Volevo mostrarvi due dei miei ultimi acquisti in ambito letterario, ovvero Iliade e Odissea editi da Blackie Edizioni.
L’intento dell editore con questa collana “Classici Liberati” intende fare proprio questo, ovvero “liberare” certe opere storiche dall’aura pesante e noiosa con cui vengono solitamente percepite da noi comuni mortali.
La nuova traduzione in prosa, con un linguaggio semplice e moderno, è una manna dal cielo per giovani lettori (e non) che intendono avvicinarsi a queste opere storiche e ne cambia totalmente l’approccio alla lettura. Di fatto, è un occasione per scoprire finalmente nella loro interezza l’ Iliade e l’Odissea in modo semplice e accattivante, senza affidarsi a banali riassunti o noiosissimi testi scolastici.
Va sottolineato, l’editore con questi due libri non intende in alcun modo sostituire o sminuire le edizioni “classiche”, o “ufficiali” che dir si voglia, ma solo contribuire a divulgare queste opere al grande pubblico. Per questo penso che abbiano un valore culturale gigantesco, e non vadano assolutamente sottovalutate.
Dal punto di vista puramente estetico le foto parlano da sole, ci troviamo di fronte a due tomi spettacolari, rilegati con grande cura e corredati da note sparse e illustrazioni che ne impreziosiscono l’aspetto e rendono la lettura più coinvolgente e spassosa.
Due libri assolutamente consigliati, che una volta esposti in libreria invogliano a essere letti e sfogliati da lettori di qualunque età.
Spero che il prossimo volume dedicato a questo ciclo “classici liberati” riguardi la Divina Commedia, é vero che tradurla in prosa vorrebbe dire snaturarne la grandiosità ma, lo dico senza vergogna, per quanto sia attratto dall’opera di Dante non riuscirei mai nella vita a leggere e apprezzare la Divina Commedia così com’é, per cui una versione in prosa, curata e ben fatta come queste, la comprerei ad occhi chiusi.


StoryCraft
Bellissimo acquisto!
Reita.Roses
Il problema dei poemi è che la forma è parte integrante della sostanza. Il punto non è il racconto, ma COME viene raccontato. Non sono contro queste operazioni eh, ma penso sia sempre necessario tenere di fianco il testo poetico originale. Chi legge questa versione in prosa potrà dire di conoscere il racconto di Omero, ma non potrà dire di aver letto l'Iliade e l'Odissea, perché di fatto non è così.
In pratica come opera divulgativa va benissimo, ma poi io consiglio sempre ASSOLUTAMENTE di andarsi a vedere successivamente anche il testo originale, non c'è prosa che possa sostituire un verso come "amor c'ha nulla amato amar perdona" per capirci, dove in poche parole c'è un intero universo.
Mark
Il punto è: chi ha la pazienza, l’esperienza e la preparazione necessarie per leggere, capire e apprezzare poemi di questo livello?
Penso nessuno, a meno che non abbia preparazioni scolastiche e/o una passione sfrenata per mettersi a studiarle (si, studiarle perché leggerle in questo caso non basta).
Io non ho né l’una né l’altra per cui non sarei mai in grado di affrontare due letture simili.
Quindi per me poter perlomeno conoscere e apprezzare la storia di queste due opere, anche in forma più “pop”, é una gran cosa. La trovo una cosa quasi indispensabile per aiutare a “tramandarle” e farle conoscere al pubblico moderno, e paradossalmente potrebbero valorizzarle ancora di più perché appunto come dici tu, conoscendo già la storia, magari qualcuno potrebbe essere un po’ più invogliato ad approfondire e approcciare successivamente le versioni “classiche”
Reita.Roses
@Mark ma infatti come base per approfondire va benissimo, però ad essere tramandato dovrà sempre essere l'originale, non la prosa. Infatti quello che dico è che l'originale deve sempre stare di fianco.
Mark
@Reita.Roses sì gli originali ce li ho sempre a fianco… per ora sullo scaffale però