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Ma è vero che i videogiochi inquinano?

Anche se può sembrare una domanda folle a margine di una sessione alcolica intensa, capire realmente se i videogiochi inquinano non è così facile. Le major di produzione di videogiochi si stanno muovendo verso una soluzione ecosostenibile già da diverso tempo. Activision Blizzard utilizza già dal 2010 le confezioni Amaray's EcoLite DVD completamente riciclabili e più leggere del 20%. Electronic Arts invece utilizza già dal 2008 le Biobox, composte da plastica riciclata per il 50% con all'interno un additivo che ne favorisce lo smaltimento.
Ubisoft fu la prima a dematerializzare i libretti di istruzione optando per una versione digitale direttamente scaricabile dal sito web ufficiale del gioco.
L'ultimo virtuosismo in materia di ecologia è stato realizzato da Sports Interactive e Sega con il packaging di Football Manager 2020, che ha visto sostituire la custodia in plastica vecchio stile con un nuovo supporto in cartone riciclato al 100%, stampato con inchiostro vegetale e sigillato in un cellophane 100% riciclabile.



https://ilovevg.it/wp-content/uploads/2019/09/FM2020_Packaging-Beauty-Shot-1024x684.jpg



Solo le confezioni dei videogiochi inquinano?



E se vi dicessi che le console di gioco consumano, in genere, circa 16 miliardi di kilowattora di energia all'anno, abbastanza per alimentare una città come San Diego? E se vi dicessi che la produzione di oltre 100 milioni di console all'anno equivale alle emissioni di gas serra di oltre 9000 automobili? Non stiamo dando i numeri ma è quanto emerso da uno studio americano condotto nel 2010 sul consumo energetico del mondo del gaming.
Il nostro divertimento ha un costo che non equivale solo all'acquisto di un videogioco o al rinnovo di un pass/abbonamento. Non ci vuole molto, se ci pensate, basta solo volerlo. Solo il fatto di acquistare solo copie digitali invece delle edizioni fisiche contribuisce tantissimo alla causa ecologista. Di sicuro non siamo disposti a ridurre le nostre ore davanti alla console, ma non ci costa nulla avere un disco in meno.



Cosa sono qualche GB di spazio su disco occupati da un gioco digitale paragonati ai cm del buco dell'ozono che aumentano in maniera inarrestabile?



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21 settembre 2019 alle 22:50

Condiviso da Oksana Shachko.Piace a 4 persone

 

Inquina tutto, a partire dall’insalata fino alla macchina.

 

@Dan94 eh dicevo questo per far capire che l'utilizzo intensivo delle automobili (per dirne una) a scapito dei mezzi pubblici (che in Italia sono quasi da sempre considerati da sfigato a cui non danno il prestito per le rate del SUV, e non sintomo di civiltà), o il grado di tossicità consentito negli alimenti che non sono organici (bio), o il fatto di non riparare più nulla e buttare tutto semplicemente ricomprando una cosa nuova, o i ripetitori telefonici (etc) è una parte un pochino più corposa del problema ecologico rispetto alle "custodie dei videogiochi" :)

 

Certo acquisto solo digitale così se succede qualche tragedia nella mia vita non ho niente di valore in mano

 

aaargh ma non si potrebbe invece che giocare di meno fare sparire meno soldi di chi paga le tasse con scandali politici, fatture false ed evasori totali ed utilizzarli per potenziare i mezzi di comunicazione urbani in modo da usare meno auto per le città?
No, meglio vendere i giochi digitali così co sta scusa te li tolgono dai dispositivi quando decidono che "non sono più sicuri" (come fa apple) facendoti perdere il gioco stesso (per il quale hai pagato) e magari tutti i contenuti aggiuntivi (per i quali hai pagato), e ti profilano in modo da ammazzarti di pubblicità "mirata"?
E mi pare giusto.

 

Più che potenziare i mezzi di comunicazione, direi di abolire le fonti inquinanti che li mantengono. Non è possibile che per usare un'auto elettrica debba bruciare combustibili, per alimentare le centrali termoelettriche da cui ricavo l'energia per ricaricarla. Pensiamo rinnovabile e studiamo una specie di scocca modulare fotovoltaica, bande per strade a induzione (le stanno già sperimentando), frenata rigenerativa (che c'è già per fortuna) e altre soluzioni sostenibili. Le idee si trovano è la volontà che manca (e gli introiti soprattutto quelli).

 

D'accordo, ma visto che siamo tutti ecologisti (da ieri, fino a domani quando passerà il trend topic), allora devono spegnere città come Las Vegas e tante altre americane che consumano trilioni di kw al minuto.
La mia impressione è che con la scusa dell'ecologia piano piano vogliano togliere tutte le cose fisiche per averle solo digitali, cosicché se un giorno decidono di fare un finto hackeraggio (ma non solo di giochi... anche di soldi), fanno sparire tutto, account compresi (come fu per gli utenti di megaupload e i loro abbonamenti, ad esempio), la colpa è di nessuno e non hai più nulla e devi ricomprare tutto. :)

 

@siberianamber quello che dicevo io. Stile Apple: identità digitale che può essere scandagliata, scannerizzata spenta, sospesa o riaccesa se rompi troppo le palle, o se protesti per i tuoi diritti. Da brividi.
Per l'inquinamento americano, potremmo parlare per ore... Schwartzennegger ha fatto un appello spiegando che l'inquinamento a Los Angeles (io ci ho vissuto per un mese, e ti posso dire che il cielo è talmente sempre GRIGIO di smog da non farti capire in che stagione sei) sta facendo più vittime degli incidenti stradali in un anno.

 

Basterebbe passare a una produzione di confezioni ecosostenibili. Invece di obbligarci ad acquistare tutto in digitale e quindi di non essere proprietari di niente.

 

@giddue Anche a me è successo, quando dopo un paio d'anni in disuso ho ripreso il mio account Apple... che non avevo mai disattivato o altro. Alla fine il modo per riscaricare il materiale c'è, ben nascosto, però quando accedevo alle pagine delle varie app a pagamento acquistate in passato, non mi veniva fuori il link per riscaricare, ma quello per acquistarle di nuovo asd

 

@siberianamber io sto parlando del fatto che una app venga rimossa dallo store, e conseguenzialmente anche dai dispositivi che la hanno acquistata. Nello specifico comprai un emulatore di commodore 64, che un bel giorno semplicemente non trovai più perché Apple aveva deciso che il codice di quella app aveva backdoor che hacker avrebbero potuto sfruttare. Per cui la eliminarono semplicemente. Un anno dopo, gli sviluppatori misero di nuovo la app secondo le specifiche apple, e venne ripristinata. Ma il concetto che se ti gira mi togli una cosa che io ho pagato non lo digerisco e mi spaventa anche un pò, perché penso a tutte le derivazioni possibili

 

Non bisognerebbe produrre neanche più console e computer allora, perchè inquina di più lo smaltimento e la produzione di dispositivi elettronici rispetto al resto (senza contare il mantenimento). Per non parlare dei paesi sfruttati per via dell'estrazione delle terre rare che ne permettono la produzione. La nostra felicità è l'infelicità di qualcun altro, prima dell'acquisto di qualcosa pensiamo se sia davvero necessario (da questo punto di vista il consumismo ci ha abituati male).

 

@Svyturis Non è che la globalizzazione è il cancro dell'umanità, è l'umanità che è un cancro per la terra. Se non ci fosse la globalizzazione, ci sarebbe comunque qualcos'altro.

 

A dire il vero non bisognerebbe più comprare niente, perché c'è sempre qualcosa che nuoce a qualcosa asd .
Io effettivamente tendo a non comprare qualcosa se non davvero necessario, soprattutto cose "composte" tipo i computer. Se fossero tutti come me, che sfrutto gli apparecchi elettronici fino a che non si suicidano per sfinimento, l'industria sarebbe in crisi profonda sisi asd

 

@siberianamber L'innovazione che vendono è finta, l'unica cosa che paghi è la miniaturizzazione (e anche l'ottimizzazione) delle componenti e basta. L'elettronica è quella da anni, sono i procedimenti di lavorazione dei semiconduttori che avanzano. Ovviamente bisogna anche saperla usare e applicare in modo opportuno, ma la logica degli integrati di oggi e la medesima dei tempi del primo microprocessore al silicio, cambia appunto l'ottimizzazione con cui si riesce a fa stare sempre più transistor in meno spazio. C'è qualche modifica alle architetture ma è di poco conto, diverso è il discorso della quantistica ma lì sono altri ambiti.
Sulla globalizzazione è un ni, nel senso che come umani siamo stati capaci di grandi gesta, ma anche di clamorosi fallimenti. Abbiamo una coscienza che gli animali non hanno, sappiamo che esistiamo, chi siamo e cosa vogliamo mentre un animale no o almeno in modo molto meno marcato, ma soprattutto quello che ci muove è la ricerca e la scoperta, perché dotati di pensiero. Quindi abbiamo interessi, positivi o negativi che siano, e questo ha conseguenze. La tecnologia è un'estensione di noi che ci permette di adattarci a ogni situazione (o almeno ci prova) e oltre ad avere vantaggi ha anche un prezzo. Penso che se un altro essere diverso da noi ma con stessa coscienza fosse al nostro posto, non cambierebbe granché.

 

Io penso alle custodie per PS1 che erano belle e e compatte nelle dimensioni (specie quelle piccole), si sprecava meno plastica rispetto alle confezioni delle generazioni successive...perchè non hanno tenuto lo stesso formato? Bastava cambiare il pmma con la plastica 50% riciclabile...