Crocevia, per quanto bello che tu sia... portami via ^_^
Rebellion lancia una nuova IP con un'ambizione "vecchia scuola", che tutto sommato funziona, ma senza osare abbastanza da renderla memorabile.
Nelle mie 38 ore di gioco posso ritenermi soddisfatto dell'esperienza, che sa regalare bei momenti per quanto riguarda esplorazione e il mistero che avvolge la centrale, più tutte le storie che i vari superstiti ci racconteranno a riguardo.
Atomfall ha dei tocchi di classe degni di nota, ma anche delle mediocrità che a lungo andare mi hanno appiattito l'esperienza. Sarò severo, ma in realtà il confronto con Stalker 2 scatta in automatico perché il setting è davvero molto simile, anche se su tutt'altro livello.
Bella la direzione presa per quanto riguarda le Quest e l'esplorazione senza segnali. Non essendo Open World ci si riesce ad orientare molto bene e la curiosità viene spesso premiata... che sia con nuovi personaggi, bottini nascosti o anche semplicemente per racimolare risorse e munizioni. Quest'ultime davvero risicate. Però. però... mi fai tutte queste opzioni da immersive sim, e poi gli oggetti da raccogliere che brillano in lontananza, troppo ben segnalati anche da vicino, più i corpi a terra evidenziati, lasciando poco spazio alla sensazione di scoperta a mio avviso. Se decidi di immergere il giocatore e seguire un certo stile, fallo fino in fondo dico io. Che poi molti giochi offrono la stessa esperienza se si va nelle opzioni e si disattivano le varie interfacce.
Altra caratteristica poco curata e che dopo diverse ore si fa sentire, è l'atmosfera e sensazione di pericolo generale. Siamo in una zona di quarantena che dopo l'esplosione del reattore ha subito un cambio climatico ma, a parte delle nuvole minacciose in lontananza, non vi è nessuna alterazione. Nessun ciclo giorno e notte, non piove mai, non c'è vento e la flora e fauna risultano molto statiche. Nessun tipo di animali o creature minacciose a parte in alcuni bunker, dove però sembrano quasi scriptati.
Sempre giorno, sempre sole, nessuna radiazione!
In confronto a Stalker, dove anche solo le condizioni atmosferiche possono uccidere, non c'è proprio paragone. Li ad ogni passo o rumore sale l'angoscia, ed anche il veicolo abbandonato più insignificante assume un ruolo importante che può salvarci la vita... in Atomfall purtroppo è solo estetica, e a volte nemmeno così bella da vedere. Insomma, qualche muretto invisibile, salire o arrampicarsi non è sempre previsto e il World Building a volte non è conseguente a quel che ci circonda, ma si, è un gioco alla fine e va preso in leggerezza... non voglio solo criticare, anche se bastava poco per gestire meglio il motore di gioco.
Mi è capitato uno scontro ai margini di un torrente dove il malcapitato cadendo a terra veniva trascinato lentamente dalla corrente in maniera davvero credibile. In un parco giochi si può interagire con tutto usando altalene, scivoli e spingere giostre. Ai fini del gameplay non serve a una mazza, ma dimostra che la fisica è presente e ben calibrata... volendo. Puntando l'arma contro un nemico disarmato, succede che si arrenda alzando le mani ed implorando di risparmiarlo. Queste piccolezze sono delle vere chicche che possono fare la differenza... peccato che qui siano in minoranza.
Si potrebbe parlare dell'IA terra a terra, di un backtracking che a volte annoia un pochino, di alcuni respawn dei nemici discutibili e di quanto indifferente sia l'allearsi o mettersi contro qualcuno, ma mi fermo perché c'è anche di peggio e comunque, creare un mondo vivo e credibile non è cosa semplice e da qualche parte bisogna pur cominciare.
Ho dato a Rebellion la mia fiducia e in conclusione mi sono anche divertito, ma i margini di miglioramento sono tanti e in tutti i campi... purtroppo anche nella storia e finali che non soddisfano minimamente le scelte prese strada facendo.
Bell'impatto inizialmente, ma che via via mostra i limiti e crea un po' di confusione di genere.