appena abbozzato e mal realizzato, un livello di sfida mal calibrato, e una pesantezza via via crescente, non mi hanno permesso di apprezzare appieno la storia, e di empatizzare come avrei voluto con i personaggi. Giusto nella parte finale, nel momento in cui si realizza la catarsi esistenziale di Senua, lì l'ho sentita un po' più vicina.
Per concludere, è un gioco che consiglierei? Sì, ma con riserva. Di sicuro non è proprio un gioco per tutti.
PS: da giocare rigorosamente con le cuffie!

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