Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Zolla condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Zolla, aggiungilo agli amici adesso.

Zolla

ha scritto una recensione su Starfield

Cover Starfield per PC

Dalle stalle alle stelle

Anno 2330. Primo giorno di lavoro per la Argos Extractors, non sembra difficile. Semplice estrazione mineraria in quel di Vectera, luna del pianeta Anselon, nel sistema Narion. Come nei più classici episodi di nonnismo, vengo mandato dalla mia supervisore Lin nelle profondità della caverna dove stiamo lavorando, con lo scopo di estrarre ciò per cui il nostro cliente ha pagato. Il minerale si estrae facilmente, il lavoro finirà in fretta. Dopo pochi secondi emerge uno strano oggetto, sembra un minerale ma ha una forma troppo elaborata per sembrare naturale. Che sia questo l'obiettivo del lavoro? In ogni caso meglio prenderlo.

Un caleidoscopio di luci e sensazioni. Una visione.

Mi risveglio nella base operativa della Argos. Mi chiedono se sto bene. Un po' confuso ma sì, sto bene. Meglio che mi rinfreschi la faccia per riprendermi. Fammi vedere un attimo che faccia ho..

Ed ecco che per il giocatore inizia veramente Starfield con l'immancabile editor del personaggio, dove ho potuto creare il mio Han Solo dei poveri, con un passato difficile trascorso nei bassifondi di Neon (una delle città del gioco) ma con una bella parlantina e il vizio di allungare le mani nelle tasche altrui.

Una volta fatto questo, ho incontrato Barret, l'uomo che aveva commissionato il lavoro e che sembra molto interessato alla visione che ho avuto. Purtroppo l'incontro terminerà presto a causa di un attacco da parte di alcuni pirati spaziali e Barrett mi invita a scappare con la sua navicella e il suo droide Vasco verso la base di Constellation, a Nuova Atlantide, dove potrò far esaminare il manufatto che ho trovato e spiegare l'accaduto agli altri membri.

E lo spazio si apre, dandomi assoluta libertà d'azione come quando uscivo da un Vault o scappavo da una prigione. Uno spazio che ho potuto visitare non in quanto personaggio "importante" per la storia ma come un personaggio che la sua storia deve crearsela da 0 e questo è una delle cose che più ho apprezzato rispetto agli ultimi titoli Bethesda.
Infatti durante il gioco sono potuto diventare praticamente qualsiasi cosa: un membro di Constellation ovviamente, alla ricerca di altri manufatti e del loro significato, un pirata della Flotta Cremisi, un agente delle Ryujin Industries, un ranger Freestar e un soldato dell'Avanguardia senza mai portare il peso dell'essere il solito eletto/prescelto di una missione che solo io potevo portare a compimento. E la qualità della scrittura di tutte queste fazioni, principali e non, è veramente alta, uno dei migliori lavori di Bethesda da questo punto di vista. Con qualche basso per forza di cose ma che non incide più di tanto sul risultato complessivo e con dei finali che mi hanno posto davanti a scelte veramente difficili ma allo stesso tempo sensate e valide.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, perchè a mio parere le storie delle fazioni durano troppo poco (l'unica che è durata più delle altre è quella della Flotta Cremisi che richiedeve di visitare un sistema di lv50 per cui ho speso tempo a livellare rotfl) e poi non c'è nulla (se non una missione principale abbastanza creepy) che coinvolga la casa Va'ruun, di cui si sente sempre parlare tanto e il cui background ho trovato molto interessante. E il fatto che volessi che durassero di più la dice lunga su quanto le abbia apprezzate.

Ma parlando nel dettaglio della trama principale, che dire? Parte un po' lentina ma poi ti invoglia a saperne sempre di più fino a giungere battute conclusive con alcune missioni veramente degne di nota e con un finale perfetto per questo gioco. Finale che ho vissuto quando immancabilmente stavo sentendo la stanchezza delle quasi 200 ore passate sul gioco e che mi ha dato nuova verve per ricominciarlo (come già scritto, non lo farò subito ma nei prossimi mesi).

Starfield non è però solo trama. C'è anche tanto gameplay che però risente di alcuni compromessi con cui Bethesda è scesa a patti (alcuni forzati, altri forse no). La prima componente che mi viene in mente è l'esplorazione, il senso di viaggiare verso qualsiasi punto della mappa per vedere quali segreti nasconde che per me è sempre stato un po' il fulcro degli open world Bethesda, ancor prima della trama: ormai è cosa nota che i pianeti dei 120 sistemi visitabili (ognuno con il proprio livello di difficoltà che va da 1 a 70 se non ricordo male, che quindi non scalano con il livello del personaggio) sono istanziati proceduralmente e la magia che si prova nell'esplorare questi pianeti durante le prime ore di gioco (c'è chi è andato subito a visitare la Terra e il sistema solare e chi mente) si attenua man mano che si va avanti, quando ci ritroviamo a visitare le stesse ambientazioni decine di volte, dove perfino gli oggetti saranno sempre nelle stesse posizioni. Ovviamente se l'idea era quella di creare un intero universo di queste dimensioni non credo ci fossero alternative tecniche molto più valide. Ma una cosa sicuramente migliorabile è l'esplorazione del singolo pianeta, dove non possiamo spostarci se non a piedi per la mancanza di veicoli che sarebbero stati una manna dal cielo. È anche vero che non si vedono mai veicoli in nessun punto del gioco (astronavi escluse), nemmeno negli hub più grandi, quindi almeno c'è stata coerenza da questo punto di vista. A quanto pare arriveranno in uno dei prossimi aggiornamenti ma per ora la loro mancanza l'ho sentita parecchio.
In questi punti di interesse ho trovato siti geologici e botanici che mi hanno fatto scoprire qualcosa in più del pianeta che stavo vistando, avamposti abitati da coloni, minatori e scienziati intenti nelle loro routine quotidiane oppure avamposti occupati dai criminali del peggior tipo, come spazianti, pirati e marcenari Ecliptic. E che si fa quando si incontra questa feccia? Si spara.

Il sistema di combattimento di Starfield è principalmente questo ( ci sono anche le armi bianche ma non le ho mai usate), uno shooting dal feeling gradevole e con un vario arsenale di armi, tutte caratterizzate da uno stile e una personalità uniche (vi sfido a non riconoscere le armi dell'azienda Laredo Firearms di Akila o le armi Va'runn) ma anche da caratteristiche più tecniche come il rinculo e la stabilità. Nonostante si trovino armi che fanno tipologie di danno diverse (fisici per le creature e energetici per i robot), non ho mai sentito la necessità di sfruttare questa distrinzione, i danni fisici sono sempre stati efficaci contro tutti nella mia run. Altro elemento molto apprezzato è il poter danneggiare i nemici in punti precisi del loro corpo: non c'è lo SPAV come in Fallout proprio per mantenere una certa dinamicità ma se, per esempio, colpiamo la testa di un nemico questo potrebbe destabilizzarsi per un paio di secondi e perdere precisione oppure potremmo sparargli ad una gamba e vederlo accasciarsi per qualche secondo per darci una finestra di tempo più ampia in cui colpire. Un elemento che da maggior profondità al combattimento (e ovviamente anche all'esplorazione) è il boostpack, che permette di sfruttare la verticalità al 100% dandoci un modo di difenderci e di attaccare allo stesso tempo.
Tutti i nemici uccisi dropperanno un loot che può includere crediti, cibo, munizioni o anche nuove tute spaziali o armi, contraddistinte dai soliti colori dei loot che vanno dal grigio al giallo in ordine crescente di rarità e che indicano anche quanti modificatori quel particolare equipaggiamento possiede (da 0 a 3). E i modificatori, combinati alle mod che è possibile craftare con i materiali raccolti, permettono di costruire una grande varietà di build diverse.
Anche sull'IA mi sembra sia stato fatto un bel lavoro, come dicevo in un altro post credo sia la migliore IA fatta da Bethesda finora. I nemici usano coperture in maniera sensata e se sono equipaggiati con armi bianche ti vengono ad attaccare faccia a faccia mentre gli altri ti sparano. Alcuni nemici se feriti troppo scappano in preda al panico. Non è la migliore IA in assoluto ma per Starfield funziona bene. Gli alleati sono leggermente più stupidi, a volte ti camminano davanti finchè estrai minerali e finiscono per essere danneggiati dal laser oppure, se volete approcciare una missione in maniera stealth, dovete per forza lasciare l'alleato indietro altrimenti attaccherrà i nemici appena saranno a portata.
Se non si vuole combattere si può visitare un pianeta per raccogliere dati sulla flora e la fauna dello stesso, da rivendere per un bel gruzzolo di crediti e guadagnare comunque esperienza per livellare.
A tal proposito, ad ogni livello raggiunto otterremo un punto abilità che potremo spendere nello skill tree dove ciascun perk ha quattro gradi di efficacia, e per accedere a quelli successivi è necessario superare una sfida: ad esempio io ho massimizzato lo stealth del mio pg ma per farlo, ad ogni grado ho dovuto uccidere in maniera furtiva un determinato numero nemici. Oppure per aumentare l'abilità borseggiatore o dovuto fare pickpocket un bel po' di volte prima di assegnare il mio punto abilità al grado successivo. Stessa cosa per l'abilità dialettica ecc. Inoltre alcuni perk sbloccano nuove opzioni di dialogo in alcune conversazioni, dandoci ancora più possibilità di interazione.
Un'altra attività svolgibile sui pianeti (ma che fortunatamente dal mio punto di vista è del tutto opzionale) è la costruzione degli avamposti che offrono degli hub arredabili per farlo diventare un rifugio, con dei sistemi di difesa e con tutta una serie di macchinari per estrarre minerali e wokbench varie nel caso per craftare oggetti o mod per le armi e la tuta spaziale, in pratica un po' la stessa cosa vista in Fallout 4. Personalmente non ho mai avuto necessità di creare un avamposto perchè di materiali se ne trovano a sufficienza sia visitando i pianeti e quando mi serviva prendevo la mia nave e tornavo alla Loggia (la base di Constellation a Nuova Atlantide) per depositare tutto il carico di oggetti trovati nelle mie scorribande e craftare ciò che mi serviva.

Ed è giusto menzionare le astronavi, perchè credo siano un altro punto forte del gioco. Poterle costruire e/o personalizzarle completamente è divertente (seppure con certi limiti, ad esempio non si possono installare più di 3 armi contemporaneamente), a patto di avere i soldi per farlo e le skill per installare i moduli più avanzati. Il loro aspetto poi è veramente realistico e sono molto carini gli intermezzi che vediamo quando decolliamo/atterriamo o attracchiamo un'altra nave. Una delle critiche che ho sentito più spesso è che le astronavi fungono da viaggio rapido tra i sistemi, ed è vero. Gli unici momenti in cui possiamo usarle è quando ci approcciamo a un pianeta ma pensandoci meglio, è veramente un problema? per me no, questo non è un simulatore, non voglio spendere ore per atterrare manualmente su un pianeta o per viaggiare tra diversi pianeti o sistemi. Quando arrivo alla mia destinazione possono succedere tante cose: posso incontrare navi che chiedono il mio aiuto o che cercano di vendermi una polizza assicurativa. Posso perfino trovare una nonna che ha deciso di viaggiare per vedere lo spazio e che offre cibo ai viandanti che ne hanno bisogno e che di tanto in tanto torna a visitare i suoi nipoti. E posso essere attaccato da dei pirati o dei cacciatori di taglie, e qui inizia la parte divertente con i combattimenti. Possiamo usare armi EM per disabilitare gli scudi dei nemici e usare laser e missili per infliggere ingenti danni, possiamo usare la nostra agilità e gli asteroidi (se ce ne sono) per evitare gli attacchi nemici e cosi via (tutto questo a patto di assegnare energia a sufficienza a questi sistemi), fino a poter raccogliere attraccare le navi gravemente danneggiate o raccogliere direttamente i loro averi dai detriti derivati dalla loro esplosione. E se le cose si mettessero male, beh basta dare energia al gravimotore e scappare in un altro sistema. Queste battaglie non sono mai lunghissime ma le ho trovate divertenti e appaganti. soprattutto quando testavo le navi costruite da me.

Parlando del lato tecnico credo sia il miglior lavoro di Bethesda, anche se il sistema di illuminazione non mi ha fatto impazzire nelle grandi città, meglio nello spazio e in alcuni pianeti. Anche le animazioni facciali le ho trovate più che discrete e bug riscontrati sono stati pochissimi e praticamente mai bloccanti. Qualche caricamento di troppo ma credo che il mio PC mi abbia permesso di non avvertirne la pesantezza.

Non posso però esimermi dall'elencare qualche punto sparso che non ho apprezzato per nulla:
- mettete delle mappe per le città più grandi, qualche volta mi serviva un determinato negozio e non riuscivo a trovarlo
- è veramente difficile trovare un sistema stellare nella mappa: non tutti sono segnati con il loro nome (tranne i principali) e quindi bisogna cercare su internet o scorrerli tutti a manina.
- per chi ha incontrato la nave generazionale, beh avrà notato che ha lo stesso aspetto delle navi attuali, perfino l'apparecchiatura al suo interno, nonostante sia vecchia di 200 anni. È un incontro casuale quindi anche chissene, però un minimo di impegno in più sarebbe stato apprezzato.
- i templi e i poteri: templi tutti uguali senza alcuna sfida e poteri assolutamente inutili per tutto il gioco. Mi ero pure dimenticato di averli.

In conclusione Starfield è un ottimo RPG e credo che, al netto di alcuni difetti e limitazioni che magari verranno aggiustati nei mesi successivi, sia un'ottima esperienza sci-fi dove Bethesda è riuscita a fare alcuni passi avanti molto significativi nonostante sia ancora ancorata a certi dogmi del passato. Oh stavo per dimenticare. il tutto è accompagnato dalla colonna sonora di Inon Zur che ho trovato molto bella ed azzeccata che, talvolta, mi ha dato delle Star Wars vibes, provate ad ascoltarla su Spotify e capirete cosa intendo.

8.5

Voto assegnato da Zolla
Media utenti: 7.3